InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gli attacchi a Gaza come annuncio per la vendita di equipaggiamento militare

Il sistema anti-missile Iron Dome è pensato per contrastare i razzi a raggio corto ed i colpi di artiglieria di 155 mm con un raggio fino a 70 km. Il sistema è composti di tre parti principali: un radar di rilevazione e monitoraggio costruito da Elta, un sistema gestore della battaglia e di controllo delle armi (BMC) costruito da Prest Systems, una compagnia di software israeliana, ed una unità di lancio dei missili, che spara il missile di intercettazione Tamir equipaggiato di sensori elettro – ottici e di diversi dispositivi di sterzo per garantire un’alta manovrabilità. Il missile è costruito da Rafael.

Il radar di sistema individua il lancio di un missile e monitora la sua traiettoria. Poi, il BMC calcola il punto di atterraggio atteso in base ai dati registrati, ed utilizza questa informazione per determinare se l’obiettivo costituisce una minaccia all’area designata; soltanto in questo caso un missile intercettore viene lanciato per detonare il razzo, prima che raggiunga l’area di impatto attesa. Il sistema è designato soltanto per intercettare i razzi identificati in direzione degli obiettivi designati.

Nel luglio di quest’anno e soltanto un giorno prima della visita dell’allora candidato alla presidenza Mitt Romney a Gerusalemme, il presidente Obama firmò una legislazione che fornisce ad Israele $70 milioni per il suo sistema di difesa missilistico Iron Dome. “Ho reso la questione una priorità assoluta per la mia amministrazione, per approfondire la cooperazione con Israele su tutto lo spettro delle questioni di sicurezza – intelligence, militare, tecnologica,” disse Obama prima di firmare la proposta di legge dell’Ufficio Ovale.

Inoltre, Obama garantì ultriori $205 milioni durante l’ultimo anno fiscale per aiutare a produrre il sistema Iron Dome, ed intende richiedere fondi addizionali per Israele – oltre ai $70 milioni ceduti quest’anno.

 

Lo sviluppo del sistema Iron Dome fu parzialmente finanziato dagli Stati Uniti, che garantirono una somma iniziale di 205 milioni di dollari statunitensi per il suo sviluppo. Il 6 maggio 2011, Haaretz riportava che il direttore del Ministero della Difesa Generale, il maggiore Udi Shani diceva che Israele pianifica di investire diversi miliardi negli anni a venire per lo sviluppo e la produzione delle batterie dell’Iron Dome.

“Stiamo definendo l’obiettivo finale per assorbire i sistemi, in termini di programmazione e finanziamenti. Stiamo parlando di disporre di 10 – 15 batterie per il sistema. Investiremo molti miliardi in questo. Questo è l’obiettivo,” disse Shani.

Tre compagnie israeliane sono coinvolte nello sviluppo del nuovo sistema. Una è Elta Systems, Ltd., un gruppo sussidiario di Industrie Aerospaziali di Israele. Elta è una delle maggiori compagnie di difesa elettronica specializzate in diversi settori. La compagnia fu fondata nel 1967 e nel 2006 le sue vendite raggiunsero gli 805 milioni di dollari statunitensi, dei quali il 90% furono esportati alle forze armate del mondo ed il 10% fu venduto nella nazione.

Per lo sviluppo dell’Iron Dome, Elta lavorò in partnership con Rafael Advanced Defence Systems Ltd., una compagnia israeliana fondata nel 1948 come laboratorio nazionale di ricerca e sviluppo israeliano per la difesa, per lo sviluppo di armi e di tecnologia militare entro il Ministero della Difesa. Il sistema Iron Dome fu sviluppato come prodotto finale da Rafael.

 

Sergio Yahni,

Alternative Information Center

 

traduzione a  cura di: www.palestinarossa.it

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

alternative informtion centergazaisraelepalestinapillar clouds

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: prosegue la rotta verso Gaza. In Italia movimenti e sindacati pronti a “bloccare di nuovo tutto”

La Global Sumud Flotilla, nonostante la guerra psicologica portata avanti da Israele nel corso di tutta la tratta, prosegue con determinazione verso Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza

Per ora non ha aderito ELA, il maggiore sindacato basco, che però potrebbe farlo nei prossimi giorni insieme ad altre sigle di settore o indipendenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nebbia di guerra

I propositi manifestati da Netanyahu durante il suo discorso all’Onu fanno pensare ad un allargamento del conflitto piuttosto che ad una sua fine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Morta a Cuba Assata Shakur, rivoluzionaria afroamericana

Scompare un’altra figura eminente delle lotte degli afro-americani nel secolo scorso

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: proteste e manifestazioni contro il governo. Due morti nelle ultime ore

Proseguono da ormai diversi giorni le proteste in Ecuador per le ultime misure neoliberiste del governo Noboa che con autoritarismo continua il suo programma politico sotto le direttive del Fondo Monetario Internazionale. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non è solo una partita: boicottaggio di Italia-Israele ad Udine

Il 14 ottobre si terrà ad Udine la partita Italia vs Israele valevole per le qualificazioni al prossimo mondiale di calcio maschile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Livorno: cronache di un blocco. In supporto alla Flotilla le lotte non si fermano

Mercoledì 23. Dopo tre giorni di presidio al Molo Italia è arrivata l’ufficialità che la nave americana SLNC SEVERN non avrebbe sbarcato al porto di Livorno i mezzi complici del genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ritira il visto anche al colombiano Petro: troppo filopalestinese e anti-Usa

Alla tribuna dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Gustavo Petro ha scelto ancora una volta di alzare la voce contro quello che definisce l’ordine globale dell’ingiustizia.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

La guerra è pace

Uno dei famosi slogan incisi sul Ministero della Verità del romanzo di George Orwell “1984” recita così.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo storico israeliano Avi Shlaim ha abbandonato il sionismo molto tempo fa. Ora è al fianco di Hamas

Shlaim, dell’Università di Oxford, sostiene che Hamas incarna la resistenza palestinese e si allontana persino dai suoi colleghi più radicali.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Anan Yaeesh deportato nel carcere di Melfi, mentre si allungano i tempi di un processo infame

Anan Yaeesh, partigiano palestinese sotto processo a L’Aquila su mandato del governo genocida di Israele, è stato trasferito il 23 settembre, dal carcere di Terni a quello di Melfi.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Milano: convalida degli arresti ai domiciliari e divieto di andare a scuola per i due minori fermati il 22 settembre

La giudice del Tribunale per i minorenni di Milano Antonella De Simone ha convalidato gli arresti e disposto come misura cautelare i domiciliari per due studenti di un liceo milanese, un ragazzo e una ragazza di 17 anni, accusati di resistenza aggravata e danneggiamenti dopo il corteo di lunedì a Milano.