Egitto, oggi manifestazioni contro spettro golpe
Il Cairo – A 24 ore dal voto per scegliere il nuovo capo dello stato, l’Egitto è rimpiombato nel caos politico. Intellettuali, esponenti politici ma soprattutto i Fratelli Musulmani, descrivono come una sentenza politica, se non addirittura un golpe, la decisione presa ieri dalla Corte Costituzionale di dichiarare nulle le votazioni legislative dello scorso inverno, vinte dagli islamisti.
Secondo i massimi giudici egiziani, i partiti hanno invaso anche i seggi destinati agli indipendenti, invalidando tutto il voto e rendendo necessario sciogliere l’intera Assemblea del Popolo.
La Giunta militare che guida la transizione politica, ha subito ripreso il controllo del potere legislativo.
E’ stato uno choc per milioni di egiziani. Molti sospettano che il passo sia volto ad annullare la vittoria elettorale dei Fratelli musulmani che, peraltro, con Mohammed Morsy hanno la possibilità di conquistare anche la presidenza.
Scontri si sono verificati davanti alla Corte Costituzionale dopo l’annuncio della sentenza. Tutti gli ingressi del palazzo della Corte sono stati bloccati. Ieri sera centinaia di manifestanti si sono riversati in Piazza Tahrir per protestare bloccando tutta l’area. Manifestazioni e forse scontri sono attesi per oggi quando, come ogni venerdì, la folla si riunisce nel luogo simbolo della rivoluzione anti-Mubarak. La sentenza della Corte «costituisce un colpo di Stato totale che cancella il più nobile periodo della nostra storia», ha commentato Mohammed Baltagui, dirigente dei Fratelli Musulmani.
Contro Morsy al ballottaggio di domani e domenica ci sarà regolarmente Ahmed Shafiq, l’ultimo premier dell’era Mubarak, che la stessa Corte Costituzionale ieri ha dichiarato eleggibile nonostante una legge dello stato vieti la partecipazione alla vita politica agli esponenti del passato regime.
da NenaNews
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