InfoAut
Immagine di copertina per il post

8 Dicembre 2020, a San Didero per una nuova immacolata liberazione

||||

La situazione è difficile ma proprio per questo anche quest’anno non poteva mancare una presenza no tav l’8 dicembre. Il fallimento di un modello di sviluppo che richiede il sacrificio di uomini e natura per i profitti di pochi è ormai sotto gli occhi di tutti. Grandi opere invece di ospedali, cemento invece di boschi ci hanno portato nel baratro in cui oggi ci troviamo mentre la classe politica tutta dimostra ancora una volta di essere totalmente inadeguata a disegnare un futuro più vivibile per tutti, schiava di lobby e interessi che nulla hanno a che vedere con la comune felicità.

Oggi come ieri resistiamo ad un’opera devastante e criminale, lo facciamo nonostante Procura e Tribunali ci condannino, lo facciamo perché in gioco c’è il futuro di tutte e tutti. Dalle 11, ci siamo ritrovati al presidio di Venaus per fare il punto della situazione. Tanti sono stati gli interventi a cominciare con quello di Alberto Perino che ha ricordato che con il revovery plan il governo giallorosa ha destinato 27 miliardi alle grandi opere, compreso il Tav Torino-Lione, mentre solamente 9 miliardi di euro saranno dedicati alla sanità pubblica. Questa è la cifra delle priorità dei nostri governanti che già si leccano i baffi pregustando appalti e favori da elargire a piene mani agli imprenditori che li tengono al guinzaglio.

Abbiamo anche letto insieme la lettera con le parole di Dana che ancora si trova al carcere delle Vallette di Torino. Ci ha ricordato che la forza del nostro movimento passa anche dalla solidarietà che produce e che sa non lasciare indietro nessuno. Insieme a Dana, abbiamo inviato un saluto caloroso a Stella, Fabiola, Stefano e Mattia ancora ai domiciliari. Che grande gioia invece ritrovare Emilio finalmente insieme a noi, anche solo per una giornata! Presentando il suo libro ha martellato ancora una volta su quanto sia importante continuare a lottare e a stare insieme.

Erano presenti anche alcuni rappresentanti delle amministrazioni comunali come il Sindaco di San Didero, la Sindaca di Bussoleno e l’assessora Arisio di Avigliana. Tutti hanno rimarcato l’esigenza delle amministrazioni di fare unione e continuare a contrastare con l’infame ricatto che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti torna a proporre con il nome di compensazioni. Le tante piccole opere di cui il nostro territorio ha bisogno non possono essere barattate con l’assenso alla grande opera inutile.

Anche i giovani No Tav che presidiano i Mulini sono scesi dalla Clarea per ricordarci di quanto sia importante continuare a fare pressione su quel cantiere mortifero. Di come la terra ci chieda di fare il possibile per difenderla e di quanto sia fondamentale resistere per garantirci un futuro.

La scelta di San Didero per questo 8 dicembre di lotta non è casuale. È qui che è prevista la costruzione di un nuovo autoporto, funzionale al TAV. I terreni su cui i promotori vorrebbero versare questa ennesima colata di cemento sono estremamente tossici a causa dell’acciaieria che per quarant’anni sputa diossine dal grosso camino. Se TELT andrà avanti con questo scempio bisognerà anche sacrificare l’area antistante al presidio, che compone un ricco polmone verde per l’intera bassa Valle Susa. La zona di San Didero sarà quindi costantemente monitorata dai notav nei prossimi mesi, i valsusini sono agili e veloci, la macchina del TAV è il solito gigante dai piedi d’argilla: è da qui che passerà ancora una volta la nostra resistenza.

Dopo una calda polentata ci siamo confrontati ancora sulle tante idee che abbiamo per proseguire nella nostra lotta che, come ha ricordato Nicoletta, ci parla di un futuro di libertà e dignità per tutte e tutti.

Per un’immacolata liberazione,  ora e sempre No Tav!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

8 dicembreno tavSAN DIDERO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: diecimila in marcia in Valle di Susa. Azioni dirette contro i cantieri dell’alta velocità

Diecimila No Tav hanno marciato sabato 26 luglio 2025, in Valle di Susa, contro l’Alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La marcia No Tav invade i cantieri

Volevamo una grande manifestazione No Tav, e come sempre la realtà ha superato ogni aspettativa!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

SABATO 26/07 – ORE 12 – PRESIDIO NO TAV DI VENAUS – MARCIA AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE

Sabato 26 luglio ore 12 –  Presidio No Tav di Venaus MARCIA NO TAV AI CANTIERI DELLA DEVASTAZIONE In Val di Susa è in corso un’aggressione sistematica al territorio, sotto il segno del Tav e delle grandi opere inutili. A Chiomonte, San Didero, Salbertrand e ora anche a Susa, i cantieri si moltiplicano e si […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Report del campeggio studentesco No Tav

Pubblichiamo di seguito il report scritto dagli studenti e dalle studentesse che lo scorso fine settimana hanno dato vita al campeggio al Presidio di Traduerivi e a quello dei Mulini.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: si è svolto nel fine settimana il campeggio di lotta No Tav organizzato dagli studenti

Posto di fronte al cantiere che dovrebbe ospitare montagne di smarino proveniente dagli scavi del tunnel di base, a Traduerivi è nato il nuovo Presidio No Tav.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav

Dal 18 al 21 luglio ci troveremo in Val di Susa per un campeggio di lotta giovanile per ribadire la nostra opposizione trentennale a un progetto inutile e dannoso che oggi si va configurando sempre più nella sua brutalità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Vicenza: in mille in strada per difendere i boschi dal TAV

Un migliaio di persone sabato 12 luglio hanno partecipato alla manifestazione per la difesa del bosco di Ca’ Alte e della città, dopo lo sgombero dell’area lungo l’argine avvenuto nei giorni precedenti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Top 10 dei giganti dell’agribusiness: la concentrazione delle corporations del food & farming nel 2025

La pubblicazione del 2022 dell’ ETC Group “Food Barons” ha messo in luce la crescente concentrazione del potere delle multinazionali nel sistema alimentare industriale.1  di ETC Group & GRAIN, da ECOR Network Ha documentato l’aumento di fusioni e acquisizioni, la crescente influenza del capitale finanziario e la penetrazione della digitalizzazione e di altre tecnologie dirompenti […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ambiente: sabotati i cantieri del parco eolico industriale del Mugello

La procura apre un’inchiesta. “Siamo montagna”: la lotta non si ferma.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il TAV arriva nel cuore di Vicenza, ma la resistenza salva (per ora) il Bosco di Ca’ Alte

Alle prime luci dell’alba (di ieri ndr), un centinaio di poliziotti in assetto antisommossa hanno circondato il Bosco di Ca’ Alte.

Immagine di copertina per il post
Culture

In uscita il manuale di magia No Tav!

È uscito il Manuale di magia No TAV!, firmato da Mariano Tomatis e Spokkio per Eris Edizioni (2025): al tempo stesso una guida illustrata, un piccolo libro di incanti e un fumetto resistente.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Prosegue l’attacco al movimento No Tav: altre 10 condanne per chi resiste alla devastazione ambientale

Ieri, 14 luglio, il Tribunale di Torino ha emesso pesanti condanne che vanno dagli 11 mesi ai due anni, oltre alla richiesta di risarcimento per le parti civili e per la violazione della zona rossa, per dieci attivisti del movimento No TAV per la giornata di lotta del 24 luglio 2020.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.