
Torino, Piero Pelù canta per la Palestina
 Domenica  27 luglio, giornata di chiusura del festival Traffic a Torino, un  gruppo di attivisti filopalestinesi si è presentato in piazza S.Carlo  fin dalle 19,30 per seguire i concerti con bandiere palestinesi,  esibendo il cartello BOYCOTT ISRAEL e un grosso striscione alto con la  scritta STOP AL MASSACRO DI GAZA – PALESTINA LIBERA.
Domenica  27 luglio, giornata di chiusura del festival Traffic a Torino, un  gruppo di attivisti filopalestinesi si è presentato in piazza S.Carlo  fin dalle 19,30 per seguire i concerti con bandiere palestinesi,  esibendo il cartello BOYCOTT ISRAEL e un grosso striscione alto con la  scritta STOP AL MASSACRO DI GAZA – PALESTINA LIBERA.
 Prima dell’inizio dell’esibizione dei Litfiba, intorno alle 22, gli  organizzatori e Piero Pelù hanno incontrato alcuni compagni e un  portavoce è salito sul palco facendo appello alle migliaia di persone a  mobilitarsi per la fine dell’aggressione israeliana, dell’embargo a Gaza  e per l’abbattimento del Muro in Cisgiordania, anche attraverso la  campagna di boicottaggio che sul modello di quanto accaduto nel  Sudafrica di Mandela può portare alla fine dell’apartheid in Palestina e  alla convivenza di arabi ed ebrei in un unico paese.
 Durante  il concerto poi Pelù ha dedicato alla popolazione di Gaza e della  Palestina la canzone “Onda araba”, prendendo e sventolando una bandiera  che gli veniva allungata dalle prime file della piazza.
 Solidarietà ai presidianti da molta parte del pubblico e alcuni fans che  spontaneamente davano il cambio ai “resistenti” che per ore hanno retto  lo striscione alto.
GAZA HORRA!
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