InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’opera dell’imperialismo e dei suoi scagnozzi (alleati) non è una sorpresa

||||

Il punto di vista di Rawa sulla condizione in Afghanistan. Ottobre 2021. Estratto del dossier pubblicato da Rawa *

Per la maggior parte degli opinionisti politici la veloce conquista di Kabul da parte dei talebani è stata una sorpresa perché non si pensava così immediata. Questo è successo perché i militari afghani non hanno fatto nulla per evitarlo.

30 anni fa L’America con i suoi alleati, pakistani e arabi hanno finanziato e armato i mujaheddin per fare la guerra contro i russi e costringerli ad abbandonare l’Afghanistan. Quando poi gli americani si sono resi conto che i mujaheddin non erano per loro affidabili hanno sostenuto e finanziato i talebani che hanno poi governato per 5 anni. Dopo di che gli americani e i suoi alleati sono intervenuti militarmente con la scusa di combattere il terrorismo e nel nome della democrazia, della libertà e del diritto alle donne imponendo governi di proprio gradimento i cui rappresentanti erano persone corrotte, mafiose e delinquenti. E quando le mogli dei militari morti per difendere il loro paese si presentavano di fronte a questi personaggi per richiedere aiuti economici questi ne approfittavano per pretendere da loro prestazioni sessuali. Questo tutti lo sapevano ed è scoppiato uno scandalo denunciato dai media ma nessuno è intervenuto perché faceva comodo. “Lenin” nel suo libro “L’imperialismo fase suprema del capitalismo” diceva che l’imperialismo era un sistema che teneva sotto controllo i paesi più poveri e non avrebbe garantito libertà e democrazia. “John Foster Dols” diceva che l’America non aveva amici ma quello che faceva lo faceva solo per il proprio interesse.

L’America ritorna o no?

Strategia dell’America in Afghanistan:

Prevenire lo sviluppo della Cina attraverso la realizzazione di una strada chiamata Nuova Via della Seta per il miglioramento dei suoi collegamenti commerciali con i paesi dell’EuroAsia.

Creare instabilità in Cina appoggiando movimenti indipendentisti quali gli Uiguri e i Tibetani, talebani, Isis.

Impedire la realizzazione del progetto TAPI e l’utilizzo delle risorse afghane.

L’America non abbandonerà l’Afghanistan senza raggiungere questi obiettivi. Perciò non la invaderà militarmente ma attraverso aiuti tecnologici e finanziari.

L’ America non resterà inattiva per mantenere la loro presenza militare, politica ed economica, e minare l’avanzata della Cina e della Russia in Afghanistan, assistendo i talebani e l’Isis. Però, come ha cacciato i talebani 20 anni fa dall’Afghanistan in pochi giorni, anche oggi se si rendesse conto che i talebani non soddisfano più ai propri interessi sono pronti a cacciarli.

L’operazione dell’Afghanistan è stata pianificata dai talebani?

L’arrivo dei talebani era già un piano segreto reso chiaro dopo gli incontri di Doha dove Trump ha incontrato il Mullah Baradar e concordato la valorizzazione e il rilascio di 5000 prigionieri talebani. L’America ha trattenuto milioni di dollari depositati nelle loro banche dai tecnocrati, politici corrotti e jihadisti invece di renderli al popolo afghano. Così come in Afghanistan e in paesi simili, per l’America è considerato un gioco riguardo al rispetto della dignità umana, della democrazia, dei diritti delle donne e del progresso del paese. I talebani, finanziati dal Pakistan e dai paesi arabi, non sognavano nemmeno di sconfiggere gli Stati Uniti ma si accontentavano di avere un minimo ruolo nel governo. Se gli Stati Uniti non avessero aiutato i talebani questi non sarebbero stati in grado di sconfiggere così velocemente l’esercito governativo. Il tradimento degli Stati Uniti nel confronto dell’esercito afghano è stato lo stesso di quello perpetrato nei confronti dell’esercito irakeno, dove l’ISIS ha conquistato in breve tempo Mosul e distrutto il suo esercito.

 Contraddizione tra la creazione dei talebani da parte degli americani e la guerra nei loro confronti.

L’America prima crea e finanza gruppi terroristici in tutti i paesi in cui ha interessi economici o militari, poi quando vede che questi non corrispondono ai suoi interessi li butta via o li tiene in vita per un futuro riutilizzo.

Note importanti:

La dipendenza di uno stato, di una organizzazione e di un individuo dall’imperialismo (America) è considerata una catastrofe;

Quando gli interessi dell’imperialismo lo richiede non esita a versare il sangue e la distruzione di una nazione;

Uno dei motivi per cui il popolo afghano, ieri e oggi, non si oppone ai talebani è dovuto al fatto che le ferite causate dai traditori jihadisti sono state troppo forti e preferisce il governo selvaggio dei talebani alla mafia jihadista (Karzai, Ghani, Abdullah);

Molti dicono di rimpiangere la vita di 20 anni fa quando le opportunità, quali la libertà dei media e i progressi in altri aspetti della vita, pur se poca cosa, erano concessi al popolo afghano per distoglierlo dalla consapevolezza delle politiche e degli obiettivi dell’America.

Intellettuali e talebani

Negli ultimi 20 anni la maggior parte degli intellettuali afghani non si è impegnata nella lotta anti jihadista e antimperialista ma si sono opposti solamente contro i talebani.

Che fine faranno i talebani?

