Gaza [in diretta]. Oltre 580 vittime in due settimane, bombe su moschee e abitazioni
ore 16:40 – 616 VITTIME PALESTINESI. 3750 I FERITI. ALTRI DUE SOLDATI ISRAELIANI MORTI
Non si ferma il bilancio dei palestinesi assassinati dall’inizio dell’offensiva israeliana. Finora sono 616 le vittime (60 solo oggi). 3750 i feriti. I raid aerei israeliani si stanno ora concentrando sul quartiere Ash-Shajaiyya di Gaza, a Zaitun (nella parte orientale della città) e a Khan Yunis.
Tre palestinesi sono stati uccisi in un bombardamento israeliano nel campo profughi di al-Barij nella zona centrale della striscia. A Rafah uccise due donne di 75 e 85 anni. Recuperati poco fa dalle macerie i corpi di due ragazzi di 21 e 22 anni
Il Canale 10 israeliano, intanto, conferma: “la matricola del soldato disperso Oron Shaul corrisponde a quella dichiarata domenica da Hamas”.
Il comandante della brigata Nahal dell’esercito israeliano ha confermato la morte di altri due soldati e il ferimento di molti altri.
ore: 16:10 – SALGONO A 611 LE VITTIME. CANALE 2 ISRAELIANO: “UNA O DUE SETTIMANE PER DISTRUGGERE MAGGIOR PARTE DEI TUNNEL”
Sono 611 i palestinesi morti da quando è iniziata l’operazione “Bordo Protettivo”. 3.475 i feriti. Dati quanto mai provvisori poiché i combattimenti nella Striscia, accompagnati dai raid aerei israeliani, continuano senza sosta.
Citando una importante fonte militare, il Canale 2 israeliano ha detto che “Israele avrà bisogno di una o due settimane per distruggere la maggior parte dei tunnel”.
Continuano a suonare le sirene in Israele. Poco fa allarme di nuovo scattato a Beer Sheva.
ore 15:45 KERRY E’ AL CAIRO: “QUI PER UN CESSATE IL FUOCO SECONDO PROPOSTA EGIZIANA”
Durante la conferenza stampa congiunta con il Ministro degli Esteri egiziani Shukri, il segretario di Stato americano, John Kerry, ha detto poco fa di essere al Cairo “su richiesta del Presidente Obama affinché si possa giungere ad un cessate il fuoco secondo la proposta egiziana”. Kerry ha poi rivelato di aver chiamato “molte volte Netanyahu e Abbas. Tuttavia c’è ancora del lavoro da fare [prima di avvicinare le due parti. ndr]“. Il segretario ha poi affermato di essere atterrato nella capitale egiziana non soltanto per parlare di Gaza ma anche per affrontare il problema terrorismo nell’area. Kerry ha, inoltre, ribadito che gli USA “si sono impegnati ieri donando 47 milioni di dollari per Gaza” e ha chiesto alla Comunità internazionale di “fare di più”.
ore 15:15 – SALE IL BILANCIO DELLE VITTIME PALESTINESI. SONO 609, 3720 FERITI
ore 14.10 – ESERCITO ISRAELIANO: “OGGI COLPITI 187 SITI, SCOPERTE 66 ENTRATE A 23 TUNNEL”
Secondo i dati forniti dall’esercito israeliano, oggi sono stati bombardati nella Striscia di Gaza 187 target, di cui 100 solo a Shajaiye. Sarebbero stati scoperti 66 ingressi a 23 tunnel. Fonti palestinesi parlano di almeno 27 morti solo nella giornata di oggi, tra cui una bambina di 4 anni e una donna incinta. I feriti totali dall’inizio dell’offensiva sono 3.700
ore 14.00 – ISRAELE IDENTIFICA IL SOLDATO SCOMPARSO, E’ LO STESSO NOME DATO DA HAMAS
Israele ha identificato il soldato scomparso: si tratta di Oron Shaul, lo stesso che Hamas domenica aveva detto di aver rapito. Secondo l’esercito il militare è morto, ma il suo corpo non è stato ritrovato.
