Irlanda del Nord: Attivisti di Saoradh sotto processo a seguito di scontri al di fuori del carcere di Maghaberry
Il presidente di Derry di Saoradh si è presentato in tribunale lunedì 28 settembre con altri tre uomini in seguito a scontri fuori dalla prigione di Maghaberry. Il presidente è stato accusato di aver disturbato l’ordine pubblico, mentre gli altri tre sono stati accusati di aver partecipato a una rivolta.
Inoltre, due degli attivisti, che si sono presentati individualmente alla Corte dei magistrati di Lisburn dalla custodia tramite videoconferenza, sono stati anche accusati di possesso di fuochi d’artificio senza permesso, il processo è per la manifestazione che si è svolta sabato 26 settembre fuori dal carcere di Maghaberry.
La manifestazione, che ha visto riunirsi 200 persone circa, indetta a sostegno del dottor Hijjawi Bassalat che sta facendo lo sciopero della fame contro il suo isolamento forzato nel modulo di Foyle House nella prigione di Maghaberry aveva dato luogo a scontri con la polizia.
Come già accennato in un precedente articolo, allo sciopero della fame intrapreso dal medico palestinese, il 16 settembre si era aggiunto quello di oltre 50 prigionieri repubblicani (di cui 20 rinchiusi a Maghaberry e 21 a Portlaoise) e tre prigioniere repubblicane (Mandy Duffy, Sharon Jordan e Christine Connor) detenute nel carcere femminile di Hydebank Wood College.
Stando alle ultime notizie i quattro incriminati sarebbero stati liberati su cauzione di 500 sterline a condizione che vivano in indirizzi approvati dalla polizia, che si presentino alla polizia tre volte alla settimana e che “non si trovino a meno di 100 metri da una manifestazione autorizzata o non autorizzata”.
Nel frattempo – come ha comunicato l’Irish Republican Prisoners Welfare Association – il 29 settembre lo sciopero è stato sospeso in quanto il dottor Issam Hijjawi Bassalat è uscito dall’isolamento e ha potuto raggiungere la sezione dei prigionieri politici.
Una piccola vittoria e soprattutto un esempio di solidarietà internazionalista.
La prossima udienza è prevista per il 26 ottobre.
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