Paese Mapuche: Giustizia per Eloy Manquepan
Comunicato pubblico del Pu Lof Inalafken Ka Inarukapillan
Lamentiamo profondamente la morte del nostro lamgen (fratello) Ulises Eloy Alarcón Manquepan yem (33 anni), sposo e padre di 2 figli -difensore del suo territorio, conoscitore di piante medicinali e conosciuto lavoratore della località di Licanray- ASSASSINATO ieri nel Lof Hualapulli – Liumalla, situato all’interno lungo la strada rurale tra Villarrica e Lican Ray. Noi aderiamo al dolore della famiglia e del lamgen.
Una volta di più uno dei nostri è stato assassinato con un’arma da fuoco in difesa del nostro mapu (territorio), attraverso le codarde mani di persone che credono di avere il potere sulla vita degli altri, portando armi da fuoco, assassinato a brucia pelo da Mauricio Briceño Medina (51 anni), presidente della cosiddetta “Lof Mapu Licanray”, che chiariamo con decisione che non è un “Lof”, questa è un’invenzione creata a fini assistenziali, dove si riuniscono le comunità giuridiche beneficiate dal Programma Cile Indigeno (II fase), comunità che rispettavano i requisiti, un’invenzione della CONADI che forma tavoli territoriali e dove c’è il yanakona (indigeno al servizio dei conquistatori) Mauricio Briceño che ne ha approfittato e ne era coordinatore.
La famiglia Manquepan stava cercando di rivendicare il territorio attraverso le vie legali con la titolarità di Merced Hilario Manquepan di circa 933 ettari, un terreno che stava venendo lottizzato irregolarmente per insediare imprese immobiliari, dove Mauricio Briceño approfittando del suo ruolo, in qualità di indigeno, si serviva di queste imprese “truchas” per comprare e vendere terre mapuche, danneggiando gli ecosistemi naturali, le fonti d’acqua, come menokos, trayenko e siti spirituali significativi, colpendo il nostro feyentun, az mapun, kume mongen, e non è la prima volta che in questo contesto avviene un assassinio.
All’interno dei nostri territori si è insediato il terrore con gli scagnozzi e i sicari, con la superbia del latifondo che rinnega fatti storici e realtà culturali evidenti, comprovate e innegabili, avallato dalla CONADI, dai notai, dai conservatori di beni immobili, dagli avvocati abusivi che hanno facilitato il ruolo degli encomenderos (nella colonia assegnatari di un gruppo di indigeni) e delle imprese immobiliari organizzate per la compravendita delle terre.
Quello che è successo è un fatto che mette in evidenza la crisi della proprietà delle terre nel Wallmapu associata ad un nuovo fenomeno di migrazione città campo che colpisce il vivere bene dei nostri Lof.
Condanniamo questi fatti codardi e continueremo nella lotta per il nostro mapu, il nostro mapunche mogen (vita mapuche), per la difesa dei nostri territori ancestrali e spirituali, con più forza ci solleviamo. Quando cade uno, mille di noi si sollevano.
GIUSTIZIA PER ELOY MANQUEPAN
Lof Kalafken
Lof Chesque
Lof Culan
Lof Kona Rupu
Lof Traitraiko
Lof Pukura
Lof Llunkura
Lof Challupen
Lof Ziwilwe
Lof Trapur
Lof Huitag
Lof Tralahuapi
Lof Tralkapulli
Lof Llongahue
Lof Pilinhue Hueninca
05/06/2022
Mapuexpress
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