InfoAut
Immagine di copertina per il post

Panama: 3 morti nelle proteste contro la svendita del territorio

Una proposta di legge che aveva portato negli scorsi giorni, a partire da venerdì 20 ottobre, a tre morti dovuti alla repressione governativa e alle sue conseguenti “pallottole vaganti”. Sciopero generale di 48 ore nella città di Colon, con blocco di tutte le principali vie d’accesso alla città, ma anche violenti scontri davanti al Parlamento di Panama City sono stati la risposta della popolazione, che a tutti i livelli ha reagito contro questa norma.

Dopo che proteste di massa si erano immediatamente sviluppate contro il provvedimento, mercoledì la legge verrà derogata. La norma avrebbe dovuto portare, nelle parole del governo, all’ottenimento di fondi per l’ampliamento del canale nonché all’incremento forte della presenza di multinazionali nella zona di Còlon, strategica dal punto di vista commerciale globale.

Fondi che non sarebbero invece stati destinati a programmi sociali in un paese ad altri tassi di diseguaglianza e governato da un esecutivo ultraliberale; due manifestanti ed un bambino di 9 anni sono stati uccisi in seguito alle proteste, evidenziando la durissima repressione delle forze di sicurezza presidenziali. Senza contare una trentina di feriti e i più di duecento manifestanti arrestati. Il Frente Amplio, cartello di organizzazioni sindacali e sociali del paese, ha invitato la gente a proseguire la mobilitazione.

La repressione ha però portato anche ad un irrigidimento della convinzione dei manifestanti, che stanno cercando di spostare anche su altri temi la contestazione al governo di Martinelli, oltre a richiedere l’annullamento definitivo (e non solamente la deroga) della legge contestata.

Martinelli, il quale  ha annunciato che in cambio della rinuncia all’approvazione della legge aumenterà gli affitti degli immobili nella zona franca del 100%,  dalla sua risponde accusando i manifestanti di essere manovrati da oscure potenze colombiano/palestinesi e di essere dei “pandilleros” (esponenti della microcriminalità), mentre la situazione nel paese rimane di altissima tensione.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

panama

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le applicazioni più vendute create da spie israeliane

Alcune delle applicazioni di Apple e Google più scaricate sono state sviluppate da spie e Criminali di Guerra israeliani, generando miliardi di entrate per l’Economia dell’Apartheid.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia le prove NATO di guerra nucleare, chimica e batteriologica

Escalation bellica planetaria ed i reparti d’élite della NATO si addestrano in Lazio alla guerra nucleare, chimica a batteriologica. A fine giugno si è conclusa l’esercitazione multinazionale “Black Poison 2025”, una complessa attività addestrativa condotta dalla Combined Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence Task Force (CJ-CBRND-TF) della NATO, dal 1° gennaio di quest’anno sotto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Panama: Quasi 200 detenuti e un morto dopo una brutale repressione

l governo di José Raúl Mulino impone lo stato d’emergenza, sospende i diritti costituzionali e silenzia le proteste sociali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Panama: I dirigenti delle proteste contro l’impresa mineraria sono sotto processo

I quattro sono segnalati per la presunta commissione di delitti contro la libertà e delitti contro l’ordine pubblico a danno della società panamense.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il popolo panamense si è appuntato una grande vittoria, ma la lotta non è terminata

La sentenza di incostituzionalità emessa dalla Corte Suprema di Giustizia di Panama, del 28 novembre 2023, ha costituito la consumazione di una grande vittoria popolare contro l’abusivo contratto minerario con la First Quantum Minerals (FQM).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Panama: Crisi per l’estrattivismo minerario

Panama entra nella sua quarta settimana di Sciopero Nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo massicce proteste il presidente panamense annuncia un referendum sul contratto minerario

Il mandatario ha anche annunciato che il Governo eleverà a legge la proibizione, a livello nazionale, dell’attività mineraria metallica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Panama: La polizia reprime nuovamente il corteo contro lo sfruttamento minerario

I manifestanti chiedono l’abrogazione del contratto minerario Legge 406 che darebbe una concessione per 20 anni alla canadese First Quantum, che vuole sfruttare il rame.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Panama: scontri contro l’estrazione mineraria

Lunedì la polizia panamense ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti che stavano bruciando pneumatici e bloccando le strade per protestare contro il contratto che consente a un’azienda canadese di continuare a gestire la più grande miniera di rame dell’America Centrale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Panama. Continuano le proteste per il contratto tra governo e società mineraria

Le organizzazioni che compongono l’Alianza Pueblo Unido por la Vida manifesteranno oggi (ieri ndr) davanti all’Ufficio del Controllore Generale per respingere il contratto firmato dal governo e dalla Minera Panamá.