InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gli attacchi missilistici di Hezbollah causano “distruzione massiccia” nel nord di Israele, mentre gli aerei da guerra sionisti scatenano il caos nel sud del Libano

Beirut – The Cradle. Il 19 settembre gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato attacchi pesanti e indiscriminati nel sud del Libano, mentre Hezbollah ha alzato il tiro contro le colonie ed i siti militari israeliani del nord.

da InfoPal

“Il numero di incursioni aeree lanciate dagli aerei nemici dalle 21:00 di oggi ha superato i 52”, ha dichiarato giovedì sera il corrispondente della National News Agency (NNA) libanese. “Questi attacchi hanno preso di mira le aree boschive di al-Mahmoudiyah, la periferia di al-Aishiyah, le alture di al-Rayhan e le vicinanze del fiume Barghaz”, secondo la NNA.

Israele ha anche “sparato 10 razzi verso Birkat al-Jabour”, nel sud del Libano, e ha lanciato attacchi aerei contro le aree vicino al lago Qaraoun, nella regione orientale della Bekaa.

In un comunicato di giovedì sera, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito quelli che ha descritto come oltre 100 lanciatori di razzi di Hezbollah.

Il 19 settembre Hezbollah ha effettuato 17 operazioni contro Israele.

Giovedì, in occasione della 17ª e ultima operazione, Hezbollah ha annunciato di aver “colpito il sito di Metula con una salva di razzi Falaq” la sera stessa, in risposta “agli attacchi del nemico” contro i civili e i villaggi del sud, ha affermato Hezbollah in una dichiarazione attraverso la pagina media.

L’attacco a Metula ha causato danni ingenti. Il corrispondente del canale televisivo israeliano Channel 14 Boaz Golan ha dichiarato che sono stati lanciati da sei a otto missili Burkan contro la colonia di Metula, nonostante la dichiarazione di Hezbollah li abbia definiti Falaq.

Hanno causato “distruzione massiccia, incendi e danni diretti agli edifici […]. Non ho visto nulla di simile dall’inizio della guerra”, ha dichiarato il capo del consiglio regionale della colonia di Metula, David Azoulay. “Il governo israeliano non sta facendo nulla per eliminare la minaccia”, ha aggiunto il funzionario dei coloni.

Hezbollah ha compiuto oltre una decina di altri attacchi, tra cui un’operazione con un drone contro un quartier generale dell’esercito appena istituito vicino a Yaara, e diversi attacchi con artiglieria e razzi contro basi militari, tra cui il quartier generale della 810ª Brigata Hermon nella caserma Ma’ale Golani.

Tel Aviv ha ammesso la morte di due soldati e il ferimento di altri nove a causa degli attacchi di Hezbollah di giovedì.

Gli attacchi aerei israeliani hanno preso di mira il Libano per gran parte del 19 settembre, in particolare nei minuti precedenti il discorso del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.

Durante il discorso, i jet israeliani hanno emesso boati sonici e sparato razzi sulla capitale libanese.

Israele ha ridislocato la sua 98ª Divisione da Gaza al fronte settentrionale e ha aumentato le minacce di un’operazione militare estesa contro il Libano meridionale.

L’emittente ebraica Channel 14 ha riferito il 19 settembre che l’esercito ha in programma di “aumentare il numero dei suoi attacchi contro il Libano di tre volte al giorno”.

Giorni fa, il capo del Comando settentrionale dell’esercito israeliano ha chiesto un’incursione di terra e la creazione di una zona cuscinetto nel Libano meridionale.

“Questo idiota, il comandante della regione settentrionale dell’esercito nemico, ha suggerito di stabilire una cintura di sicurezza”, ha detto Nasrallah durante il suo discorso. “Speriamo che entrino nelle nostre terre, diamo il benvenuto a questo […] perché […] avremo un’opportunità storica che […] avrà effetti importanti su questa battaglia”.

“Una cintura di sicurezza si trasformerà in una trappola […] in una grande imboscata… in un inferno [per l’esercito israeliano]”, ha aggiunto Nasrallah.

Ha anche giurato una risposta “giusta” agli attacchi terroristici israeliani contro il Libano di questa settimana, che hanno fatto esplodere migliaia di cercapersone e walkie-talkie.

Gli attacchi a più ondate hanno ucciso 37 persone e ne hanno ferite migliaia.

Traduzione per InfoPal di F.L.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

beirutesplosionigazaisraelelibano

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Malpensa: bloccati i check-in di Turkish Airlines in solidarietà con il Rojava. Violenze contro i manifestanti

Ieri mattina, 9 gennaio 2025, in risposta ai continui attacchi della Turchia alla Amministrazione Autonoma Democratica del Nord Est della Siria (Rojava, DAANES), molti giovani hanno bloccano il check-in del volo a Milano Malpensa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane. Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il nuovo disordine mondiale / 27 – Crisi europea, guerra, riformismo nazionalista e critica radicale dell’utopia capitale

“Vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data” (Etienne De La Boétie. Discorso sulla servitù volontaria, 1548-1552) di Sandro Moiso, da Carmilla E’ davvero straordinario come l’attenzione alle trasformazioni reali del mondo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Popcorn, zucchero filato e massaggi. All’interno del nuovo ‘resort’ dell’esercito israeliano nel nord di Gaza

Un nuovo rapporto dell’organo di informazione israeliano Ynet rivela un quadro inquietante: mentre i palestinesi nel nord di Gaza rischiano di morire di fame e di essere sterminati, è stato creato un vicino ‘resort’ per i soldati israeliani, che possono rilassarsi e distendersi tra un intervento e l’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: le SDF resistono agli attacchi turco-jihadisti. Il punto con il giornalista Murat Cinar

Le Forze democratiche siriane continuano la propria resistenza agli attacchi di stato turco e milizie jihadiste del sedicente Esercito nazionale siriano, controllato da Ankara.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Riassunto di un anno palestinese: genocidio, resistenza e domande senza risposta

La storia della guerra israeliana a Gaza può essere riassunta nella storia della guerra israeliana a Beit Lahia, una piccola città palestinese nella parte settentrionale della Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ospedale Kamal Adwan incendiato ed evacuato: cala il sipario sull’ultimo presidio di umanità nel Nord della Striscia

Come prevedibile, Israele ha approfittato delle feste di Natale per portare a termine la distruzione fisica del sistema sanitario nel nord di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato dei combattenti italiani Ypg sulla situazione in Siria

Ripubblichiamo l’appello dei combattenti italiani Ypg uscito in questi giorni sulla situazione in Siria

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano