InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lampi di terza intifada. Muore prigioniero palestinese.

Questa ennesima morte ha scatenato la rabbia in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, dove manifestazioni si stanno sussequendo in segno di protesta. In corso anche uno sciopero della fame dei prigionieri palestinesi nel carcere di Nafha.

Qui di seguito pubblichiamo un articolo di Michele Giorgio tratto dal sito Nena News che descrive la protesta popolare in corso:

Gerusalemme, 23 febbraio 2013. Lampi di terza Intifada. A Gerusalemme, Ramallah, Hebron, Nabi Saleh e altre località. Cresce nelle dimensioni e nei contenuti la protesta popolare palestinese contro l’occupazione, innescata dagli scioperi della fame osservati dai prigionieri politici nelle carceri israeliane. Manifestazioni e raduni che raccontano la rabbia e la frustrazione che covano sotto quella calma apparente che da tempo regna in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Allo stesso tempo sono anche il segnale più limpido del crescente protagonismo dei comitati popolari palestinesi.

Dai villaggi agricoli, lungo il Muro israeliano in Cisgiordania, la lotta non violenta si sta trasferendo a ridosso dei centri urbani e dei campi profughi. Le iniziative si moltiplicano, a cominciare dalla creazione di «avamposti palestinesi» nelle aree che Israele ha destinato all’espansione delle colonie. Sono enormi le potenzialità di questo movimento. Lo hanno capito i comandi militari israeliani, che ieri hanno schierato ingenti forze per contrastare i manifestanti. In mezzo, tra le parti contrapposte, c’è la goffa polizia dell’Autorità nazionale del presidente Abu Mazen che tenta di fare interposizione e di riportare la calma.

Ieri sulla spianata delle moschee di Gerusalemme, al termine della preghiera islamica del venerdì, dozzine di giovani palestinesi hanno scandito slogan a sostegno dei detenuti politici. Ad un certo punto qualche giovane ha lanciato sassi contro la polizia che è intervenuta arrestando diversi manifestanti. A Hebron circa mille palestinesi e gruppetti di attivisti internazionali si sono riuniti in Bab Zawye, all’ingresso della zona H2 – controllata da Israele e dove 600 coloni vivono in mezzo a 25mila palestinesi – per chiedere la riapertura di Shuhada Street, la strada commerciale più importante della casbah, chiusa dalle autorità di occupazione nel 2000. Gli attivisti hanno marciato verso l’ingresso di Shuhada Street, dove però sono stati bloccati dall’esercito israeliano che ha lanciato candelotti di gas lacrimogeno e granate assordanti. Un giovane è stato portato in ospedale perché colpito ad una gamba da un proiettile. Una ventina di palestinesi sono rimasti feriti o intossicati dal gas lacrimogeno.

Ad Anata, tra Ramallah e Gerusalemme, un palestinese avrebbe forzato un posto di blocco della polizia, ferendo un agente, ed è poi riuscito a fuggire. Ci sono scontri a Nabi Saleh e vicino alla prigione di Ofer (Ramallah) dove centinaia di giovani hanno manifestato per il terzo giorno consecutivo a sostegno dei detenuti in sciopero della fame, in particolare di Samer Issawi, liberato con lo scambio di prigionieri della fine del 2011 in cambio del soldato Ghilad Shalit e condannato a 8 mesi di carcere per essersi recato in Cisgiordania violando le restrizioni ai suoi movimenti.

Considerando il periodo già trascorso in prigione, Issawi, che fa lo sciopero della fame da oltre 200 giorni, dovrebbe uscire il 6 marzo. Rischia però di dover scontare condanne ricevute in precedenza e di rimanere in carcere per molti anni ancora. Il detenuto perciò continua la sua protesta. L’altra notte Jafar EzzedineAyman Sharawna, due dei quattro prigionieri in sciopero della fame, sono stati ricoverati in ospedale.

Intanto la Federazione di calcio palestinese ha detto che è «troppo presto» per organizzare una partita contro Israele come aveva proposto Sandro Rosell, presidente del Barcellona FC. «Questa idea provocherebbe un terremoto nella regione se venisse attuata, è troppo presto e la palla è nel campo israeliano», ha detto il presidente della Federazione, Jibril Rajoub.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Indignazione per le dichiarazioni di Netanyahu: ‘Nessuna carestia a Gaza, i palestinesi sono sovrappeso’”

Il primo ministro sostiene che le immagini di migliaia di prigionieri palestinesi seminudi dimostrerebbero che hanno cibo a sufficienza, mentre esperti internazionali lanciano l’allarme su una carestia imminente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: militarizzazione degli aiuti e silenzio internazionale. Il punto della situazione con Eliana Riva