Come i talebani sono velocemente saliti al potere grazie al sostegno degli americani e dell’ISI (Servizio Informazioni Interno Pakistano) così velocemente saranno scacciati perché sono odiati dal popolo afghano, e in particolare dal popolo del nord, dagli hazara e dagli sciiti che non perdonano i loro crimini.

Inoltre non sono mai d’accordo tra di loro in quanto appartenenti a diverse etnie, per il potere e per la spartizione dei soldi.

Altro motivo per cui i talebani cadranno presto è causato dal conflitto tra le due fazioni all’interno del governo, quella di Haqqani e quella del Mullah Baradar che sta diventando di giorno in giorno più serio.

I talebani non risponderanno positivamente alle richieste politiche e sociali della gente, e questo causerà gravi conflitti con il popolo afghano.

I talebani però saranno costretti a reclutare uomini e donne istruite per potere governare e questo sarà contro i loro principi.

I talebani avranno bisogno dell’aiuto dell’occidente per poter governare.

Sebbene gli Stati Uniti e i loro alleati abbiano cercato di privare il nostro paese di migliaia di ragazze e ragazze giovani e istruiti e di rendere il Pakistan il dominatore dell’Afghanistan, i movimenti di liberazione esistono ancora.

L’unica soluzione è la lotta nazionale del popolo afghano e dei gruppi rivoluzionari che con la loro determinazione sperano di continuare fino alla fine.

Trad. a cura di Cisda

Da Osservatorio Afghanistan

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

afghanistanRAWA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele! Contro l’Occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio! Resistenza fino alla vittoria!

Di seguito pubblichiamo l’appello per la manifestazione regionale di sabato 16 novembre che si terrà a Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

AFGHANISTAN: ATTACCO SUICIDA IN UNA SCUOLA DI KABUL. OLTRE TRENTA MORTI, LA MAGGIOR PARTE STUDENTESSE

Afghanistan. Il bilancio provvisorio è di circa 30 persone uccise e oltre 40 ferite in un attentato suicida, seguito da una sparatoria, in un un centro educativo a ovest di Kabul avvenuto venerdì mattina, 30 settembre 2022. L’esplosione è avvenuta all’interno del centro educativo “Kaj” nel quartiere di Dasht al-Bar-shi, abitato da sciiti e in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Afghanistan, attori internazionali, crisi umanitaria, Isis K

Abbiamo chiesto a Laura del CISDA (Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane), attivo nella promozione di progetti di solidarietà a favore delle donne afghane sin dal 1999, di raccontarci come stanno andando le cose in Afghanistan a ormai tre mesi e mezzo dall’insediamento del governo dei Talebani. Ci ha restituito il quadro di un paese al […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta delle donne afghane per la libertà e la democrazia non sarà mai un fallimento

Dichiarazione di RAWA sul 20° anniversario dell’occupazione dell’Afghanistan da parte di USA/NATO Dopo vent’anni di guerra, il massacro di decine e migliaia di innocenti e la consegna dell’Afghanistan ai loro tirapiedi talebani (assicurando loro 85 miliardi di dollari in armi ed equipaggiamento militare), gli Stati Uniti e la NATO hanno parlato di “fallimento strategico” in […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Note di carattere militare sulla disfatta occidentale in Afghanistan

di Sandro Moiso per Carmilla Il lettore non deve aspettarsi di trovare uno studio generale di «scienza militare» o l’esposizione sistematica di una teoria dell’arte militare. No, il problema di Engels era […] di aiutare il lettore ad orientarsi sul corso delle operazioni e anche di sollevare, di quando in quando, quello che si usa […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro il fondamentalismo, la violenza patriarcale e l’oppressione: libertà di movimento per tutte e tutti. Statement sulla situazione in Afghanistan

di E.A.S.T. (Essential Autonomous Struggles Transnational) → English Tanto la guerra in Afghanistan quanto la supposta fine della guerra si giocano sulla vita delle donne. Prima, abbiamo assistito all’ipocrita grido di protesta a favore dei diritti delle donne, a cui è seguita una spietata guerra durata vent’anni che ha colpito in misura maggiore proprio le […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Lettera aperta a Merlo e compagnia” di Bifo

Di Franco Berardi Bifo da comune-info.net   Il coro di raffinati intellettuali ha ripreso a cantare: esportare la democrazia è un nostro diritto, anzi un nostro dovere! Cantano nel coro illustri intellettuali come Francesco Merlo, Ernesto Galli della Loggia, Fiamma Nierenstein e naturalmente Giuliano Ferrara. Colpito da tanta passione democratica sono andato a informarmi, e […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Afghanistan: Ennesima frattura nell’Impero?

L’epilogo dell’occupazione militare “occidentale” dell’Afghanistan scuote il mondo. A distanza di 20 anni dall’11 settembre e dall’invasione promossa e guidata dagli USA, i talebani si riprendono il paese con una breve e vittoriosa marcia giungendo in una Kabul “arresa”. Indignazione e sgomento stanno invadendo la stampa e le televisioni mentre lo spettro di un secondo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le radici politico-ideologiche del disastro afghano

La sconfitta statunitense è politica e il giudizio che la riguarda non può astenersi dall’interrogare l’identità ideologica stessa e il ruolo storico degli Stati Uniti. Di Davide Grasso da Micromega Biden si è rivolto al popolo statunitense – che non ama (ammettere) le sue (continue) sconfitte – solleticando sentimenti sottilmente «suprematisti»: siete sicuri, ha chiesto, […]