InfoAut
Immagine di copertina per il post

Junqueras: “I nostri interlocutori internazionali hanno insistito sull’importanza di superare il 50% del voto indipendentista”

||||

Il fronte dell’indipendenza vince nel voto catalano con i repubblicani di ERC in grado di guidare mentre Pablo Hasél sgancia un altro testo bomba contro i Borbones nel giorno della detenzione

L’indipendentismo ha superato per la prima volta il 50% dei voti nelle elezioni  e ha raggiunto il 51,32%. Il dato viene dalla somma di ERC, Junts e CUP e anche quello dei partiti extraparlamentari pro-indipendenza, tra i quali spicca il PDeCAT con 76.900 voti.

Anche per numero di deputati, la somma di ERC, Junts e CUP è la più alta della storia, e sale a 74 deputati: 33 di ERC, 32 di Junts e 9 di CUP, 6 sopra la maggioranza assoluta, fissata a 68 seggi. Nella precedente legislatura, il fronte separatista aveva avuto una maggioranza di 70 seggi, 4 in meno rispetto a quella attuale. Il superamento del 50% dei voti a favore dell’indipendenza della Catalogna era uno degli obiettivi di questi partiti, risultato che a loro avviso deve avere delle profonde ripercussioni sui rapporti con lo Stato per accogliere le richieste catalane. La figura rompe la storia dell’unionismo spagnolo nel senso che aveva la maggioranza sociale. Nelle precedenti elezioni parlamentari, nel dicembre 2017, con la ribelle provincia torchiata dall’articolo 155 calato da Madrid,  l’indipendenza ottenne la maggioranza assoluta, ma rimase al 47,5% dei voti, inferiore rispetto alle elezioni che hanno portato alla dichiarazione di indipendenza: il 27 settembre 2015, nelle elezioni del plebiscito, la somma di Junts e della CUP ha raggiunto il 47,8% dei voti.

Queste sono state anche le elezioni in cui gli attivisti indipendentisti hanno avuto più opzioni che mai tra cui scegliere: 7 partiti invece dei 3 che esistevano fino ad ora nelle elezioni catalane. L’affluenza alle urne è stata la più bassa di tutte le elezioni parlamentari dal 1980, al 53,46%. Al contrario, le elezioni del 21 dicembre del 2017, dopo il tormentato referendum, sono state quelle con la più alta affluenza alle urne, con il 79,09%. La giornata elettorale si è svolta in un clima di normalità nonostante le incertezze derivanti dalla pandemia di coronavirus, che hanno costretto l’amministrazione a rafforzare le misure di sicurezza nei seggi elettorali. Intanto, il rapper catalano a cui è stato detto di andare in prigione, Pablo Hasél, ha pubblicato una nuova composizione dedicata al re spagnolo Felipe VI lo stesso giorno in cui scade il termine per la sua denuncia in carcere. Hasél ha caricato il video clip “Nemmeno Felipe VI” su Youtube lo scorso venerdì ed è già stato visto migliaia di volte. Il video inizia con un estratto del discorso del monarca spagnolo, in cui afferma che “senza libertà di espressione e informazione non c’è democrazia”. 

Nei suoi testi, Hasel si rivolge al re come un “tiranno” e prende anche di mira il “cosiddetto governo progressista” spagnolo per aver tentato di fermare la mobilitazione di protesta. Il video è stato registrato in diversi luoghi della città natale di Hasél, Lleida. Nella canzone pubblicata da Pablo Hasél, nello stesso giorno in cui gli è stato ordinato di iniziare la sua pena detentiva di 2 anni e 9 mesi a seguito di due verdetti di colpevolezza nell’udienza nazionale spagnola per glorificazione del terrorismo, il rapper chiama “fascista” il monarca.

