Messico i 43 desaparecidos di Ayotzinapa spariti per il legame tra Stato e crimine organizzato
La sparazione forzata dei 43 studenti della Scuola Normale Rurale di Ayotzinapa, l’omicidio di altri 6 giovani e i 42 feriti che polizia municipale di Iguala, con il supporto di Polizia Statale, Polizia Federale e dell’Esercito messicano ha perpetrato fu un crimine che si è potuto verificare grazie alla presenza del crimine organizzato dentro i tre livelli di governo messicano (locale, statale e federale). A scriverlo dentro le oltre 2000 pagine e le 16 raccomandazioni generali è la Commissione Nazionale dei Diritti Umani del Messico. L’indagine è stata presentata mercoledì 28 novembre e si riferisce ai fatti che si verificarono ad Iguala, stato del Guerrero, nella notte tra il 26 e 27 settembre del 2014. Si evince che le autorità hanno creato prove e ricostruzioni false, hanno torturato oltre 70 persone. Ad oggi nessuno è colpevole, nessuno è stato condannato.
Secondo Luis Raul Gonzales Perez, presidente della CNDH, “a Iguala diverse autorità, a livello federale come locale e municipale, sapevano che l’indagine era stata modificata e contaminata, però nessuno ha fatto nulla per evitare il disastro che si è presentato come verità storica.” Ha anche aggiunto che “diverse autorità hanno violentato il diritto alla verità delle vittime e della società, in molte occasioni”.
La conclusione delle indagini sul ruolo del governo svolte dalla Commissione Nazionale dei Diritti Umani del Messico dice che “il legame tra autorità messicane e il crimine organizzato provocò sei morti, 42 persone ferite e la sparizione forzata di 43 studenti della scuola Normale Rurale Isidro Burgos di Ayoztinapa”. La CNDH evidenzia come “ci siano stati depistaggi e volontà” di insabbiare il caso, “anche da parte della PGR (Procura Generale della Repubblica)”. Il report evidenzia le responsabilità di Enrique Peña Nieto, presidente della repubblica, della Segretaría della Difesa, della Marina militare così come del governo statale del Guerrero, il Congresso statale e il sindaco di Iguala. In linea con l’investigazione ufficiale della PGR si dice che nella discarica di Cocula sono stati ritrovati resti umani di 19 persone. “Uccisi e bruciati effettivamente in tempi che coincidono con quelli della sparizione. Ma non ci sono evidenze scientifiche che quei 19 corpi siano quelli di alcuni dei 43 studenti scomparsi”. Resta che il passaggio degli studenti nelle mani del gruppo criminale dei “Guerreros Unidos” sia stato orchestrato e gestito dai diversi corpi di polizia municipale, statale, federale che hanno operato quella notte così come da da elementi dell’esercito messicano.
Andrea Cegna, della nostra redazione e del collettivo 20ZLN
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