InfoAut
Immagine di copertina per il post

Silopi: lo stato turco ha giustiziato tre attiviste curde

La popolazione civile è stremata dall’impossibilità di uscire di casa e dall’assenza di forniture elettriche e idriche, vengono attaccate le abitazioni di interi quartieri, impedendo alle ambulanze di soccorrere le persone ferite negli attacchi armati o dai cecchini dell’esercito.
A Silopi lo stato turco ormai sta attaccando la popolazione della città da 24 giorni. Tre quartieri attualmente si trovano in stato di assedio.
In questo clima di violenza indiscriminata nella città di Silopi tra il 4 e il 5 gennaio sono state arrestate 57 persone, tra cui anche giornalisti, e nella notte le forze armate dello stato turco hanno posto il quartiere di Karşıyaka sotto il fuoco continuo di veicoli blindati. In questo attacco armato sono state uccise anche tre donne curde, che rappresentavano i vertici della rappresentanza femminile nella città.
Sevê Demir era componente del Consiglio del Partito del DBP (Partito Democratico delle Regioni). Demir è stata attiva per molti anni nel movimento delle donne curde, fino a quando nel 2009 è stata arrestata nell’ambito del processo KCK ed è rimasta in carcere per cinque anni. Dopo il suo rilascio dal carcere era attiva per il DBP nelle regioni di Mardin e Şırnak.
Pakize Nayır era la co-presidente del Consiglio del Popolo di Silopi.
Fatma Uya era un’attivista dell’Organizzazione delle Donne Libere (KJA, Koma Jinên Azad) a Silopi.
Il 4 gennaio è comparso pubblicamente un documento dello stato in cui lo stato turco accorda in modo esplicito il diritto e l’impunità ai soldati turchi che sparano a civili. Questo ha comportato un aumento delle esecuzioni sommarie dei civili nelle città sottoposte a coprifuoco
In aggiunta, l’esercito turco è intervenuto anche al di fuori della Turchia, nel Kurdistan iracheno ed in Rojava, per attaccare le unità di difesa curde delle YPG e YPJ impegnate in prima linea contro le barbarie di Daesh (ISIS). I Governi dell’Unione Europea e degli altri Stati parte della coalizione NATO restano in silenzio, nonostante le gravi perdite apportate dal Governo turco alle forze curde, che svolgono un ruolo cruciale in coordinamento con la coalizione.
Per questi motivi, chiediamo a tutte e tutti di mobilitarsi al fine di:
– Che i mezzi di informazione rompano il silenzio sulla sistematica violazione dei diritti umani della popolazione in atto da parte dell’esercito turco nelle municipalità curde in Turchia, attraverso una adeguata informazione sui massacri in atto;
– Chiediamo che il Governo italiano chieda ufficialmente la cessazione immediata delle esecuzioni sommarie, delle torture e delle violenze commessi dal Governo turco nei confronti della popolazione curda e intervenga anche nelle sedi europee e internazionali;
– Chiediamo a tutte e tutti dimostrare la propria solidarietà manifestando ovunque per la fine dello stato di emergenza nel Kurdistan turco e la cessazione delle violenze nei confronti della popolazione.
da uikionlus.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

kurdistannatoRojavaturchiaunione europeaypgypj

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla guerra

Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione nazionale contro il riarmo, la guerra e il genocidio in Palestina: 21 giugno a Roma

La data per la manifestazione nazionale a Roma contro il riarmo e la guerra è stata individuata nel 21 giugno, poco prima che si tenga il summit NATO all’Aja dal 25 al 25 giugno sulla Difesa e la spesa militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Missioni militari 2025. Carta bianca per la guerra

“Sono attualmente in corso 39 missioni e operazioni internazionali, per una consistenza media di 7.750 unità, un contingente massimo autorizzato pari a 12.100 unità, e un onere finanziario complessivo che ammonta a 1,48 miliardi, divisi tra 980 milioni per il 2025 e 500 milioni per il 2026”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Disarmiamoli: verso il 21 giugno a Roma

Ripubblichiamo il comunicato uscito dall’assemblea nazionale chiamata dalla Rete dei Comunisti, da Potere al Popolo e USB a Roma che guarda alla data di manifestazione nazionale del 21 giugno. In questa fase ogni mobilitazione nella prospettiva di attivarsi contro il riarmo generale, contro la militarizzazione della società e a sostegno della resistenza palestinese è da sostenere e attraversare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Sulla morte di Papa Francesco

In un mondo in cui comanda la prevaricazione e l’ipocrisia la morte di Papa Francesco segna un passaggio politico della nostra storia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.