Il Congresso cileno estende la militarizzazione nelle zone mapuche
La Camera dei Deputati ha approvato la richiesta del Governo di Sebastián Piñera con 70 voti a favore su 124 possibili.
Questo mercoledì il Parlamento cileno ha approvato il prolungamento per altri quindici giorni della militarizzazione di una zona del sud del paese. In detta regione c’è da decenni un conflitto territoriale tra lo stato e la comunità mapuche aggravato negli ultimi mesi.
Questa misura è in vigore del passato 12 ottobre 2021. È stato il presidente Sebastián Piñera che ha sollecitato il Parlamento di rinnovare di nuovo lo “Stato d’Emergenza”, una procedura che sta ripetendo ogni due settimane.
L’applicazione di questo ordine permette alle Forze Armate di colaborare nelle operazioni di polizia, fatto che è stato fortemente criticato dall’opposizione e dai movimenti indigeni che sostengono che mette solo più tensione nella violenta disputa.
La militarizzazione abbraccia quattro province delle regioni del Biobío e dell’Araucanía che il movimento indigeno Mapuche reclama come le terre dei suoi popoli originari. Attualmente, questi terreni appartengono, nella loro maggioranza, a grandi imprese agricole e forestali.
La misura sarà vigente fino al prossimo 23 febbraio e il presidente eletto, Gabriel Boric, l’ha rifiutata in varie occasioni.
27 gennaio 2022
teleSUR
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