InfoAut
Immagine di copertina per il post

Giornata di mobilitazione contro la guerra sabato 21: manifestazioni a Pisa e Palermo per fermare l’escalation. A Ghedi un altro corteo

Uniti contro guerra, armi e fossile. Nell’appello per le manifestazioni nazionali a Pisa e Palermo si legge: “la lotta contro la militarizzazione e la costruzione di nuove basi militari deve intrecciarsi con la lotta per fermare l’escalation globale verso la guerra. In tale prospettiva “Fermare l’escalation” nasce come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale, ecologica, transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della giustizia climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile.”

PISA

Per presentare l’appello e fare il punto della situazione in merito alla realizzazione della nuova base militare in Toscana che ora il tavolo inteistituzionale vorrebbe realizzare nell’area ex Cisam dentro il parco naturale di San Rossore abbiamo raggiunto Fausto del Movimento No Base – Né a Coltano né altrove Ascolta o scarica

Al corteo di Pisa, partito sotto una pioggia battente, stanno partecipando migliaia di persone. Il collegamento con Giulia della nostra redazione che ci parla della composizione del corteo e ci propone alcune interviste con i partecipanti Ascolta o scarica

Altre interviste ai partecipanti: alcuni studenti sottolineano la sempre maggiore militarizzazione delle scuole e la contemporanea mancanza di fondi per il diritto allo studio. Ascolta o scarica

Poco prima delle 18.00 centinaia di persone hanno invaso i campi a ridosso della base avvicinandosi alle reti. Divelti alcuni metri di recinto del Cisam. Il racconto di Giulia della nostra Redazione Ascolta o scarica 

GHEDI

Uniamo le nostre forze contro le loro guerre” è invece lo slogan della manifestazione che si svolgerà sempre sabato ma a Ghedi, partenza alle ore 14 in Piazza Roma e poi corteo fino alla base militare dell’areonautica dove sono presenti bombe atomiche, contro l’economia di guerra, il governo Meloni, la Nato e l’imperialismo capitalista cinese e russo. Tra i principali promotori ci sono il Si Cobas, Brescia anticapitalista, Laboratorio politico Iskra con le adesioni di Potere al popolo, Fronte della gioventù comunista e altre realtà.  Sentiamo la presentazione nel confronto tra Flavio Guidi di Brescia anticapitalista e Alessandro Scattolo del Collettivo gardesano autonomo che ha aderito al corteo Ascolta o scarica

Qualche migliaia di persone anche a Ghedi dove in corteo , caratterizzato dalla presenza dei Si Cobas e lavoratori migranti, ci sono anche giovanissimi di origine palestinese. Il collegamento con Alessandro Scattolo collaboratore della Redazione Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

Di seguito il comunicato del Movimento No Base:

Liberiamo il parco dalle basi militari e dalle guerre: INVASA LA BASE CISAM A SAN PIERO A GRADO!

Più di 5mila persone sotto la pioggia.

Abbiamo portato la nostra rabbia e la nostra determinazione oltre le reti.

In centinaia abbiamo invaso la base del CISAM, abbiamo liberato il parco dall’occupazione militare.

Decine e decine di metri di filo spinato sono cadute, a poca distanza dai plotoni di forze di occupazione abbiamo piantato bandiere della pace e del movimento no base.

La nostra lotta non si è fermata solo alla denuncia fortissima delle catastrofi che “guerra, armi e fossile” stanno producendo per tutta la società, ma ha voluto mettere in pratica un messaggio: è possibile e necessario prendere posizione e parte attiva contro l’ escalation della terza guerra mondiale!

È possibile costruire, prendersi centimetro per centimetro, una pace reale, fatta dai popoli che sono stanchi e vogliono libertà, giustizia, diritti per tutte e tutti!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Fermare l'escalationghediguerraNO BASEpalermopisa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: corteo “Show Israel Red Card” contro la partita della vergogna tra Virtus e Maccabi Tel Aviv

Ieri, venerdì 21 novembre, corteo a Bologna contro la partita della vergogna, quella di basket tra Virtus e Maccabi Tel Aviv prevista alle 20.30 al PalaDozza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: il trionfo di un popolo che non rinuncia alla sua sovranità

Nel referendum del 16 novembre il popolo ecuadoriano ha detto NO

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: Assemblea Popolare del coordinamento cittadino Torino per Gaza

Pubblichiamo il comunicato di invito all’assemblea popolare di Torino per Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “Show Israel the Red Card”. Il 21 novembre la manifestazione contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì 21 novembre a Bologna è prevista la partita di basket di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv, la cui curva è nota per le sue idee suprematiste e razziste.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Culture

Frankenstein, quel mostro nato dalle ombre oscure della guerra

Al mostro viene negato un nome e una individualità, esattamente come al proletariato

Immagine di copertina per il post
Formazione

HUB DI PACE: il piano coloniale delle università pisane a Gaza

I tre atenei di Pisa – l’Università, la Scuola Normale Superiore e la Scuola superiore Sant’Anna – riuniti con l’arcivescovo nell’aula Magna storica della Sapienza, come un cerbero a quattro teste.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

DDL NUCLEARE : cosa aspettarci, cosa sappiamo?

Continuiamo ad approfondire e a tenere alta l’attenzione sul tema del ritorno del nucleare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e gas :l’Europa sempre piu’ dipendente dagli U.S.A.

A ottobre, per la prima volta, un singolo Paese gli USA ha esportato oltre 10 milioni di tonnellate metriche (mmt) di gas liquefatto, il 70% delle quali verso l’Europa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Rompere la pace dentro territori, fabbrica e università della guerra

Partiamo da qui, da questa inquietudine mai risolta e sempre irriducibile che accompagna la forma di vita militante, l’unica postura da cui tentare di agguantare Kairòs, il tempo delle opportunità che possiamo cogliere solo se ci mettiamo in gioco. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Libertà vigilata

Un inedito maccartismo sta attraversando l’Occidente e, per quanto direttamente ci riguarda, l’Europa, sempre più protesa verso la guerra, irresponsabilmente evocata dalla presidente Ursula Von der Layen come “scudo per la democrazia”

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il Segretario di tutte le guerre

a visione che Hegseth porta dentro l’amministrazione Trump è quella di un’America che può tornare «grande» solo riconoscendo la guerra come sua condizione naturale.