ore, 13.15 – MIGLIAIA IN FUGA DA SHEIKH ZAYED E TEL AL ZAATAR
Nel giro di poche ore, i centri abitati di Sheikh Zayed e Tel Zaatar a nord di Gaza si sono svuotati sotto la furia dei bombardamenti israeliani mentre i combattimenti tra truppe israeliane e combattenti palestinesi si avvicinano al campo profughi di Jabalya (70 mila abitanti). La gente sta fuggendo nel panico, dirigendosi verso le scuole dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu che assiste i profughi palestinesi. Fonti giornalistiche locali stimano che a Gaza gli sfollati siano 135 mila, 90 mila dei quali ospiti dell’Unrwa. Una richiesta di aiuto viene lanciata in queste ore dall’Unrwa. L’agenzia comunica di non poter piu’ sfamare le decine di migliaia di palestinesi che in questi giorni ha accolto nelle proprie strutture nella Striscia. Sono necessari aiuti immediati per 60 milioni di dollari.
Ore 13.05 – Sono oltre 600 le vittime dell’offensiva israeliana contro Gaza, arrivata al 15esimo giorno. Il portavoce del ministero della Sanità, Ashraf al-Qidra, ha reso noto che il bilancio è salito a 604 morti, dopo che i soccorritori hanno estratto i corpi di altre vittime dalle macerie di un’altra casa distrutta dai raid israeliani. L’ultima vittima ha quattro anni, si chiama Muna Rami al-Kharawt, ed è deceduta nel Nord di Gaza.
Intanto, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, sarà di nuovo in Israele per sostenere un cessate-il-fuoco. Domani incontrerà il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah e poi parteciperà a una riunione con funzionari israeliani.
ore 12.20 – EGITTO PROPONE RIPRESA DEI NEGOZIATI TRA ISRAELE E ANP
Oggi il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, in un incontro con il segretario di Stato Kerry al Cairo ha proposto la ripresa del processo di pace tra Israele e Autorità Palestinese come parte dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza
ore 12.00 – SCONTRI A NAZARETH DURANTE MANIFESTAZIONE PER GAZA. SEDICI ARRESTI
Ieri sera a Nazareth, città palestinese oggi in territorio israeliano, circa 3mila persone sono scese in piazza per manifestare in solidarietà con il popolo di Gaza. Tanti i cartelli con su scritto “Israele sta commettendo un genocidio”. La polizia israeliana è intervenuta con cannoni ad acqua e granate stordenti per disperdere circa 200 palestinesi che si sono scontrati con i poliziotti. Sedici gli arrestati.
ore 11.30 – DAGLI USA 47 MILIONI DI DOLLARI PER GAZA
Gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio di 47 milioni di dollari in aiuti umanitari per la Striscia di Gaza. Lo ha annunciato dal Cairo il segretario di Stato John Kerry: “Washington è molto preoccupata dalle conseguenze degli sforzi legittimi e appropriati di Israele di autodifendersi. Nessun paese può restare fermo mentre viene attaccato da missili, ma come in ogni conflitto c’è preoccupazione per i civili, le donne e i bambini”. Denaro per la Striscia, ma ben poche pressioni su Israele perché fermi il massacro in corso.
ore 11.15 – CISGIORDANIA, 16 PALESTINESI ARRESTATI IERI NOTTE
Nella notte ieri l’esercito israeliano ha arrestato 16 palestinesi: nel villaggio di Bani Naim, a Est di Hebron, raid nella casa di Husam al-Qawasmeh (detenuto da giugno), arrestati il padre, la moglie e il figlio. Secondo l’esercito si tratta di affiliati ad Hamas.
Colpita la scuola dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel quartiere di Maghazi, duramente colpito dai bombardamenti israeliani degli ultimi due giorni. Un razzo lanciato da Gaza è caduto nel cortile di una casa di Tel Aviv.
ore 10.40 – AL JAZEERA: “BOMBARDATI I NOSTRI UFFICI A GAZA”
Dopo le minacce di ieri del ministro degli Esteri Lieberman (“Lavoreremo per impedire ad Al Jazeera di operare in Israele”), la tv del Qatar ha detto oggi che i suoi uffici a Gaza sono stati colpiti dalle bombe israeliane.
ore 10.00 – ISRAELE: “RIGETTATA LA PROPOSTA DI TREGUA DELL’ONU”
Funzionari israeliani hanno detto che il coordinatore delle Attività Governative nei Territori, Yoav Mordechai, ha ufficialmente annunciato all’inviato Onu Robert Serry che Israele ha rigettato la proposta di cessate il fuoco umanitario.
