InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il governo di Madrid è un ospite non invitato: giornata di proteste in tutta la Catalunya

||||

A un anno di distanza dalle elezioni imposte da Rajoy dopo lo scioglimento della Generalitat guidata da Puigdemont, vinte nuovamente dalla coalizione indipendentista, il popolo catalano torna ancora in piazza per protestare contro la presenza a Barcellona del consiglio dei ministri del governo centrale, ora presieduto dal Partito Socialista (PSOE), per intavolare un dialogo con le autorità amministrative catalane.

In tutta la Catalogna sono migliaia e migliaia i manifestanti scesi in piazza, espressione di ogni categoria sociale, come lavoratori e sindacalisti di base, studenti medi e universitari, cittadini e militanti. Fin dall’alba si sono registrate le prime iniziative: manifestanti, molti dei quali con indosso gilet gialli, hanno bloccato le principali tratte autostradali dell’autoproclamata -il primo ottobre ’17- Repubblica Catalana. I blocchi hanno coinvolto anche le reti ferroviarie e l’aeroporto di Tarragona. La mobilitazione ha assunto, come da tradizione in questi anni di lotta per l’indipendenza, il carattere di uno sciopero generale ampiamente partecipato confermando una larga adesione al processo di autodeterminazione, a dispetto dei tentativi dei media nazionali e internazionali di mettere a fuoco esclusivamente lo scontro istituzionale tra parlamento catalano e parlamento spagnolo.

Mobilitazioni come quella odierna incalzano le contraddizioni dei partiti di maggioranza del parlamento catalano, compresi i prigionieri politici espressione di queste forze e ancora detenuti dallo stato spagnolo che hanno fatto appello alla moderazione dei manifestanti. Le piazze di oggi hanno rinnovato questa tensione spingendo avanti l’indisponibilità popolare di massa ai diktat dello stato centrale o alle sue strategie di recupero e dialogo.

La risposta delle autorità alla mobilitazione odierna è stata militarizzare le città: i Mossos d’esquadra (la polizia catalana) e dalla guardia civil (la polizia nazionale) sono stati schierati in massa e nelle principali piazze sono avvenuti violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che hanno lanciato gas lacrimogeni e sparato proiettili di gomma. I fermati sono già più di 15 e il numero è destinato a salire.
Dai palazzi dove il consiglio dei ministri è riunito con le autorità amministrative catalane sta trapelando la volontà di negoziare per ottenere un compromesso e una pacifica convivenza. I manifestanti però, al grido di ‘noi siamo ingovernabili’, ribadiscono di non riconoscere l’autorità di uno stato centrale che non smette di umiliare il diritto alla libertà e all’autonomia della Catalogna, con un’efferata violenza poliziesca. Le piazze catalane reclamano il diritto all’autodeterminazione, la liberazione dei prigionieri politici e continuano a mettere in crisi il fossilizzato scacchiere istituzionale europeo e la presunta immutabilità dell’ordine vigente. Diversa altri concentramenti sono annunciati dopo le 18.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

catalunya

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Una poliziotta si è infiltrata per tre anni nei movimenti popolari a Girona

L’ufficiale del Corpo di Polizia Nazionale spagnolo Maria I.T. è la quarta spia scoperta nella classe del 2019. La sua missione di spionaggio si è concentrata sull’indipendentismo, l’antirazzismo e il movimento per la casa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Catalunya: una talpa di Stato spiava l’attivismo

Un agente del Corpo di Polizia Nazionale spagnolo si è infiltrato nei movimenti sociali di Barcellona per tre anni. È entrato a far parte del centro sociale La Cinètika nel 2020 e ha stabilito relazioni sessuali-affettive strumentali con donne che gli hanno reso più facile partecipare ad assemblee, conferenze e manifestazioni. Articoli tradotti da Directa, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

SPAGNA: AGENTE ACCUSA “ATTENTATI A BARCELLONA PER DEPOTENZIARE IL MOVIMENTO INDIPENDENTISTA”

