GRECIA: OK DELLA MAGGIORANZA DI DESTRA. PASSA LA LEGGE CHE TRASFORMA LE UNIVERSITA’ IN CASERME DI POLIZIA
Il parlamento di Atene ha approvato nella tarda serata di giovedì 11 febbraio un disegno di legge che istituisce una forza di polizia speciale per le università, nonostante l’opposizione degli studenti e delle studentesse che da almeno un mese hanno messo in campo un’ampia mobilitazione, nonostante i diveti e le limitazioni connesse all’epidemia da Covid19 e la dura repressione poliziesca.
La maggioranza di destra, con Nuova Democrazia ed Elliniki Lyssi, hanno votato a favore di questo disegno di legge, per un totale di 166 sì e 132. Contro i partiti di opposizione, dal centrosinistra Kinal alla sinistra Syriza, fino al partito comunista KKE.
Il disegno di legge prevede l’istituzione di un corpo speciale di circa mille agenti, dotati di manganelli, taser e gas con il compito di effettuare pattugliamenti 24 ore su 24 nelle università, tradizionali luoghi di organizzazione politica per le realtà di movimento, comuniste o antiautoritarie.
Il tema, in Grecia, è molto sentito. Nei primi anni ’80, quando con la fine del regime dei colonnelli, fu deciso di evitare un’altra strage del Politecnico, la rivolta del 1973 degli studenti contro il regime fascista, repressa nel sangue.
E di dura repressione bisogna parlare anche oggi, con le manifestazioni di migliaia di studenti ad Atene e Salonicco duramente caricate anche ieri. Almeno 24 i fermati solo nelle ultime ore; decine i contusi e i feriti, con il binomo governo&polizia che ha deciso di mostrare, su questa vicenda, il proprio volto più feroce.
Da Atene la corrispondenza con Tonia Tsitsovits, giornalista, compagna e militante del partito Syriza.
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