
Maxi-scritta di Extinction Rebellion sulla ciminiera della Leonardo: “Life not War”
Riceviamo e pubblichiamo…
Torino, 14 marzo 2025 – Extinction Rebellion ha realizzato una grande scritta, “Life Not War”, sulla ciminiera della sede di Leonardo, azienda leader nell’industria militare. Il movimento internazionale denuncia le responsabilità di Leonardo e del governo italiano nella vendita di armi impiegate in bombardamenti indiscriminati in diverse aree del mondo e l’aumento dei fondi destinati al riarmo, a scapito degli investimenti per la transizione ecologica e la sicurezza sociale.
Life Not War: è la scritta realizza questa mattina da Extinction Rebellion lungo la ciminiera che si trova all’interno del quartier generale della Leonardo, a Torino, una delle più importanti aziende dell’industria bellica al mondo. La protesta arriva a pochi giorni dall’approvazione della risoluzione per Riarmare l’Europa, approvato dal parlamento europeo mercoledì scorso, un progetto che potrebbe mobilitare fino a circa 800 miliardi per potenziare gli investimenti dei singoli Stati membri nella Difesa e creare un maggiore coordinamento a livello comunitario.

All’alba, poco prima dell’apertura degli stabilimenti di Corso Francia, un piccolo gruppo di persone è salito dalle scale di sicurezza fino alla cima del pilone. Da lì, alcuni si sono calati in sicurezza per realizzare una grande scritta, mentre altri hanno appeso uno striscione con la frase: “La guerra parte da qui”. “Siamo nella sede dell’azienda italiana, partecipata dallo Stato, che più sta traendo profitto dall’escalation delle guerre degli ultimi anni”, dichiara Extinction Rebellion. “Le armi di Leonardo, finanziate anche dal nostro governo, vengono impiegate in bombardamenti indiscriminati, causando vittime e distruzione”. È infatti nota la notizia che le armi prodotte da Leonardo siano state utilizzate per bombardamenti indiscriminati su aree urbane densamente abitate, in Palestina come in altre aeree di conflitto. O ancora, il recente accordo con la turca Baykar per sviluppare nuovi droni qui in Italia, tra cui lo stabilimento di Torino, droni che vengono attualmente impiegati dalla Turchia per attacchi contro la popolazione curda.

Torino oggi è infatti uno dei punti nevralgici dell’industria bellica in Italia, grazie alla presenza di numerosi sedi delle principali aziende nazionali e internazionali. Proprio nel luogo in cui vi è la sede della Leonardo ed Extinction Rebellion ha realizzato oggi la scritta nascerà la Città dell’Aerospazio, un investimento da 1,3 miliardi di euro che sarà completato nel 2028, e che vedrà la costruzione di un’area grande 1 milione di metri quadrati che mette insieme il mondo dell’accademia, quello dell’industria della difesa e dell’aerospazio, e le piccole e medie imprese del settore. “Nell’anno in cui sono state raggiunte le temperature medie più alte mai registrate, e migliaia di persone hanno perso la vita in conflitti e genocidi, l’Europa, l’Italia e le Regioni stanno aumentando i fondi destinati al settore militare, sottraendoli inoltra da quelli previsti per affrontare una transizione ecologica rapida, radicale e democratica” dichiara Extinction Rebellion. La legge di Bilancio 2025, approvata a fine dicembre 2024, ha infatti tagliato infatti fondi a università, sanità, ambiente e sostegno sociale, mentre aumentato del 12% le spese militari.
L’iniziativa di oggi segue l’ondata di protesta di Extinction Rebellion in tutta Italia. Una campagna iniziata nel 2025 con il blocco della Leonardo di Brescia, ed è continuata in questi ultimi giorni con l’occupazione del Tesla Store a Milano, della Palazzo della Ragione a Padova o del blocco dei lavori per la distruzione bosco a Reggio Emilia. Una campagna chiamata “Primavera Rumorosa”, che è iniziata in tutta Italia e convergerà con una settimana di mobilitazione dal 25 aprile al 1° maggio a Roma, unendosi alle manifestazioni che ci saranno in città. “La nostra costituzione ci chiede di ripudiare la guerra. Di fronte a chi prova a riarmare l’Europa, ribadiamo la necessità di disarmare la Terra” conclude Extinction Rebellion.

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