InfoAut
Immagine di copertina per il post

No alla fiera militare-navale SeaFuture 2025 a La Spezia

NO ALLA FIERA DELLE GUERRE E ALL’ECONOMIA DEL GENOCIDIO

NO AD UN MARE DI GUERRA

COSTRUIAMO UN MONDO DI PACE E GIUSTIZIA

Ripubblichiamo il comunicato stampa di Riconvertiamo SeaFuture e del Coordinamento Restiamo Umani di La Spezia che ha lanciato una manifestazione il 27 settembre in occasione della fiera navale – militare “SeaFuture”.

La Spezia, 27 settembre 2025 

Mentre continua – nel silenzio complice delle istituzioni europee – lo sterminio genocida da parte di Israele nella Striscia di Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania, l’Unione Europea ha delineato un piano di riarmo da 800 miliardi di euro e la Nato ha imposto agli Stati membri di aumentare la spesa militare, portandola al 5 per cento del prodotto interno lordo, sottraendo risorse al welfare: sanità, istruzione, ambiente e infrastrutture. 

L’Europa cuoce nell’ennesima ondata di calore, le foreste bruciano, interi territori collassano tra alluvioni e fenomeni climatici estremi.

La fortezza europa, sotto la spinta della Nato e degli Usa, affina i denti e la propaganda (a partire dal conflitto in Ucraina) per i tempi a venire preparandosi a intervenire in ipotetiche guerre interimperialiste. Intanto, lo stesso Stato italiano è impegnato militarmente in 39 missioni estere per difendere gli interessi nazionali nel mondo.

I nuovi fascismi si prendono la scena, eletti dal mercato a traghettatori nell’ecatombe del presente. Le democrazie assomigliano sempre più a oligarchie e l’intero sistema che per decenni ha quantomeno limitato la risoluzione delle controversie internazionali attraverso la guerra, appare oggi inerme e inutile, se non direttamente complice: un modello sociale che tramonta, portandosi dietro le vite ed i sogni delle persone povere, sfruttate, marginalizzate.

In questo scenario l’Italia, dopo decenni di preparazione, ha esplicitamente scelto la guerra e, coerentemente, organizza alla Spezia il salone “SeaFuture 2025”: un’esibizione militare navale per promuovere gli affari delle aziende del settore “difesa e sicurezza”, ammantata di sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. 

La nona edizione di SeaFuture, in programma dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi all’Arsenale Militare Marittimo della Spezia, organizzata da Italian Blue Growth S.r.l. in collaborazione con la Marina Militare, conferma il radicale mutamento della manifestazione avvenuto in questi anni: da evento ideato nel 2009 come “la prima fiera internazionale dell’area mediterranea dedicata a innovazione, ricerca, sviluppo e tecnologie civili inerenti al mare”, a mostra prevalentemente militare, una delle poche in Italia, dove gli operatori principali sono le aziende del settore bellico insieme alle Marine Militari degli Stati invitati. 

L’evento ha così rimpiazzato la “Mostra navale italiana”, di fatto la “Mostra navale bellica”, che si è tenuta a Genova negli anni ottanta: non a caso i principali sponsor di “SeaFuture 2025” sono proprio le maggiori aziende del comparto militare come Fincantieri, MBDA, ELT Group, Leonardo, Intermarine. Tra i co-organizzatori figura l’AIAD, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza.

Come per le recenti edizioni, anche quest’anno “l’importanza strategica” dell’evento viene attribuita allo “sviluppo di opportunità di business” per le imprese nazionali, gli Enti e le Agenzie statali del “comparto difesa”. 

La rilevanza internazionale dell’evento è promossa attraverso l’invito alle Marine Militari e alle “National Delegation” (NAD) di oltre 140 Paesi, tra i quali figurano molti regimi repressivi o coinvolti nelle quasi 60 guerre attualmente in corso, come ad esempio, Israele, Libia, Arabia Saudita, Stati Uniti e molti altri.

Come mostrato magistralmente da Francesca Albanese nel report ONU “Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio” la devastazione della Palestina, e più in generale quella causata da tutte le guerre, sono sostenute e rese possibili dal coinvolgimento diretto e profittevole di centinaia di aziende private che in piena luce lucrano sulla vita e la morte di milioni di persone innocenti.