Bufera in Spagna per le dichiarazioni di un ex-alto funzionario dei servizi segreti spagnoli, José Manuel Villarejo, nell’ambito del processo che lo vede imputato per intercettazioni illegali ai danni di poltici e uomini d’affari. L’uomo ha accusato il Centro Nacional de Inteligencia, e in particolare l’allora direttore dell’agenzia, Felix Roldan, di essere rimasti spettatori degli […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Polizia italiana ha arrestato il leader catalano Puigdemont in Sardegna

L’ex presidente della Generalitat de Catalunya Carles Puigdemont, esule politico in Belgio dal 2017, è stato arrestato oggi da alcuni agenti in borghese della polizia italiana appena sbarcato dall’aereo che lo aveva condotto ad Alghero da Bruxelles. Mentre scriviamo Puigdemont si trova in stato di fermo presso l’ufficio della polizia all’interno dell’aeroporto sardo. Su Puigdemont, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Piattaforme in rete contro la repressione – Pablo Hasél libero

Riceviamo e pubblichiamo… Pablo Hasél è un rapper antifascista, ma anche un militante rivoluzionario: per questi motivi il 16 febbraio 2021 è stato arrestato. Notizie come queste, soprattutto per chi milita, non sono certo inconsuete; quello che particolarmente colpisce però in questa situazione sono gli assurdi capi di accusa e la spietatezza utilizzata. Ad essere […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Quinto giorno di proteste per la libertà di Pablo Hasel in diverse città della Spagna.

Questo sabato nuove mobilitazioni sono partite nelle strade di diverse città in Spagna per chiedere la libertà di Pablo Hasel e di tutti gli arrestati durante le cariche della polizia di questi giorni.  A Madrid la manifestazione è trascorsa senza incidenti, mentre a Barcellona si sono ripetuti scontri come nei giorni scorsi. Le forze di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Detenzione Pablo Hasél: altra notte di scontri a Barcellona, Terragona e Valencia

Gli scontri nelle proteste per la detenzione del rapper catalano Pablo Hasél sono ricominciati per la terza notte consecutiva a Barcellona e in altre città della Spagna, come Tarragona e Valencia. A Barcellona i manifestanti questa sera hanno lanciato pietre e petardi contro la linea formata dai reparti antisommossa dei Mossos d’Esquadra – la polizia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Arresto di Pablo Hasél: manifestazioni e scontri in tutto lo stato spagnolo

Ieri Pablo Hasél, rapper e militante comunista, è stato portato in carcere dopo la condanna a nove mesi di prigione per “esaltazione del terrorismo e ingiurie alla corona”. Nel pomeriggio dl lunedì 15 febbraio, Pablo Hasel – assieme a numerosi compagni e solidali – si è pubblicamente barricato dentro il rettorato dell’università di Lleida, rifiutando di consegnarsi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Junqueras: “I nostri interlocutori internazionali hanno insistito sull’importanza di superare il 50% del voto indipendentista”

Il fronte dell’indipendenza vince nel voto catalano con i repubblicani di ERC in grado di guidare mentre Pablo Hasél sgancia un altro testo bomba contro i Borbones nel giorno della detenzione L’indipendentismo ha superato per la prima volta il 50% dei voti nelle elezioni  e ha raggiunto il 51,32%. Il dato viene dalla somma di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Catalogna: Solidarietà e mobilitazione del vicinato per fermare uno sfratto a Barcellona

A metà pomeriggio di lunedì 23 novembre, i Mossos d’Esquadra hanno iniziato ad effettuare uno sfratto extragiudiziale, violando anche il decreto recentemente approvato dal Governo della Generalitat. In totale, più di 60 poliziotti antisommossa sono stati assegnati a questa operazione. Numerose persone si sono radunate fuori dagli appartamenti in cui stavano cercando di sfrattare le […]