Da lesenfantsterribles

 

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/4qRZ8Q5ap8E” frameborder=”0″ allow=”accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture” allowfullscreen ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

catalunyaINDIPENDENTISMOpablo hasel

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: corrispondenza dall’Indonesia tra il neogoverno Subianto e le prime mobilitazioni dal basso

Levante: nuova puntata, a febbraio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento con noi Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto e dottorando alla Normale di Pisa in Political economy cinese e, in collegamento dall’Indonesia, Guido Creta, ricercatore in Storia contemporanea dell’Indonesia all’Università Orientale di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell’Europa

A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald Trump avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Tel Aviv fa saltare in aria interi edifici a Jenin. Intervista a Christian Elia

Palestina: Israele utilizza le tattiche militari genocidiarie ampiamente viste in 15 mesi su Gaza anche in Cisgiordania. Nel mirino c’è sempre Jenin,  al 14simo giorno consecutivo di assalti, con la morte di 25 palestinesi, decine di feriti, centinaia di persone rapite e altrettante case abbattute.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Elezioni in Regno Unito. L’analisi del voto e gli scenari di scontro possibile

Abbiamo chiesto a George, del collettivo politico e d’inchiesta militante Notes From Below, una panoramica sui risultati delle elezioni in UK e sulle conseguenze politiche per l’area britannica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Inquietudini irrisolte in Euskal Herria e Corsica

Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato la vita a cinque operai

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Una poliziotta si è infiltrata per tre anni nei movimenti popolari a Girona

L’ufficiale del Corpo di Polizia Nazionale spagnolo Maria I.T. è la quarta spia scoperta nella classe del 2019. La sua missione di spionaggio si è concentrata sull’indipendentismo, l’antirazzismo e il movimento per la casa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Catalunya: una talpa di Stato spiava l’attivismo

Un agente del Corpo di Polizia Nazionale spagnolo si è infiltrato nei movimenti sociali di Barcellona per tre anni. È entrato a far parte del centro sociale La Cinètika nel 2020 e ha stabilito relazioni sessuali-affettive strumentali con donne che gli hanno reso più facile partecipare ad assemblee, conferenze e manifestazioni. Articoli tradotti da Directa, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fuoco cova ancora – Aggiornamenti dalla Corsica

A quasi un mese dall’aggressione a Yvan Colonna continuano le rivolte indipendentiste in Corsica. Il racconto della piazza di domenica 3 Aprile ad Ajaccio, animata dalla spinta giovanile del movimento. Come sta evolvendo la lotta e cambiando l’atteggiamento dello stato Francese. Domenica prossima si terranno le elezioni presidenziali in Francia, sarà un banco di prova […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Yvan Colonna è morto

E’ morto ieri, 21 marzo 2022, l’indipendentista corso. Collegamento con un compagno che si trova nell’isola, ci racconta le prime reazioni e chi era Yvan Colonna.   {mp3remote}https://archive.org/download/ror-220322_1014-1029-/ror-220322_1014-1029-.ogg{/mp3remote}   Da Radio Onda Rossa

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa succede in Corsica? Forti proteste indipendentiste e scontri in tutta l’isola

Scontri, molotov, cortei, assalti alle prefetture. Ma cosa sta succedendo in Corsica? Il tutto parte dall’aggressione quasi mortale ai danni di Yvan Colonna: militante e prigioniero politico corso, è stato aggredito nei giorni scorsi all’interno del carcere di Arles, in Francia, da un compagno di reclusione, finendo ora in coma cerebrale. Yvan Colonna è in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si accende la Corsica dopo l’aggressione a un prigioniero politico. Proteste in tutto il paese

Detenuto nel carcere di Arles, accusato di essere il responsabile dell’assassinio del prefetto Jean-Pierre Erignac, Yvan Colonna è stato aggredito, nei giorni scorsi, da un altro detenuto all’interno del carcere. Ora, in stato di coma cerebrale, è stato trasferito all’ospedale di Marsiglia. Manifestazioni in tutta la Corsica in solidarietà al militante e contro lo Stato […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

SPAGNA: AGENTE ACCUSA “ATTENTATI A BARCELLONA PER DEPOTENZIARE IL MOVIMENTO INDIPENDENTISTA”

Bufera in Spagna per le dichiarazioni di un ex-alto funzionario dei servizi segreti spagnoli, José Manuel Villarejo, nell’ambito del processo che lo vede imputato per intercettazioni illegali ai danni di poltici e uomini d’affari. L’uomo ha accusato il Centro Nacional de Inteligencia, e in particolare l’allora direttore dell’agenzia, Felix Roldan, di essere rimasti spettatori degli […]