InfoAut
Immagine di copertina per il post

USA, migliaia in strada per commemorare Martin Luther King e contro gli abusi di polizia

L’evento, lanciato dall’hashtag #ReclaimMLK, si è svolto parallelamenta alla “4 Mile March” promossa dall’organizzazione CAPV (Coalition Against Police Violence) con la duplice motivazione di volere aumentare nella popolazione la consapevolezza dei forti squilibri razziali nella società americana e di rendere omaggio a tutti coloro che sono stati feriti o uccisi a causa della violenza della polizia.

Migliaia di persone si sono riversate in strada nelle più importanti città americane rivendicando l’eredità politica e culturale di Martin Luther King, soprattutto negli aspetti più radicali che, invece, sono stati completamente tralasciati nelle commemorazioni istituzionali a cui ha presenziato anche il presidente Obama.

Se, infatti, buona parte dell’opinione pubblica ama ricordare il leader afroamericano ricollegandolo a vaghe riflessioni sui diritti civili o a celebri discorsi di cui, il più delle volte, si conosce una sola frase, i manifestanti che da mesi occupano le strade per ribadire che anche “le vite dei neri hanno valore” non si sono limitati a questo.

In tutte le città dove è andato in scena il #ReclaimMLK, sono comparsi riferimenti al Martin Luther King che parlava di una trasformazione del paese, non solo tramite il diritto di voto per tutti, ma anche grazie alla fine del militarismo, del razzismo e mettendo in discussione il capitalismo. In migliaia hanno così voluto riappropriarsi dell’eredità di un uomo la cui protesta non è mai stata di “comodo” per il potere, così come oggi non lo è quella di chi accusa le azioni vigliacche della polizia scandendo il coro “Hands Up, Don’t Shoot!”.

Tra la piazze più partecipate quella di Washington DC, dove diverse centinaia di persone si sono radunate davanti alla Casa Bianca e hanno poi marciato verso il Dipartimento di Giustizia dove si è tenuto un die-in; a Philadelphia invece, circa diecimila persone hanno marciato per il centro, prima di tenere una presidio fuori dall’Independence Hall. I manifestanti di Philadelphia hanno inoltre chiesto la fine del protocollo di polizia “Stop and Frisk” (che permette di fermare e perquisire chiunque per strada senza alcun tipo di sospetto), un salario minimo di $15 all’ora, il diritto di formare sindacati e un sistema scolastico locale  finanziato pubblicamente.

A Stanford, 68 studenti sono stati arrestati per aver bloccato il San Mateo Bridge per 28 minuti (simbolo del fatto che, ogni 28 ore, un nero viene ucciso dalle forze dell’ordine) srotolando sulle carreggiate una gigantesca bandiera della Palestina.

Anche a New York, centinaia di persone hanno marciato da Harlem al palazzo delle Nazioni Unite, mentre altri si sono riuniti a Union Square. I manifestanti hanno scandito slogan per chiedere la fine del “Broken Window” (la legge che permette alle forze di polizia di essere molto rigide sulle piccole infrazioni), la nomina di procuratori speciali per indagare sui casi di violenza della polizia, e la prosecuzione delle indagini sugli agenti coinvolti nella morte per soffocamento di Eric Garner la scorsa estate.

Il paradosso è che questa manifestazione avviene in un momento di altissima tensione tra il sindaco di NY, Bill De Blasio, e la polizia, che dopo la morte di due agenti ha dichiarato guerra al primo cittadino mettendo in pratica lo “slo­w­down” ovvero un ral­len­ta­mento delle pro­prie fun­zioni di forza dell’ordine per tutti i reati compresi dal già citato “Broken Window”. I reati, neanche a dirlo, sono diminuiti, e i cittadini si dicono più sicuri nel non doversi più preoccupare di come potrebbero essere trattati dalla pattuglia di turno. Almeno in questo, un primo, parziale, risultato, è stato raggiunto grazie alle mobilitazioni degli ultimi mesi, ma molto probabilmente il movimento coglierà l’occasione per rilanciare su nuovi appun­ta­menti.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

#BlackLivesMatter#ReclaimMLKmartin luter kingUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele! Contro l’Occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio! Resistenza fino alla vittoria!

