InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino ancora in piazza per la Palestina che resiste

Per il terzo sabato di fila Torino è scesa in piazza al fianco della resistenza del popolo palestinese per denunciare con forza l’ennessima aggressione ingiustificata e criminale da parte dello stato di Israele nella striscia di Gaza.

Il corteo si è mosso verso le tre di pomeriggio partendo dalla moschea di San Salvario, quartiere multientico da sempre sensibile alla questione della solidarietà nei confronti dei popoli oppressi. Una manifestazione partecipata da almeno duecento persone che hanno risposto all’appello dell’associazione Giovani Musulmani – Italia e dell’International Solidarity Movement.

Proprio la peculiarità degli organizzatori di questo evento ha fatto sì che la composizione della piazza fosse rappresentata quasi nella sua totalità da arabi, che hanno così voluto sottolineare le centralità della causa palestinese in uno scenario che vede l’espandersi dell’aggressivo imperialismo israeliano contrapposto a una sempre crescente protesta di piazza in tutto il mondo.

Il corteo ha proseguito il suo percorso lungo le vie principali del centro cittadino, numerosi gli interventi a ribadire come quella palestinese sia una causa che riguarda in primo luogo un’aggressione indiscriminata di uno stato razzista e segregazionista nei confronti di una popolazione colpevole di resistere da oltre sessant’anni contro questi soprusi. Nella centralissima via Po sono state inoltre ricordate le diverse modalità con le quali opporsi a questa ennesima strage, partendo dai presidi e dalle opere di controinformazione per arrivare alle diverse pratiche di sabotaggio che possono essere messe in atto.

Nel complesso un corteo molto comunicativo e scandito per tutta la sua durata da cori in arabo e italiano – compreso un breve intermezzo con le note di Bella Ciao – che hanno così voluto ribadire come la causa palestinese e l’emergenza umanitaria in atto nella striscia di Gaza siano un avvenimento che riguarda tutta la cittadinanza e non solo una parte di essa.

Ancora una giornata di solidarietà e vicinanza con il popolo gazawi dunque, ma anche con i tantissimi palestinesi della Cisgiordania e dei territori occupati che negli ultimi giorni hanno portato in piazza pratiche di lotta e di resistenza attiva in uno scenario che ricorda, sempre più da vicino, quello di un’Intifada che non possiamo fare altro che augurarci prossima al divenire realtà.

{mp4}12402{/mp4}

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

attacco via terrabombardamentigazaisraeleitifadapalezinatorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: il Giappone ai tempi del neogoverno nazionalista della Premier Sanae Takaichi

A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Medici per i diritti umani denuncia uccisioni prigionieri di Gaza nelle carceri israeliane

Il nuovo rapporto diffuso da Medici per i diritti umani-Israele (Phri) apre uno squarcio ulteriore su un sistema detentivo che negli ultimi due anni ha raggiunto un livello di letalità senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

«La cosa più importante è salvare il maggior numero possibile di vite umane e infrastrutture in Ucraina»

Maidan illustra quindi i principali dilemmi dei movimenti e delle mobilitazioni globali: la classe operaia ha una capacità molto limitata di organizzarsi, di articolare gli interessi di classe e di fornire almeno una leadership nazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tunisia, a Gabes respirare è diventato un atto di resistenza

Abbiamo tradotto questo articolo di inkyfada.media che racconta la vicenda di Gabes, un paese in Tunisia dove da mesi continuano proteste significative a causa di un polo chimico che mette a rischio la salute della popolazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: Assemblea Popolare del coordinamento cittadino Torino per Gaza

Pubblichiamo il comunicato di invito all’assemblea popolare di Torino per Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: “Show Israel the Red Card”. Il 21 novembre la manifestazione contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv

Venerdì 21 novembre a Bologna è prevista la partita di basket di Eurolega tra Virtus e Maccabi Tel Aviv, la cui curva è nota per le sue idee suprematiste e razziste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cameri: manifestazione contro Leonardo e le fabbriche di morte del governo italiano

Il Coordinamento Novara per la Palestina e altre realtà locali hanno organizzato per sabato 15 novembre una manifestazione che partirà dal centro città di Cameri per poi giungere sino alla base militare di Cameri in provincia di Novara composta dall’aeroporto militare e da due stabilimenti Leonardo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele sta costruendo un “muro per l’accaparramento delle terre” nel sud del Libano meridionale mentre continuano gli attacchi aerei

Immagini di un muro in costruzione da parte dell’esercito israeliano nei pressi di postazioni occupate nel sud del Libano sono circolate online, mentre continua la pressione per disarmare Hezbollah

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turisti della guerra a Sarajevo: aperta un’inchiesta, almeno 5 gli italiani coinvolti

Si radunavano a Trieste e da lì partivano per sparare “per divertimento” ai civili insieme ai militari dell’esercito serbo-bosniaco che assediavano la città di Sarajevo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e gas :l’Europa sempre piu’ dipendente dagli U.S.A.

A ottobre, per la prima volta, un singolo Paese gli USA ha esportato oltre 10 milioni di tonnellate metriche (mmt) di gas liquefatto, il 70% delle quali verso l’Europa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Mobilitazione studentesca in decine di città contro il riarmo per scuola e formazione

Contro l’escalation bellica, per la Palestina e non solo, ieri, venerdì, è stato sciopero studentesco in decine di città italiane

Immagine di copertina per il post
Culture

Israele sull’orlo dell’abisso

Ilan Pappé, La fine di Israele. Il collasso del sionismo e la pace possibile in Palestina, Fazi Editore, Roma 2025, pp. 287

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Youtube ha cancellato silenziosamente oltre 700 video che documentano le violazioni dei diritti umani da parte di Israele

Il gigante della tecnologia ha cancellato i canali YouTube di tre importanti gruppi palestinesi per i diritti umani, una capitolazione alle sanzioni di Trump.