Vittoria gilet gialli, Macron annulla l’aumento sul carburante
Dopo tre settimane di scontri e blocchi, Macron ha deciso di cedere sul principale punto di rivendicazione dei gilet gialli. L’aumento del prezzo del carburante è sospeso per sei mesi quando sarà ridiscusso [L’aumento è stato poi definitivamente annullato ndr].
Una scelta quasi obbligata. I blocchi stanno iniziando a raggiungere alcuni depositi petroliferi mentre ieri sono scesi in piazza per chiedere le dimissioni del presidente anche gli studenti, con una mobilitazione studentesca partita in particolare dagli istituti tecnici di periferia. Ma soprattutto è la mancanza di rappresentanza e quindi della possibilità di aprire un canale di dialogo con i gilet che ha forzato a Macron ad annullare la misura fiscale che ha fatto da trampolino al movimento. Dopo il fallimento dei negoziati di venerdi di nuovo il tavolo previsto per oggi all’Eliseo non si è potuto tenere perché non c’è un solo interlocutore credibile per andare a mediare. Non restava quindi che cedere.
Nel frattempo il bilancio della giornata di sabato si appesantisce. Una donna di 80 anni è morto a Marsiglia dopo essere stata colpita da un lacrimogeno sparato dalla polizia mentre era affacciata alla finestra, un manifestanti di 28 anni di Tolosa è in coma farmacologico in uno stato critico dopo essere stato colpito alla testa da una flashball, i micidiali proiettili rinforzati usati dalla polizia francese. Si sono anche tenute le udienze di convalida per i fermati di sabato, per ora 18 persone sono state tradotte in carcere. Da quanto riferisce il quotidiano Le Monde colpisce molto il profilo degli arrestati, sono quasi tutti operai per la maggior parte provenienti dalla provincia in particolare dal nord del paese.
Difficile dire se questa prima clamorosa concessione basterà per placare i gilet gialli. Da una parte una piattaforma, per quanto parziale, presenta obiettivi ben più ambiziosi in termine di ridistribuzione di reddito, aumento di salari e potenziamento dei servizi sociali. Dall’altra il fulcro della protesta, a giudicare dagli slogan e dalle parole d’ordine, rimane quello delle dimissioni di Macron. Per sabato è annunciato un Atto III dei gilet a Parigi e ieri è trapelata la notizia che il presidente in persona avrebbe promesso ai sindacati di polizia un premio speciale per le forze dell’ordine che saranno mobilizzate per reprimere i manifestanti…
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