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Non si ferma l’assedio nella città di Cizre

La notizia che rimbalza da giorni sui siti kurdi parla di un edificio bersagliato da razzi e di feriti riparati negli scantinati che non possono uscire per trovare soccorso e tantomeno essere soccorsi. I militari sparano sulle ambulanze, non ci si può assolutamente avvicinare, 6 dei 25 feriti sono già morti. Da almeno otto giorni dentro le cantine si vive ormai senza cibo e acqua, l’ultima vittima per quello che sono le notizie giunte fino ad oggi sarebbe un bambino di tredici anni morto a causa

delle ferite riportate, che privato di cure e acqua non ha potuto che spirare.

Una crudeltà che non accenna a fermarsi, testimoni riferiscono di aver visto ad opera di esplosioni controllate dall’esercito che hanno fatto crollare i piani sovrastanti gli scantinati, molte le famiglie dei feriti e delle vittime accorse per poter dare aiuto ai propri cari ma di fatto allontanate a colpi d’arma da fuoco almeno un centinaio di metri da questi palazzi che si stanno trasformando in tombe.

Leggi anche “Le persone rinchiuse a Cizre sono state giustiziate?”

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