InfoAut
Immagine di copertina per il post

Oltre 100 tra feriti e asfissiati negli scontri con l’occupazione in Cisgiordania

||||

Cisgiordania-Quds Press. Più di 100 palestinesi sono stati feriti o asfissiati, venerdì, durante scontri (*) scoppiati tra giovani locali e le forze di occupazione israeliane (IOF), in diverse aree della Cisgiordania occupata.

La Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che i suoi equipaggi hanno soccorso 99 tra feriti e asfissiati durante gli scontri scoppiati a Beita, a sud di Nablus, e a Kafr Qaddoum, a est di Qalqilya.

La Mezzaluna Rossa ha confermato, in un comunicato diramato venerdì sera, che i casi di feriti sono così distribuiti: 15 da proiettili di metallo rivestiti di gomma, 77 asfissiati da gas lacrimogeni, 7 da cadute e altro.

Inoltre, le forze di occupazione hanno chiuso le strade a Jabal Sobeih, a Beita, ostacolando il lavoro degli equipaggi delle ambulanze, mentre le squadre di soccorso sul campo hanno curato i feriti.

Nel villaggio di Beit Dajan, a est di Nablus, gli scontri con l’occupazione hanno provocato il ferimento di 12 civili con proiettili di metallo ricoperti di gomma e il soffocamento di altri 20 da gas lacrimogeni.

Nella città di Kafr Qaddoum, fonti locali hanno riferito che le forze di occupazione hanno sparato proiettili di metallo contro i partecipanti alla marcia e decine di persone sono state ferite e soffocate da lacrimogeni.

All’ingresso nord di al-Bireh, il giornalista Moatasem Saqf al-Hait è stato ferito da proiettili di metallo ricoperti di gomma; numerosi civili sono rimasti soffocati dai lacrimogeni durante gli scontri scoppiati con le forze di occupazione.

Nella città di Taqou’, a est di Betlemme, i cittadini si sono confrontati con una provocatoria marcia di coloni scortata dalle forze di occupazione sulla strada principale, nella zona di “Khirbet al-Deir”.

A Hebron, due giovani sono stati feriti con proiettili di metallo ricoperti di gomma, e decine di altri sono rimasti soffocati dai gas lacrimogeni durante gli scontri scoppiati con l’occupazione nella zona di Bab Al-Zawiya, nel centro della città.

Venerdì sera decine di civili sono rimasti soffocati, dopo che le forze di occupazione israeliane hanno sparato lacrimogeni nell’area di Asida, nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron.

Le forze di occupazione hanno preso d’assalto l’area di Asida e hanno sparato proiettili letali e lacrimogeni durante una manifestazione di massa.

Di conseguenza, sono scoppiati scontri con i giovani, che hanno provocato il soffocamento di decine di cittadini, che sono stati curati sul campo.

A Jenin, un certo numero di civili è rimasto soffocato a al-Arqa durante scontri con le forze di occupazione israeliane, che hanno preso d’assalto il villaggio.

In un contesto correlato, le forze di occupazione hanno intensificato la loro presenza militare nelle vicinanze della cittadina di Yabd e del villaggio di Jalameh.

L’occupazione ha recentemente intensificato le sue violazioni contro i palestinesi, inclusi arresti, sparatorie, assalti alle case e terrore sulla popolazione, in particolare bambini, donne e malati.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.

Da Infopal

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

cisgiordaniapalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: “fermiamo la macchina di guerra”. Presidio lunedì 20 ottobre alla Malpensa

Lunedi 20 ottobre è prevista la partenza da Malpensa del volo CV06311 con cinque carichi di ali di F-35 diretti allo stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth, USA, per l’assemblaggio e la successiva spedizione verso Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel Paese Basco meridionale: risposta antifascista contro i nostalgici di Franco

Durante il raduno, i sostenitori della Falange hanno moltiplicato i saluti fascisti, sfilando con bandiere spagnole e simboli della dittatura militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: quasi 7 milioni di persone partecipano alla giornata di protesta No Kings Day

Di seguito traduciamo il comunicato del movimento No Kings dopo l’imponente mobilitazione di ieri che ha visto la partecipazione di milioni di persone in tutti gli Stati Uniti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: i/le giovani scendono due volte in campo contro Israele

Più di 15.000 a Udine solidali con la Palestina: considerazioni sul corteo del 14 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele

In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Belgio ondata di proteste contro l’austerità

140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Nuovo DDL nucleare: via libera all’energia dell’atomo in Italia. Alcune considerazioni per prepararsi al contrattacco

Pubblichiamo il primo di una serie di contributi sul tema del nucleare. Questo testo è stato realizzato dal collettivo Ecologia Politica di Torino che prende parte al progetto Confluenza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Firenze: in 10mila per la GKN sfondano il cordone di polizia e occupano l’aeroporto, “Nessuno ferma la rabbia operaia”

Un corteo numeroso e rumoroso, partito intorno a alle 15.30 dal polo universitario di Novoli, area ex Fiat, ha sfilato per le strade di Firenze a sostegno del progetto operaio della fabbrica di Campi Bisenzio, ex Gkn.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.