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Torino: cacciati i sionisti dal Campus (per la seconda volta) e boicottata la conferenza di Nathan Greppi al Salone del Libro

La giornata di ieri è stata un’altra occasione per praticare i valori dell’antisionismo e dell’antirazzismo, opponendoci ai provocatori eventi che i sionisti avevano previsto di svolgere in Università e al Salone del Libro.

da Intifada Studentesca Torino

Già a marzo ci siamo trovatз a contestare al Campus una conferenza promossa da un gruppetto di sionisti, dal titolo “Contro l’antisemitismo e la violenza in università”, poi cambiato in “Presentazione del manifesto nazionale per il diritto allo studio” a fronte della nostra chiamata alla contestazione. In quell’occasione oltre 200 studentз allontanarono questi personaggi, che non riuscirono neppure ad entrare nell’ateneo ma promisero che sarebbero tornati.
Hanno mantenuto la promessa programmando la medesima conferenza per il 15 maggio, giornata di ricorrenza della Nakba, l’inizio dell’esodo forzato dellз palestinesi dalle proprie terre, un respingimento che prosegue da 77 anni e che proprio in questi giorni sta raggiungendo l’apice con la soluzione finale di Netanyahu. La scelta di questa data è stata vergognosamente provocatoria ed è disgustoso che, in un giorno simile e dopo un anno e mezzo di genocidio, qualcuno possa pensare di utilizzare l’università per fare la sua propaganda colonialista e revisionista.
Il manifesto per il diritto allo studio che utilizzano come paravento per la promozione di queste iniziative è un documento redatto in opposizione all’esperienza delle occupazioni dello scorso anno: carta straccia scritta da chi non riusciva a vedere i propri privilegi e si lagnava di non poter sostenere due esami mentre a Gaza era in corso un vero e proprio scolasticidio.

Dopo aver allontanato i sionisti dall’università ci siamo direttз al Salone dove abbiamo contestato la presenza di Nathan Greppi che avrebbe tenuto una conferenza sull’odio contro Israele.
Vergognoso è che la dirigenza universitaria permetta ad eventi del genere di avere luogo utilizzando la scusa del dialogo democratico, quando a novembre aveva vietato una conferenza con relatrici palestinesi definendola “divisiva”. È allo stesso modo vergognoso che i promotori di un evento di spicco per la nostra città come il Salone diano spazio alle narrazioni distorte di sedicenti “giornalisti” come Nathan Greppi che pensano che, a fronte di quasi 100.000 palestinesi trucidati dal governo dello Stato sionista, sia prioritario discutere del fatto che ci sia dell’odio diffuso verso Israele.
Noi crediamo che con chi promuove narrazioni fasciste atte a seminare odio razzista, servendosi del revisionismo storico per giustificare una postura altrimenti irragionevole, non ci sia da spendere nessuna parola.

La giornata di ieri parla chiaro: 200 universitariз contro una decina di sionisti decisamente fuori tempo massimo per essere considerati studenti, scortati dalla Digos come da copione, cacciati senza mezzi termini dal Campus; Greppi rimasto col cerino in mano ad aspettare che qualche anima pia si presentasse alla sua eccelsa conferenza alla quale, ahi noi, non è entratə nessunə. La nostra università e la nostra città sanno da che parte stare: nessuno spazio per chi semina odio, nessuno spazio per i sionisti!

Ci vediamo sabato per un grande corteo cittadino, ore 14.30 piazza Crispi. La Resistenza continua!

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