LUGANO: SGOMBERATO IL CENTRO SOCIALE MOLINO
Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 maggio è stato demolito lo storico centro sociale Molino di Lugano (Svizzera). Dal 2002 lo spazio occupato aveva sede nell’area dell’ex Macello.
Le operazioni di distruzione sono iniziate al termine della manifestazione in difesa dell’esperienza di autogestione di sabato 30 maggio, con l’occupazione temporanea, per una Taz, dell’ex istituto Vanoni.
Lunedì 31 maggio centinaia di persone sono tornate a mobilitarsi, raccogliendo l’appello del Molino. L’assemblea pubblica ha puntato il dito contro il Consiglio di Stato e contro il Municipio di Lugano, guidato dalla Lega, che dando l’ok alla demolizione ha distrutto anche la parte abitativa del Molino, impedendo alle e agli abitanti di ripredendere i propri effetti personali: “un esempio della violenza del sistema che si ritorcerà contro il Municipio”.
Infine, l’annuncio: “Non si cancellano 25 anni di autogestione con le ruspe: dalle macerie il movimento rinascerà più forte di prima. Il Molino fuori dall’ex Macello, vivrà nelle strade e nelle piazze della città”.
Annunciata già una prossima manifestazione, per sabato 5 giugno a Lugano. Il racconto di Tazio compagno del Molino di Lugano. Ascolta o scarica
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