Ogni giorno porta nuove atrocità in Palestina: oggi, almeno 17 persone sono state uccise dall’esercito israeliano in tutta Gaza, tra cui otto vittime durante un raid contro la casa del giornalista Osama al-Arbid, nel nord della Striscia. Il giornalista sarebbe sopravvissuto, ma molti dei suoi familiari sono stati uccisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione nazionale contro il riarmo, la guerra e il genocidio in Palestina: 21 giugno a Roma

La data per la manifestazione nazionale a Roma contro il riarmo e la guerra è stata individuata nel 21 giugno, poco prima che si tenga il summit NATO all’Aja dal 25 al 25 giugno sulla Difesa e la spesa militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jatevenne! A Napoli corteo contro la Nato.

Ieri, 27 maggio, nelle strade di Napoli un corteo di un migliaio di persone ha sfilato contro la presenza del summit NATO sulla sicurezza nel mediterraneo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Missioni militari 2025. Carta bianca per la guerra

“Sono attualmente in corso 39 missioni e operazioni internazionali, per una consistenza media di 7.750 unità, un contingente massimo autorizzato pari a 12.100 unità, e un onere finanziario complessivo che ammonta a 1,48 miliardi, divisi tra 980 milioni per il 2025 e 500 milioni per il 2026”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Disarmiamoli: verso il 21 giugno a Roma

Ripubblichiamo il comunicato uscito dall’assemblea nazionale chiamata dalla Rete dei Comunisti, da Potere al Popolo e USB a Roma che guarda alla data di manifestazione nazionale del 21 giugno. In questa fase ogni mobilitazione nella prospettiva di attivarsi contro il riarmo generale, contro la militarizzazione della società e a sostegno della resistenza palestinese è da sostenere e attraversare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Atene: migliaia di greci in piazza in solidarietà con il popolo palestinese

Migliaia di greci hanno manifestato nella serata di giovedi 22 maggio nel centro di Atene verso l’ambasciata israeliana chiedendo la fine immediata degli attacchi genocidi israeliani contro Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’Aquila: aggiornato al 18 giugno il processo per Anan, Ali e Mansour

Questa mattina presso il tribunale de L’Aquila si è tenuta una nuova udienza all’interno del processo contro gli attivisti palestinesi Anan, Alì e Mansour. Sono accusati di terrorismo per aver, secondo accuse formulate dalle autorità israeliane, finanziato la Brigata Tulkarem, attiva nella resistenza palestinese nei territori occupati. Le prossime udienze saranno il 18, 25, 26 […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Nakba dei Bambini: come Israele sta prendendo di mira il futuro palestinese

Questa guerra non riguarda solo la morte. Si tratta di rendere la vita impossibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al CSOA La Strada

Ennesimo attacco sionista al CSOA La Strada. Questa volta più pesante degli altri perchè non essendo riusciti ad entrare nel centro sociale hanno messo un ordigno all’entrata cercando di sfondare il portone. Un quandrante di città quello di Roma  su che vede già ormai da tempo agire i sionisti della Brigata T (cosi si sono […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Gli aceri di corso Belgio a Torino incontrano un gelso di Gerusalemme: la Storia e le storie narrate dagli alberi

Il Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio ha organizzato domenica 18 maggio un incontro pubblico con Paola Caridi, autrice del saggio Il gelso di Gerusalemme – L’altra storia raccontata dagli alberi, pubblicato l’anno scorso da Feltrinelli. Si è scelta questa data anche per commemorare  la Nakba, la “catastrofe”, l’espulsione di 700.000 palestinesi dalle loro terre operata dagli Israeliani nel 1948. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Breaking the Wall Conference for Palestine – Convegno per la Palestina

Giovedì 29/05 – Venerdì 30/05, Polo Carmignani, Università di Pisa

In una fase storica di mobilitazione bellica globale, di intensificazione del genocidio in Palestina, di sollevazione di milioni di persone in solidarietà con il popolo palestinese, le università e la produzione della conoscenza sono diventati un terreno di scontro e di cambiamento.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il posto di Hamas (e di chi chi seguirà o precede) in Palestina

Qualche precisazione sul ruolo del movimento, all’interno di una più ampia cornice di lotta anticoloniale di Lorenzo Forlani, da lorenzoforlani.substack.com Mi sembra sia arrivato il momento, o forse non ha mai smesso di esserlo. Vogliamo parlare di Hamas? E parliamo di Hamas, una volta per tutte, tentando di scrollarci di dosso paranoie, tensioni mai sopite, […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Israele, oltre Israele

Ovvero di come dentro la democrazia borghese risieda il seme della barbarie.