InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il popolo panamense si è appuntato una grande vittoria, ma la lotta non è terminata

La sentenza di incostituzionalità emessa dalla Corte Suprema di Giustizia di Panama, del 28 novembre 2023, ha costituito la consumazione di una grande vittoria popolare contro l’abusivo contratto minerario con la First Quantum Minerals (FQM).

di Olmedo Beluche

Questa decisione è la legittimazione giudiziaria di quello che già il popolo panamense aveva espresso nelle strade: questo contratto era illegittimo poiché costituiva una rapina alla nazione, consumato in una cospirazione tra la transnazionale canadese e un governo corrotto, con la complicità dei grandi mezzi di comunicazione, le associazioni imprenditoriali e i partiti polititici tradizionali.

È una vittoria del popolo organizzato e che resiste in strada, non della “Corte” 

Tanto il senso della sentenza, dichiarando l’incostituzionalità del contratto, come la celerità completamente inusuale per come hanno agito i magistrati e le magistrate, è stato il frutto della pressione popolare che non ha lasciato le strade, né ha tolto i blocchi e ha mantenuto i bastioni di lotta. Il popolo organizzato, diretto dalle due alleanze (Popolo Unito per la Vita Degna e ANADEPO), che si è mantenuto fermo e mobilitato, è quello che ha prodotto il miracolo di una risoluzione positiva e spedita del massimo tribunale di giustizia. Non si dimentichi che la precedente sentenza tardò 20 anni e altri 5 anni per essere pubblicata.

Questa è una vittoria dei compagni e delle compagne indigene di tutte le regioni, ma specialmente dei Ngäbe-Buglés, che hanno mantenuto fermi i blocchi a Tierras Altas, Horconcitos, San Félix, Tolé, Viguí, a Changuinola e in diversi luoghi di Bocas del Toro. È il trionfo dei sindacati docenti che hanno sostenuto i bastioni del fiume David, Santiago, Aguadulce e Penonomé. È una conquista ottenuta grazie ai bastioni di Pacora, di Colón, di Arraiján, di Chorrera, della Iglesia del Carmen e di tanti luoghi, sostenuti da educatori, operai delle costruzioni, giovani e abitanti.

Hanno buona parte del merito di questo trionfo gli studenti universitari organizzati e gli abitanti di Viejo Veranillo che, insieme ai lavoratori dell’università, hanno sostenuto il bastione della Transístmica chiuso per un mese. Certamente, toccano gli onori anche alle decine di migliaia di giovani e alle famiglie che disciplinatamente sono accorsi alla Cinta Costera e alla Corte per chiedere l’abrogazione della Legge 406.

Questa vittoria ha un particolare debito con la fermezza degli abitanti e dei pescatori di Donoso, residenti della miniera, che hanno imposto la chiusura marittima del porto minerario. La sconfitta giudiziaria della FQM la dobbiamo alla totalità dei docenti e dei loro sindacati, che hanno sostenuto nella lotta nonostante le minacce del MEDUCA. Questo trionfo deve molto ai dirigenti e agli affiliati al SUNTRACS la cui fermezza ha aiutato a sostenere la lotta, nonostante le campagne diffamatorie dei mezzi di comunicazione, delle associazioni e dei funzionari del governo.

Questa vittoria ha un perenne debito verso le famiglie dei compagni caduti difendendo i propri bastioni: Agustín Morales, investito a Buena Vista Colón il 26 ottobre, Tomás Milton Cedeño García investito a San Lorenzo il 1 novembre, Abdiel Díaz e Iván Rodríguez, a quali il 7 novembre a Chame ha sparato un avvocato legato agli interessi minerari.

Infine, questa sentenza non significa che la Corte abbia smesso di essere uno strumento dei settori del potere politico ed economico, che nominano i magistrati, per sostenere l’impunità e la corruzione imperanti nel paese. No. La Corte non è cambiata. È stato il popolo quello che con la sua lotta nelle strade li ha obbligati a dichiarare l’incostituzionalità.