Non possiamo rimanere inerti di fronte a tutto questo. Non possiamo accettare che la volontà popolare che chiede un mondo di pace e giustizia sia ignorata e sopraffatta da un nuovo regime di guerra globale e di militarizzazione della società come quello che si sta preparando. Abbiamo il dovere morale e politico di fare tutto ciò che è possibile per evitarlo. La guerra inizia a casa nostra: qui dobbiamo impegnarci per impedirla a fianco di tutte le persone, i bambini, le vittime innocenti, gli obiettori al servizio militare, i disertori dialogando con tuttə, a cominciare dai lavoratori, che dai quattro angoli del globo ci chiedono di agire adesso.

Ci opponiamo al piano dell’Unione Europea di spendere 800 miliardi di euro per nuovi armamenti e chiediamo al governo italiano di stabilire sanzioni nei confronti di Israele per le reiterate violazioni del diritto internazionale umanitario e di cancellare subito l’accordo di cooperazione militare con lo Stato di Israele. 

Ci mobilitiamo perché SeaFuture sia riconvertito alla sua mission originaria: una fiera internazionale dell’area mediterranea dedicata a innovazione, ricerca, sviluppo delle tecnologie civili inerenti al mare, per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale.

Ci attiviamo per de-militarizzare La Spezia, vogliamo la riconversione delle industrie belliche cittadine e che gli spazi ad uso militare tornino ad essere luoghi di socialità e non di preparazione delle guerre.

Per questo, noi, organizzazioni e persone che si oppongono alla logica della guerra, della violenza, del razzismo, del nemico,  promuovendo e praticando percorsi di Pace e solidarietà internazionale, dal 27 settembre al 2 ottobre costruiremo, insieme a chi condivide questo appello, una settimana di mobilitazioni, iniziative ed azioni nonviolente volte a contrastare il regime di guerra plasticamente rappresentato da SeaFuture.

Questo appello non ha confini: aderisci, supporta, condividi e aiuta a demilitarizzare La Spezia, il Mondo, il Futuro.

RESTIAMO UMANI – RICONVERTIAMO SEAFUTURE

Per aderire all’appello scrivi a:

riconvertiamoseafuture@gmail.com

Altri contatti:

https://www.facebook.com/RiconvertiamoSeafuture

https://www.instagram.com/riconvertiamo_seafuture

Locandina scaricabile:

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flottilla: a Catania in migliaia in corteo. In Palestina il genocidio prosegue

Ieri sera in 15mila a Catania e oltre un migliaio a Siracusa, per augurare “buon vento” alla Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La solidarietà con la Palestina blocca la Vuelta a Bilbao

Ieri 3 settembre, dopo giorni di proteste contro la partecipazione della squadra israeliana alla Vuelta, in varie località, la mobilitazione a Bilbao su appello dell’Iniziativa Gernika-Palestina è stata tale da obbligare gli organizzatori ad annullare i risultati della tappa..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Killers are not welcome: Tel Aviv – Olbia: soldati in vacanza, bambini sotto le macerie

Ripubblichiamo il comunicato uscito in seguito all’iniziativa tenutasi all’aeroporto di Olbia ieri durante la quale moltissime persone hanno preso parte a un’iniziativa in solidarietà alla Palestina con l’obiettivo di bloccare l’arrivo dei voli di provenienza Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

10 SETTEMBRE: BLOCCARE TUTTO E PRENDERE BENE LA MIRA. UN CONTRIBUTO DAI SOULEVEMENTS DE LA TERRE

I Soulèvements de la terre contribuiranno a «bloccare tutto» contro il piano Bayrou a partire dal 10 settembre. Numerosi comitati locali e i granai dei Soulèvements de la terre hanno iniziato a mettere a disposizione i loro mezzi materiali, reti e savoir-faire. Dedichiamo alla discussione portata avanti all’interno del movimento che si annuncia, qualche riflessione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haiti: Trump invade la nazione haitiana con mercenari di Erik Prince

Erik Prince, fondatore della compagnia di mercenari privata Blackwater e forte alleato politico di Donald Trump, ha firmato un accordo di 10 anni con il governo di Haiti (sotto tutela degli USA) per combattere le bande criminali che lo stesso regime americano ha promosso.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea sulle scuole: organizziamoci per liberare le scuole dalla guerra

Partecipa anche tu all’assemblea sulle scuole che si terrà il 6 settembre a Venaus, per organizzare forme di lotta concrete che dalle scuole siano in grado di inceppare la macchina bellica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pensare l’Europa oggi: spazi e soggetti delle lotte in tempo di guerra

Come agiamo dentro questo quadro e che cosa vuol dire opporsi alla guerra e al riarmo in questa situazione?

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.