ore 9.45 – SCOMPARSO UN SOLDATO ISRAELIANO. PER ISRAELE E’ MORTO, PER HAMAS E’ STATO CATTURATO
All’esercito israeliano manca all’appello un soldato, riporta Channel 10. Secondo fonti militari sarebbe morto insieme ad altri sei militari in un attacco ad un veicolo domenica scorsa, ma il suo corpo non è tra quelli ritrovati e identificati. Lo stesso giorno Hamas aveva rivendicato la cattura di un soldato di cui aveva reso noto il numero di identificazione. Secondo il portavoce di Hamas, Abu Ubaida, le Brigate al Qassam hanno fatto prigioniero un soldato israeliano dopo scontri al confine di Gaza domenica.
ore 9.40 – HAMAS: “NESSUNA TREGUA DI LUNGA DURATA”
Uno dei leader di Hamas, Mohammed Nazzal, ha detto oggi che un accordo di cessate il fuoco non è stato ancora raggiunto: “Ci accorderemo su cessate il fuoco umanitari limitati, ma non ancora su una tregua di lungo termine”.
ore 9.15 – ALMENO 25 STRUTTURE SANITARIE E AMBULANZE TARGET DEI RAID ISRAELIANI
Secondo funzionari del Ministero della Salute di Gaza, l’esercito israeliano ha bombardato in 15 giorni di offensiva oltre 25 strutture sanitarie e ambulanze: “Colpire strutture mediche è un crimine condannato a livello internazionale, una linea rossa che non dovrebbe essere mai passata”. Ieri quattro palestinesi hanno perso la vita nel bombardamento dell’ospedale Al Aqsa Martyrs di Deir al-Balah, numerose ambulanze sono state target dei missili e in molti casi è stato impedito ai medici di raggiungere feriti in aree colpite.
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Bombardamenti per tutta la notte, continua a salire il bilancio dei morti mentre c’è chi parla di cessate il fuoco umanitario. Giovane ucciso a Gerusalemme Est durante scontri con le forze militari israeliane.
E’ disastro umanitario: dall’inizio dell’offensiva via terra le truppe israeliane stanno compiendo un massacro dietro l’altro, colpendo indiscriminatamente e ininterrottamente quartieri residenziali, scuole, case, moschee. Ieri notte bombardate cinque moschee, uno stadio e l’abitazione di un un capo di Hamas. Secondo il Ministero della Salute il bilancio dei morti sarebbe salito a 583, 100mila e oltre gli sfollati.
In scontri diretti tra combattenti di Hamas e soldati, altri due militari hanno perso la vita, portando il numero totale di perdite israeliane a 27. Stamattina sono proseguiti i bombardamenti: all’alba le forze militari israeliane avrebbero colpito almeno 70 volte, dando alle fiamme 19 barche di pescatori e danneggiato molte case lungo il confine.
Una violenza inaudita che le diplomazie internazionali tentano di fermare: il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon è volato ieri al Cairo dove ha incontrato il segretario di Stato Usa Kerry. Sia Washington che il Palazzo di Vetro non stanno più nascondendo la preoccupazione – e come nel caso del fuori onda di Kerry – il fastidio per l’estrema violenza con cui le truppe israeliane stanno portando avanti l’operazione Barriera Protettiva, giunta ormai al suo 15° giorno. Dalle Nazioni Unite sarebbe giunta ieri anche la proposta di un cessate il fuoco umanitario a partire da stamattina alle 10. Uno dei leader di Hamas, Musa Abu Marzouk, ha confermato la notizia, aggiungendo che da Israele non è giunta alcuna risposta.
Scontri anche nel resto della Palestina storica: ieri notte a Gerusalemme Est un giovane di 21 anni, Mahmoud Shawamreh, del villaggio di Al-Ram (tra Ramallah e Gerusalemme) è stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco tra al-Ram e il checkpoint di Hizma. Secondo la portavoce dell’esercito, “l’incidente in cui un palestinese è stato ucciso è avvenuto durante una violenta protesta vicino Ramallah e è sotto indagine della polizia”. Da giorni la Cisgiordania e Gersualemme Est sono teatro di manifestazioni e scontri praticamente ogni notte. A ciò si aggiungono le proteste in Palestina ’48 (l’attuale Stato di Israele, ndr): ieri a Jaffa nuova grande manifestazione per Gaza, interrotta dall’aggressione di gruppi di estrema destra.
da Nena News
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