Abbiamo bisogno di un governo onesto che difenda il paese di fronte alle minacce dell’impresa 

Così come abbiamo precedentemente avvertito, l’abrogazione della Legge 406 non aveva alcuna differenza rispetto alla dichiarazione di incostituzionalità, perché l’impresa avrebbe in ogni modo chiesto, come ha già fatto, che un tribunale straniero difenda i suoi interessi. Ha anche inoltrato al Ministero del Lavoro il licenziamento di 7.000 lavoratori. È chiaro che né ai gerenti canadesi, né agli azionisti internazionali, né agli avvocati, politici e giornalisti panamensi al servizio della FQM, importa in assoluto di quello che pensa il popolo di Panama né dei suoi tribunali.

Ai padroni della FQM interessa solo di continuare a saccheggiare le risorse minerali del paese in cambio di quasi nulla. Loro vogliono continuare a rubare il rame e gli altri minerali panamensi impunemente perché le autorità corrotte e vendipatria di 5 governi, le loro Assemblee e giudici glielo hanno permesso. I padroni della FQM sono convinti che a Panama continueranno a governare politici venali e marionette i cui fili sono mossi dalla Morgan & Morgan.

Questa speranza dei saccheggiatori della FQM si fonda su quasi tutte le proposte elettorali di maggio 2024 sono tributarie di interessi minerari: José Gabriel Carrizo (avvocato della Petaquilla Gold), Rómulo Roux (socio della Morgan & Morgan), Ricardo Martinelli (nel 2011 cercò di riformare il Codice Minerario a spese di morti e feriti), Ricardo Lombana (il cui vicepresidente Michael Chen ha avallato il contratto a nome della Camera di Commercio di Colón) e Melitón Arrocha (ha occupato incarichi ministeriali in tre governi pro attività mineraria).

Solo due candidati alla Presidenza della Repubblica si opposero alla Legge 406, Zulay Rodríguez e Maribel Gordón, ma solo quest’ultima è stata nelle strade a sostenere la lotta contro il contratto minerario.

Coloro che hanno coraggiosamente lottato contro la distruzione ambientale e il furto della FQM devono pensare molto bene per chi voteranno nelle elezioni del 2024, perché tutto quanto raggiunto con la lotta si può perdere se si elegge un governo composto da funzionari permeati dagli interessi minerari e dal ricco ufficio della Morgan & Morgan. Dei funzionari corrotti non difenderanno conseguentemente l’interesse nazionale di fronte alla FQM.

La lotta contro l’estrattivismo è una lotta contro la globalizzazione capitalista 

Non basta eleggere un governo onesto, bisogna eleggerne uno che comprenda anche che affrontare la FQM è una lotta contro un modello economico estrattivista, mediante il quale le imprese transnazionali dei paesi capitalisti (G-7), saccheggiano le risorse naturali dei paesi dipendenti o semicoloniali.

Affrontare la FQM è affrontare un sistema internazionale ingiusto, fatto per legittimare il saccheggio economico e la donazione politica dei nostri paesi. Le leggi internazionali, i tribunali che devono dirimere queste liti, gli accordi di “libero” commercio, le istituzioni come l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), gli organismi di credito (Banca Mondiale, FMI, BID), le imprese qualificatrici del rischio, ecc., lavorano per sostenere questo modello economico depredatore.

Non possiamo essere ingenui e credere che sarà rispettato il diritto di una piccola nazione come Panama. Bisogna essere coscienti dei problemi che hanno avuto nazioni sorelle quando hanno voluto controllare le proprie risorse nazionali e proteggerle dai depredatori capitalisti internazionali: sanzioni, colpi di stato, sabotaggi, ecc.

Per questo si richiede che l’avanguardia del movimento popolare panamense, che ha generato questa vittoria che festeggiamo, si faccia carico, come passo successivo, del consolidamento di un’alternativa che porti ad un profondo cambiamento politico istituzionale, con un’Assemblea Costituente originaria. È necessario lavorare per un governo che abbia l’atteggiamento, gli argomenti e la strategia per condurre la lotta contro la FQM e l’estrattivismo su un terreno che oltrepassi le frontiere nazionali e che obblighi ad alleanze con paesi fratelli che affrontano le medesime sfide di Panama.

Per sconfiggere definitivamente gli antinazionali interessi minerari è necessario che l’avanguardia che ha guidato questa vittoria si faccia coscientemente carico della costruzione di un progetto di trasformazioni che sia parte della lotta per un “altro mondo possibile”, diverso dalla globalizzazione capitalista.

