InfoAut
Immagine di copertina per il post

Filippine: Usa terroristi numero uno! La polizia carica la manifestazione anti-Obama

Ieri un migliaio di persone si sono radunate nella capitale Manila per protestare contro la visita del presidente Obama che aveva come scopo primario quello di stipulare un accordo con il presidente Aquino III per aumentare la presenza militare statunitense sul territorio delle Filippine.

L’accordo in questione, che è stato firmato lunedì, prevede che le truppe degli Stati Uniti abbiano libero accesso alle basi militari dell’isola per la prossima decade: diverse unità di navi e aerei da guerra verranno dispiegati sul territorio delle Filippine, gli Usa forniranno un maggiore “sostegno logistico” e prenderà avvio un programma di addestramento congiunto dei due eserciti. Per i due presidenti l’intesa non è altro che un modo per “ fare di più per solidificare l’alleanza e promuovere la pace e la stabilità nella regione”. Nessuna dichiarazione sul vero intento di quest’accordo, ovvero quello di limitare l’influenza della Cina e tenere sotto controllo le mosse del governo e dell’esercito per quanto riguarda le disputate isole del Mar cinese meridionale.

Un migliaio di cittadini della capitale Manila sono scese in piazza per protestare contro l’accordo firmato il giorno prima. Un corteo rumoroso e animato da banner e cartelli, che recitavano “Usa primi terroristi” e contestavano l’imperialismo americano, ha attraversato le strade principali della città. Non appena il corteo si è diretto verso l’ambasciata, la polizia ha caricato i manifestanti, manganellando con violenza e usando l’idrante per respingere la folla. I manifestanti hanno denunciato come l’accordo appena firmato non sia altro che un attacco diretto alla sovranità del paese, il quale verrà sfruttato e manipolato dalle truppe americane, mettendo così in atto una seconda colonizzazione delle Filippine. Il patto tra Aquino III e Obama riporta il paese indietro di quasi 25 anni, prima del 1990 quando le basi statunitensi furono chiuse su tutto il territorio.

Ieri un migliaio di persone si sono radunate nella capitale Manila per protestare contro la visita del presidente Obama che aveva come scopo primario quello di stipulare un accordo con il presidente Aquino III per aumentare la presenza militare statunitense sul territorio delle Filippine.

L’accordo in questione, che è stato firmato lunedì, prevede che le truppe degli Stati Uniti abbiano libero accesso alle basi militari dell’isola per la prossima decade: diverse unità di navi e aerei da guerra verranno dispiegati sul territorio delle Filippine e prenderà avvio un programma di addestramento congiunto dei due eserciti. Per i due presidenti l’intesa non è altro che un modo per “ fare di più per solidificare l’alleanza e promuovere la pace e la stabilità nella regione”. Nessuna dichiarazione sul vero intento di quest’accordo, ovvero quello di limitare l’influenza della Cina e tenere sotto controllo le mosse del governo e dell’esercito per quanto riguarda le disputate isole del Mar cinese meridionale.

Un migliaio di cittadini della capitale Manila sono scese in piazza per protestare contro l’accordo firmato il giorno prima. Un corteo rumoroso e animato da banner e cartelli, che recitavano “Usa primi terroristi” e contestavano l’imperialismo americano, ha attraversato le strade principali della città. I manifestanti hanno denunciato come l’accordo appena firmato non sia altro che un attacco diretto alla sovranità del paese, il quale verrà sfruttato e manipolato dalle truppe americane, mettendo così in atto una seconda colonizzazione delle Filippine. Non appena il corteo si è diretto verso l’ambasciata, la polizia ha caricato i manifestanti, manganellando con violenza e usando l’idrante per respingere la folla.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

base militarecinaFilippineobamaUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Costruita per Dominare

Pubblichiamo la traduzione del seguente articolo: Palantir sta progettando l’infrastruttura della repressione — e ci sta dicendo il perché. Una nuova campagna di reclutamento è apparsa nei campus delle università d’élite statunitensi nell’aprile scorso. In scuole come Cornell e UPenn, manifesti alle fermate degli autobus, su uno sfondo nero austero, lanciavano un cupo avvertimento: “È […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una resa dei conti coloniale: come la guerra di Israele contro l’Iran riapre vecchie ferite

Riprendiamo di seguito questo articolo di Soumaya Ghannoushi, apparso su Effimera. Condividiamo in gran parte quanto scritto nel testo e nell’introduzione di Effimera, ci teniamo a sottolineare per quanto riguarda il nostro punto di vista che sicuramente quello del multipolarismo rappresenta un orizzonte del desiderio tra le masse del sud del mondo (ed anche qui […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ombra di Sigonella sui bombardamenti israeliani all’Iran

Passa immancabilmente dalla base siciliana di Sigonella parte del sostegno delle forze armate USA alla guerra di Israele contro l’Iran.  di Antonio Mazzeo, da Pagine Esteri Secondo il sito specializzato ItaMilRadar che monitorizza il traffico aereo militare nel Mediterraneo, nei giorni 13, 15 e 16 giugno sono state documentate lunghe missioni nello spazio aereo prossimo ad Israele, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fuck ICE! Note sulla rivolta.

Da giorni Los Angeles è sotto assedio, una vera e propria invasione poliziesca contro i lavoratori migranti ha scatenato un’odata di proteste e resistenza popolare.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Russia: i segreti della resilienza economica

Abbiamo tradotto il testo di Mylène Gaulard, docente di economia presso Università Pierre Mendes France – Grenoble 2, apparso originariamente su Hors-serie in quanto intende mettere a nudo l’enorme distanza tra la narrazione dominante occidentale (e principalmente europea) sul conflitto in Ucraina e la realtà materiale dei rapporti di forza economici e geopolitici che si stanno ridefinendo su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu verso la soluzione finale

Il piano annunciato dal governo di Netanyahu, che pare attenda soltanto il passaggio di Donald Trump nel Golfo, per essere messo in atto ha i contorni ben precisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Rottura e interdipendenza: la partita tecnologica tra Usa e Cina

La competizione strategica tra Cina e Stati Uniti è più complessa e meno lineare di come viene solitamente rappresentata dai media generalisti.