InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il Papa in Cile: un film già visto

||||

 

Il Cile si prepara ad accogliere Papa Francesco che visiterà il paese tra il 15 de il 18 di Gennaio. L’itinerario papale prevede un giro tra alcune delle principali città del paese: Iquique, Santiago e Temuco. La tensione si fa alta già dai giorni precedenti il suo arrivo: venerdì 12 sono stati realizzati 4 attacchi a differenti chiese della capitale, l’occupazione della nunziatura di Santiago da parte dei movimenti per il diritto all’abitare e il sanzionamento di un “Ufficio del Lavoro” a Concepción, nel sud del paese.

La visita non sembra che avverrà “in un clima di rispetto, di solidarietà e di allegria” come auspicato dalla uscente presidente del consiglio Michelle Bachelet. Si preparano infatti già numerose contestazioni, iniziando con la convocazione della “Marcia dell’unione dei popoli” per il 15 gennaio a Concepción dove manifesteranno fianco a fianco lavoratori studenti e organizzazioni territoriali cilene e mapuche per ricordare al pontefice di non essere il benvenuto.

papa cile corteo

Il 17 gennaio, Bergoglio si recherà nella regione dell’Araucania in pieno territorio mapuche, dove numerosi sono i casi in cui la Chiesa Cattolica è attore diretto e rilevante nella usurpazione di terre ancestrali e nella repressione del popolo mapuche. Sgomberi di terreni recuperati; benedizioni di mezzi militari destinati alla repressione delle comunità in lotta; complicità nella conversione di edifici scolastici in caserme: quartier generali della guerra a bassa intensità portata avanti dallo Stato cileno nel Wallmapu. Non a caso questo evento ecumenico si realizzerà nella base aerea delle FACH, teatro di torture e sparizioni durante il periodo della dittatura.

L’evento principale del Tour del pontefice si svolgerà il 16 gennaio a Santiago, dove è prevista una messa oceanica nel centrale parco O’Higgins, per la quale sono previste misure di sicurezza eccezionali: 9.000 carabinieri, forze speciali sotto al palco, tutto volto a prevenire qualsiasi tipo di contestazione.

Vivo nella memoria è il ricordo della battaglia campale che nello stesso parco prese luogo nell’aprile del 1987, quando la visita del Papa Giovanni Paolo II preparava il terreno all’uscita di scena “soft” di Auguso Pinochet. Veniva così favorita una comoda “transizione democratica” che, mantenendo in vigore la costituzione della dittatura, continua a garantire i privilegi delle oligarchie nazionali e transnazionali.

scontri cile

I movimenti sociali ed i sindacati conflittuali della città tenteranno di raggiungere il parco con un corteo intitolato “Marcia dei poveri” manifestando contro questo atto di forza “imposto dai settori del potere economico, politico e religioso che vorrebbero dimostrare una presunta unità nazionale della classe politica corrotta e soprattutto per mettere in primo piano i supposti passi in avanti di questa democrazia negli ultimi 30 anni”.

Stiamo a vedere come andrà a finire.

[iframe src=”https://www.facebook.com/plugins/video.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2FaRetomarLaIniciativaPopular%2Fvideos%2F1521160181336799%2F&show_text=0&width=560″ width=”560″ height=”315″ style=”border:none;overflow:hidden” scrolling=”no” frameborder=”0″ allowTransparency=”true” allowFullScreen=”true” ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

cile

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’economia genocida di Israele è sull’orlo del baratro?

L’economista Shir Hever spiega come la mobilitazione per la guerra di Gaza abbia alimentato un’”economia zombie” che sembra funzionare ma non ha prospettive future.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nasce “HUB”, un bollettino sulla militarizzazione e le resistenze dei territori

Dal lavoro congiunto di mobilitazione, organizzazione e inchiesta degli ultimi mesi che ha coinvolto diverse realtà e lavoratorə di Pisa, Firenze, Livorno, La Spezia e Carrara nasce il primo numero di “HUB”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: parla il CAM, “La Commissione di Pace e di Intesa è una farsa” (I)

Siamo chiari, questa Commissione non rappresenta gli obiettivi politici della nostra organizzazione e del movimento mapuche autonomista che è attivo nei processi di recupero territoriale. di Héctor Llaitul La nostra politica continua ad essere la ricostruzione nazionale e la liberazione del Wallmapu, obiettivi che, una volta di più, non sono compresi né abbordati dalla classe […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: la Via Istituzionale v/s Resistenza e Controllo Territoriale

Sotto uno stato capitalista e coloniale è impossibile garantire i diritti fondamentali dei popoli originari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il CAM in Sciopero della Fame dice che “Non ci può essere dialogo con militarizzazione, prigionieri politici e senza la restituzione delle terre”

Dal 13 novembre sono in sciopero della fame i prigionieri politici mapuche del CAM (Coordinamento Arauco-Malleco) reclusi nel CCP Biobío di Concepción, Ernesto Llaitul, Esteban Henríquez, Ricardo Delgado Reinao e Nicolás Alcamán, per chiedere l’annullamento della sentenza di condanna a più di 15 anni di reclusione che pesa su di loro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: i prigionieri politici mapuche iniziano uno sciopero della fame fino ad ottenere l’annullamento del processo del razzista stato cileno

Facciamo un appello al nostro Popolo, alle comunità in resistenza, così come agli oppressi in generale, ad accompagnare questa mobilitazione con denunce, proteste e azioni contro lo stato cileno e principalmente contro i veri nemici, i capitalisti e i loro lacchè, responsabili di tante ingiustizie, così come del saccheggio dei territori ancestrali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Popolo mapuche: accanimento giudiziario verso i dirigenti mapuche con condanne carcerarie eterne

La persecuzione verso le dirigenze mapuche non cessano, nemmeno dietro le sbarre, dove ultimamente abbiamo visto condanne di decine d’anni, una vita intera in carcere, un peso della legge che non cade così nemmeno sui violentatori di diritti umani di questo paese.