IRLANDA DEL NORD: 3 NOTTI DI RIVOLTA UNIONISTA
Unionisti in rivolta in Irlanda del nord, dove si regitrano 3 notti di scontri con la polizia tra Belfast e dintorni da sabato 3 aprile 2021.
Prima di interessare Belfast le tensioni erano già iniziate per diverse sere della settimana scorsa nel quartiere unionista Waterside, a Derry, con il lancio di pietre e bottiglie molotov contro la polizia e la distruzione di alcuni veicoli.
I motivi dichiarati dai manifestanti che hanno risposto alle domande dei cronisti presenti sono sostanzialmente due: il cosiddetto “confine marittimo” creato fra l’Irlanda del Nord e il resto del Regno Unito dal “Protocollo per l’Irlanda del Nord”, concordato da Londra e Bruxelles nell’ambito del negoziato sulla Brexit, e la decisione della procura di non procedere contro i dirigenti dello Sinn Féin accusati di aver infranto le norme di sicurezza anti-Covid durante il funerale del veterano dell’IRA Bobby Storey la scorsa estate.
Nei disordini di ieri a Belfast è assodato il ruolo determinante della cosiddetta “Brigata del sud-est dell’Antrim” della Ulster Defense Association (UDA), indipendente dalla milizia filobritannica già dal 2007 e ormai dedita a tempo pieno al controllo dello spaccio di stupefacenti e del racket nel suo quadrilatero di influenza (Belfast nord / Ballymena / Larne / Carrickfergus).
Si segnala inoltre il ruolo difficile del principale partito al Parlamento locale, l’unionista Democratic Unionist Party (DUP), di fatto co-responsabile della catena di eventi che hanno portato al “confine marittimo” e preoccupato per il calo di consensi che potrebbe, nelle elezioni del prossimo anno, vederlo spodestato dai repubblicani dello Sinn Féin.
Ne abbiamo parlato con il nostro collaboratore Carlo Gianuzzi. Ascolta o scarica
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