InfoAut
Immagine di copertina per il post

LUGANO: SGOMBERATO IL CENTRO SOCIALE MOLINO

||||

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 maggio è stato demolito lo storico centro sociale Molino di Lugano (Svizzera). Dal 2002 lo spazio occupato aveva sede nell’area dell’ex Macello.

Le operazioni di distruzione sono iniziate al termine della manifestazione in difesa dell’esperienza di autogestione di sabato 30 maggio, con l’occupazione temporanea, per una Taz, dell’ex istituto Vanoni.

Lunedì 31 maggio centinaia di persone sono tornate a mobilitarsi, raccogliendo l’appello del Molino. L’assemblea pubblica ha puntato il dito contro il Consiglio di Stato e contro il Municipio di Lugano, guidato dalla Lega, che dando l’ok alla demolizione ha distrutto anche la parte abitativa del Molino, impedendo alle e agli abitanti di ripredendere i propri effetti personali: “un esempio della violenza del sistema che si ritorcerà contro il Municipio”.

Infine, l’annuncio: “Non si cancellano 25 anni di autogestione con le ruspe: dalle macerie il movimento rinascerà più forte di prima. Il Molino fuori dall’ex Macello, vivrà nelle strade e nelle piazze della città”.

Annunciata già una prossima manifestazione, per sabato 5 giugno a Lugano. Il racconto di Tazio compagno del Molino di Lugano. Ascolta o scarica

{mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2021/05/tazio-compagno-molino-sgombero.mp3{/mp3remote}

Da Radio Onda d’Urto

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

luganoMolino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Salvini contestato a Livorno per il suo sostegno allo stato sionista

Dopo due settimane di mobilitazioni, in una data simbolica come quella del 7 ottobre, Salvini è arrivato a Livorno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aria frizzante. Un punto di vista dalla provincia sulla marea del «Blocchiamo tutto»

Riprendiamo questo ricco contributo di Kamo Modena, in attesa dell’incontro di questo weekend a partire dalla presentazione del documento «La lunga frattura»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La voce di Jose Nivoi, di ritorno da Gaza

Imbarcato sulla Global Sumud Flotilla per il CALP e l’USB, José Nivoi è rientrato in Italia dopo essere stato sequestrato e incarcerato dalle forze d’occupazione israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Réflexions à chaud sur le mouvement « Bloquons tout »

Traduzione in francese dell’editoriale “Riflessioni a caldo sul movimento Blocchiamo tutto”. Il est presque impossible de dresser un bilan organique de ces journées incroyables. Le mouvement « Bloquons tout » a représenté une véritable rupture politique et sociale dans l’histoire italienne.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

11 nuove barche della Freedom Flotilla cariche di medicine stanno navigando nel Mediterraneo, ormai prossime alle coste di Gaza, decise a rompere l’assedio israeliano.

Novanta medici,infermieri, operatori sanitari, tra cui sei italiani, sono a bordo di quello che loro stessi hanno definito “un ospedale galleggiante pieno di farmaci”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Leonardo ammette l’export di armi in Israele e fa cadere la maschera del governo

Riprendiamo questo articolo di Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia apparso originariamente sulla rivista medesima e poi ripreso da osservatoriorepressione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Lecornu si dimette, il suo è il mandato più breve della storia

A un mese dalla nomina del nuovo primo ministro, e a poche ore dalla nascita nel nuovo esecutivo, il governo di Sebastien Lecornu è già finito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato de* medic* in formazione specialistica dell’Università di Torino contro il genocidio del popolo palestinese

Noi sottoscritt* medic* specializzand* dell’Università di Torino riteniamo necessario prendere insieme una posizione pubblica in merito al genocidio del popolo palestinese e alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Molinopoly: i palazzinari che giocano con le vite degli altri

Domani, giovedì 16 Luglio, si terrà davanti il tribunale di Torino un presidio in solidarietà a Marta e Matteo, due giovani che, nonostante l’era covid, si trovano ad affrontare uno sfratto. Marta e Matteo si sono rivolti allo sportello Prendocasa appena è stato possibile incontrarsi in sicurezza, per reagire ad una situazione di ingiustizia, per […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Sistema Torino: la politica e le speculazioni

Il reato contestato alla cooperativa Valdocco e all’associazione Terra del Fuoco è di turbativa d’asta, in quanto hanno sistemato le famiglie rom in alcuni appartamenti di corso Vigevano sprovvisti dei requisiti di abitabilità, mentre per Molino si parla di abuso edilizio. L’inchiesta nasce da parte del pm Padalino, secondo un esposto portato in consiglio comunale […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino. Molino dichiara guerra ai picchetti anti-sfratto.

L’occasione si è presentata nella giornata di oggi in cui due muri popolari organizzati dalle nostre famiglie hanno impedito il pignoramento della casa di Patience e lo sfratto di Teresa. La casa di Patience, donna sola con tre figli, è stata venduta all’asta. Con l’acquisto della casa il rischio di essere buttata in mezzo a […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giancarlo Caselli contestato a Lugano!

La sera del 31 gennaio il procuratore italiano Caselli era ospite all’Università della Svizzera Italiana di Lugano per un convegno su “politica e giustizia”. Una delegazione di no tav ticinesi si è recata al dibattito per informare la platea di cosa il Caselli intende per rapporto tra politica e giustizia: incarcerazione del dissenso, criminalizzazione della […]