Egitto: il popolo contro Morsi
Tamarrod, principale piattaforma di opposizione che ha promosso l’appuntamento di ieri, ha lanciato un ultimatum al presidente egiziano Mohamed Morsi: deve lasciare il potere entro oggi alle 17. Il giovane governo sembra già vecchio per quei milioni di egiziani che sono scesi in piazza negli ultimi giorni (tra essi, non mancano anche quanti hanno votato per i Fratelli). La polarizzazione economica e sociale perdurante è il vero fallimento del governo Morsi che aveva promesso l’equità secondo la caità islamica ma nei fatti non toccando le vere leve del potere economico, facendosi anzi “traduttore” in loco delle direttive neoliberiste. Un ruolo fondamentale è stato giocato dai lavoratori come forza organizzata. Perché a due anni e mezzo dalla deposizione di Mubarak poco o nulla è cambiato per loro. Anzi, forse la situazione è peggiorata. oggi sarà una giornata decisiva per gli egiziani e le egiziane, che non intendono farsi scippare la rivoluzione del 2011.
seguiranno aggiornamenti e approfondimenti nel pomeriggio…
Sull’argomento, vedi anche:
[Egitto] Che fine hanno fatto le promesse del governo Morsi ai lavoratori? (leggere, in particolare, il Comunicato congiunto: “Insieme butteremo giù il regime”)
Nuova settimana di fuoco in Egitto
«Sentiamo l’odore dei lacrimogeni da Rio a Taksim, fino a Tahrir»
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