04/12/2023

Rebelión

da Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ESTRATTIVISMOminierepanama

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roghi e lotta per la vita in Macedonia: avete acceso le fiamme, ora preparatevi al fuoco

Il 16 marzo, 59 giovani sono morti tra le fiamme a Kocani, in Macedonia, in un club notturno. Avevano tra i 14 e i 25 anni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ravenna: sequestrato materiale militare. Era diretto in Israele senza licenza

Ottocento pezzi acquistati dall’azienda Imi Systems, che rifornisce l’esercito. Il porto romagnolo teatro di proteste e di blocchi dei portuali di armi e navi israeliane

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Ancora negazionismo, ad un giorno dall’anniversario del colpo di stato il Governo ha demolito un monumento allo scrittore Osvaldo Bayer

Invece di occuparsi dello stato delle strade di fronte all’abbandono delle opere pubbliche, la Viabilità Nazionale è stata utilizzata come strumento di provocazione nell’ambito di un nuovo anniversario dell’ultimo colpo di stato. Questo martedì, soltanto un giorno dopo un nuovo anniversario del sanguinoso colpo di stato perpetrato il 24 marzo 1976, il governo di Javier […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un superclassico della repressione di Milei con proiettili, feriti e caccia a pensionati e tifosi

Cronaca di un pomeriggio di violenza istituzionale come non si vedeva da molto tempo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’anomalia della guerra in Messico

Il 5 marzo il collettivo “Guerreros Buscadores de Jalisco” scopre qualcosa che innalza il livello della crudeltà del potere in Messico: un campo di sterminio del Cartel Jalisco Nueva Generación, uno dei cartelli più feroci del Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sul campo di concentramento e sterminio in Jalisco. Il Ranch Izaguirre a Teuchitlán

Il ritrovamento del campo di sterminio nel ranch Izaguirre a Teuchitlán, Jalisco, lo scorso 5 marzo 2025, è un esempio della crudeltà e dell’atrocità normalizzata, istituzionalizzata e coperta in Messico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giornate di lotta globali per Samir Flores

Il 20 Febbraio decorrevano 6 anni dall’assassinio di Samir Flores Soberanes.Compagno instancabile nelle lotte territoriali ed ambientali contro la devastazione ambientale del Proyecto Integral Morelos. da Nodo SolidalePer approfondire clicca qui Il 20 siamo stati sotto l’ambasciata messicana a Roma con il busto di Samir, mentre altri busti bloccavano la strada per cholula, venivano esposti a Parigi, […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia differenziata: rompere la solidarietà per liberare ancora la ferocia del mercato

Quando si parla di Autonomia Differenziata il rischio è quello di credere che dietro questa formulazione si nasconda nient’altro che il secessionismo leghista della prima ora agghindato in chiave “riformista”. In realtà quanto abbiamo di fronte è ben più complesso ed attuale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Antropologia conviviale – estrattivismo e cura della terra

Il tavolo “estrattivismo e cura della terra,” tenutosi durante le giornate di Antropologia conviviale (Val Chiusella, 22-25 agosto 2024), è stato un momento di confronto tra diversi contesti e modi di intendere il problema dell’estrattivismo, problema che possiamo definire, con Raul Zibechi, come la forma mentis o forma ideologica del capitalismo. Con questo testo, scritto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Guerre, transizioni ecologiche ed estrattivismi: un’analisi critica del presente

Proponiamo una prima parte del dibattito dal titolo “Guerre, transizioni ecologiche ed estrattivismi: un’analisi critica del presente” che si è tenuto a settembre a Venaus in occasione del campeggio di Ecologia Politica Network.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Giù le mani dalle montagne Toscane!

Diffondiamo il comunicato stampa del Coordinamento dei Comitati Territoriali delle Cinque Montagne per lanciare l’iniziativa di Sabato 28 settembre 2024, ore 15.00 in Piazza Duomo n°10, Sede della regione Toscana, Firenze.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

2/5 settembre 2024: programma campeggio di Ecologia Politica Network

Manca ormai pochissimo al campeggio di Ecologia Politica Network

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Radura 2.10: Tra i rifiuti

Con Francesco parliamo del ciclo dei rifiuti in Pianura Padana e delle lotte che negli anni hanno attraversato un territorio segnato da questo genere di business come il basso Garda.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Confluenza – Per il bisogno di confluire tra terre emerse

Da gocce a fiume per far salire la marea. Il manifesto di Confluenza