Di seguito pubblichiamo l’appello per la manifestazione regionale di sabato 16 novembre che si terrà a Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esplosione delle spese militari italiane

Nel 2025 a 32 miliardi (di cui 13 per nuove armi).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appesi sulla facciata di Palazzo Madama: protesta di XR alla festa delle forze armate

Due persone si sono appese all’impalcatura di Palazzo Madama durante la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, srotolando uno striscione con scritto “Onorano guerre, distruggono terre”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Analisi del Genocidio

L’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite racconta i progressi di Israele nella sua Campagna Genocida a Gaza. Israele è intenzionato, si legge, a espellere i palestinesi, ricolonizzare Gaza e sferrare un attacco decisivo contro la Cisgiordania. Fonte: English version Di Chris Hedges – 30 ottobre 2024 Un Rapporto delle Nazioni Unite, pubblicato lunedì, espone in dettaglio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il genocidio a Gaza e le elezioni USA

Gli ambienti a sinistra del Partito Democratico negli USA stanno affrontando un profondo dibattito con al centro la questione palestinese.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il coltello alla gola – Inflazione e lotta di classe

Con l’obiettivo di provare a fare un po’ di chiarezza abbiamo tradotto questo ottimo articolo del 2022 di Phil A. Neel, geografo comunista ed autore del libro “Hinterland. America’s New Landscape of Class and Conflict”, una delle opere che più lucidamente ha analizzato il contesto in cui è maturato il trumpismo, di cui purtroppo tutt’ora manca una traduzione in italiano.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attivisti ebrei contro il genocidio bloccano la borsa di New York

Lunedì 14 ottobre, un gruppo di attivisti del collettivo “Jewish Voices for Peace” ha preso d’assalto la Borsa di New York per chiedere la fine dei crimini commessi da Israele e il blocco delle forniture di armi allo Stato coloniale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Portuali in sciopero negli USA

Negli Stati Uniti è in corso uno dei più grossi scioperi dei lavoratori portuali della costa est dagli anni 70.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

USA: sciopero all’azienda Boeing

Lo sciopero alla Boeing, grande azienda statunitense che produce aerei civili e militari, ha coinvolto moltissimi lavoratori nell’area di Seattle che hanno aderito allo sciopero a seguito di una negoziazione sindacale che ha disatteso diversi obiettivi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dall’Italia a Israele passando per gli USA, le armi di Leonardo consegnate a Tel Aviv

Quanto ha fatturato Leonardo S.p.A. con i cannoni utilizzati dalle unità della Marina militare israeliana per bombardare ininterrottamente dal 7 ottobre 2023 Gaza e il suo porto?

Immagine di copertina per il post
Culture

Hillbilly highway

J.D. Vance, Elegia americana, Garzanti, Milano 2024 (prima edizione italiana 2017). di Sandro Moiso, da Carmilla «Nonna, Dio ci ama?» Lei ha abbassato la testa, mi ha abbracciato e si è messa a piangere. (J.D. Vance – Elegia americana) Qualsiasi cosa si pensi del candidato vicepresidente repubblicano, è cosa certa che il suo testo qui recensito non potrebbe […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: nuovi incendi contro Cop City

L’incendio è avvenuto in Memorial Drive e le due macchine da costruzione incendiate intorno alle 2 del mattino appartenevano alla Brent Scarborough and Company.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

American way of death

Pochi giorni dopo la sparatoria di Butler che ha causato una ferita all’orecchio di Trump, un morto, due feriti e uno scossone nell’andamento della campagna elettorale più folkloristica di sempre, Trump torna alla carica alla vigilia della convention repubblicana di Milwaukee che lo incoronerà ufficialmente candidato, dicendo “Non mi arrenderò mai, vi amo tutti”. Il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: un disastro per Biden il confronto televisivo con Trump. Potrebbe ritirarsi? Intervista a Martino Mazzonis

Non sembrano esserci dubbi sul fatto che questo confronto sia stato un disastro per Joe Biden