Francia: si apre una settimana cruciale per il movimento di lotta contro la riforma delle pensioni
“E’ una lotta che esce dai canoni normali, è differente dalla mobilitazione e dai cortei del 1995 ; ora c’è una composizione diversa, eterogenea, persone di tutte le età, arrabbiate senza appartenenze specifiche a partiti e sindacati.”
Gianni Mainardi, compagno italiano che vive a Parigi da 40 anni – dopo aver partecipato, come ci dice lui stesso, “all’università della lotta di Porto Marghera” e all’esperienza di Rosso – comincia la sue valutazioni di bilancio dei due mesi e mezzo di lotta in Francia in opposizione alla riforma Macron che intende alzare l’età pensionabile da 62 a 64 anni e le sue riflessioni sulle prospettive del movimento che si è sviluppato, comparandolo a quello del 1995, anche quello contro una riforma pensionistica.
“All’origine e ad alimentare la protesta non ci sono solo i due anni in più per arrivare alla “retraite” ma c’è la reazione alle tante ingiustizie sociali. Aprono degli spazi estremamente interessanti questi comportamenti sociali. Mercoledì prossimo nuova giornata di manifestazioni, conclude Mainardi, è difficile prevedere cosa accadrà e bisognerà vedere se ci sono le condizioni perchè si crei un pensiero alternativo a questo sistema, spero che emergano questi elementi dentro questa lotta che ha particolarità completamente diverse dalle solite tradizionali lotte.” Ascolta o scarica
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