InfoAut
Immagine di copertina per il post

I palestinesi in “detenzione amministrativa” lanciano uno sciopero della fame di massa

Lo sciopero della fame di oggi si può ricollegare a quello del maggio 2012, quando un accordo venne stipulato tra il servizio di prigione israeliano e i rappresentanti dei prigionieri, il quale condusse alla fine dello sciopero della fame di massa di allora, al quale parteciparono circa 2000 prigionieri politici. Come parte degli accordi, Israele acconsentì di limitare l’uso della detenzione amministrativa solo in circostanze eccezionali. Ciononostante, da allora Israele non ha mantenuto fede agli accordi e ha continuato nell’utilizzo indiscriminato della detenzione amministrativa, lasciando ai detenuti poca scelta se non quella di continuare la lotta con un nuovo sciopero della fame.

Lo sciopero in questo momento si sta svolgendo ad Ofer, Megiddo e nelle prigioni del deserto del Naqab e ci sono piani in atto di intensificarlo in caso le richieste degli scioperanti non venissero esaudite. L’esigenza generale degli prigionieri è quella che venga messa fine alla criminale detenzione amministrativa. Gli scioperanti della fame chiedono inoltre specificatamente che le estensioni di tale tipo di detenzione vengano limitate a un solo rinnovo.

Il primo marzo 2014 c’erano 183 palestinesi messi sotto il regime di detenzione amministrativa senza né accuse né processo, includendo 9 membri del Consiglio Legislativo Palestinese. Questo numero ha subito una crescita costante durante l’ultimo anno. Solo nel corso dei primi mesi del 2014, Israele ha utilizzato la detenzione amministrativa contro 142 detenuti, includendo il rinnovo di pre-esistenti ordini e l’emissione di nuovi.

L’avvocato di Addameer Samer Sama’an ha visitato oggi un numero di detenuti amministrativi, includendo il membro del Consiglio Legislativo Yasser Mansour nella prigione del Naqab. E’ stato confermato che 55 detenuti amministrativi tenuti nella prigione del Naqab hanno lanciato uno sciopero della fame. Tutti i detenuti scioperanti sono stati posti immediatamente in isolamento dal Servizio della Prigione Israeliano rispetto al resto della popolazione della prigione e vengono attualmente tenuti in tende.

Come menzionato, i detenuti amministrativi sono tenuti senza accuse né processi. Vengono detenuti sulla base di “prove segrete” e né loro né i loro avvocati hanno accesso a tali prove. Alcuni detenuti hanno trascorso più di otto anni in prigione senza mai venire a conoscenza del contenuto di tali “prove segrete”. Mentre la detenzione amministrativa è legale secondo la legge internazionale, deve essere utilizzata in circostanze specifiche e sulle basi di un caso alla volta. Questo non è chiaramente il caso, in quanto Israele ha usato questo tipo di detenzione contro decine di migliaia di Palestinesi.

In un altro reportage Mr. Sama’man ha riportato come i prigionieri e detenuti trattenuti nella prigione del Naqab desiderosi di incontrare i loro avvocati vengano forzatamente costretti ad attendere per lunghi periodi di tempo in minuscole celle che non presentano alcuna sorta di ventilazione. Come risultato, molti di loro scelgono di non incontrare i propri avvocati, per via delle procedure umilianti che il Servizio di Prigione Israeliana loro impone.

Addameer ritiene le autorità israeliane come uniche responsabili per la salute di tutti i scioperanti della fame. Chiede inoltre che tutte le parti coinvolte nella Quarta Convenzione di Ginevra facciano pressioni su Israele affinché rilasci immediatamente tutti i prigionieri in detenzione amministrativa e a cessare definitivamente l’uso di tale pratica. Inoltre Addameer richiama la società civile globale a mobilizzarsi senza ritardare in supporto dei detenuti in sciopero e dei 5000 prigionieri politici palestinesi che vengono tenuti attualmente nelle prigioni israeliane.

Da Palestina Rossa

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

carceredetenutiisraelepalestinasciopero della fame

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale”

Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: corrispondenza dall’Indonesia tra il neogoverno Subianto e le prime mobilitazioni dal basso

Levante: nuova puntata, a febbraio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento con noi Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto e dottorando alla Normale di Pisa in Political economy cinese e, in collegamento dall’Indonesia, Guido Creta, ricercatore in Storia contemporanea dell’Indonesia all’Università Orientale di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell’Europa

A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald Trump avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Non sono i nostri figli che si devono vergognare, ma chi li persegue

La recensione del libro Carcere ai ribell3: storie di attivist3. Il carcere come strumento di repressione del dissenso, a cura di Nicoletta Salvi Ouazzene – Mamme in piazza per la libertà del dissenso – di Haidi Gaggio Giuliani recentemente pubblicata da serenoregis.org

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Violenze nel carcere di Reggio Emilia: derubricato il reato di tortura

E’ arrivata la sentenza che riguarda il processo, avvenuto con rito abbreviato, nei confronti di dieci agenti della polizia penitenziaria che agirono violenza nei confronti di un detenuto nel carcere di Reggio Emilia nell’aprile 2023.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spionaggio e abusi tecnologici: Il caso Paragon e il pericolo della sorveglianza invisibile

Nel cuore di un’Italia già scossa dalle incertezze politiche e sociali, un nuovo scandalo sta scuotendo le fondamenta della nostra privacy e libertà individuale. Si tratta del caso Paragon, un’inquietante vicenda che ha rivelato l’utilizzo di sofisticati strumenti di spionaggio informatico per sorvegliare attivisti, giornalisti e comunissimi cittadini. Una storia che, seppur legata all’uso di […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Carcere di Palermo: 400 detenuti in sciopero della fame

400 detenuti in sciopero della fame. L’associazione Yairahia Onlus, attiva per i diritti dei reclusi, spiega i motivi della protesta nel carcere di Palermo : “In una situazione carceraria disastrosa che l’anno scorso ha registrato il record di suicidi, ed in cui il sovraffollamento è una costante, appare assurdo gravare in maniera ancora maggiore sulla […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Tel Aviv fa saltare in aria interi edifici a Jenin. Intervista a Christian Elia

Palestina: Israele utilizza le tattiche militari genocidiarie ampiamente viste in 15 mesi su Gaza anche in Cisgiordania. Nel mirino c’è sempre Jenin,  al 14simo giorno consecutivo di assalti, con la morte di 25 palestinesi, decine di feriti, centinaia di persone rapite e altrettante case abbattute.