InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bagnoli, restituito al governo il “pacco” di Sblocca Italia e commissariamento

Per oggi era infatti prevista in Prefettura una riunione della “cabina di regia” di Bagnoli, il governo istituito tramite commissariamento con l’articolo 33 del decreto Sblocca Italia che consegnerà 250 ettari di terreni della zona alla speculazione privata.

Nel pomeriggio una partecipata assemblea pubblica cittadina indetta nei giorni scorsi in vista dell’appuntamento di oggi si è riunita alla Galleria Umberto I. Molte le realtà presenti che si sono confrontate sul tema dello Sblocca Italia e dell’opposizione al governo Renzi.

Al termine dell’assemblea, intorno alle 19, le persone presenti sono partite in corteo, determinate a restituire al governo il “pacco” rappresentato dal provvedimento dello Sblocca Italia, dal commissariamento e dalle sue conseguenze sul territorio. Aperto dallo striscione “A Bagnoli decidiamo noi” e al grido di “Bagnoli libera” e “Decide la città”, il corteo ha raggiunto la Prefettura dove era in corso la cabina di regia, blindata da un ingente schieramento di polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Qui, al tentativo del corteo di raggiungere l’ingresso, le forze dell’ordine hanno risposto con spintoni e manganellate, al termine delle quali un grosso pacco di cartone rappresentante l’azione del governo su Napoli è stato comunque lanciato oltre lo schieramento di polizia e restituito al governo.

 

Di seguito il testo di appello alla mobilitazione di oggi di Bagnoli Libera:

Abbiamo letto che il 13 gennaio la cabina di regia su Bagnoli disposta dall’articolo 33 del decreto Sblocca Italia si riunirà stavolta a Napoli, per “ascoltare il territorio”. 

Dopo aver espropriato i cittadini del diritto costituzionale di decidere l’assetto urbanistico della loro città, il Governo concede qualche minuto di udienza, riservandosi di valutare cosa dei loro pareri è degno di ricezione e cosa no. 

E’ evidente che in questo procedimento di democratico c’è benpoco. Il potere di definire ed attuare il programma d’intervento urbanistico resta saldamente in mano al commissario, ad Invitalia, alla grande proprietà immobiliare e finanziaria che costituirà la società di scopo a cui saranno conferite le aree dismesse. Gli organi rappresentativi come Regione e Comune, privi di ogni possibilità di veto, vi figurano come comparse. 

Ai cittadini, ridotti a sudditi, spetta solo di essere consultati per legittimare l’operato di burocrati statali non eletti e rappresentanti di interessi privati. Certamente qualcuno si presterà a recitare questo ruolo, spacciandosi per interprete degli interessi territoriali in cambio di briciole per sè stesso e promesse per Bagnoli.

Noi a questa farsa non ci stiamo.

Da vent’anni difendiamo Bagnoli con le lotte, conosciamo le responsabilità di chi vi ha operato, le mire di chi vuole specularci sopra ed oggi si nasconde dietro l’articolo 33. Sono i costruttori per cui centocinquanta ettari di parco verde e due chilometri di spiaggia pubblica “sono un lusso che Napoli non può permettersi”, pronti ad investire solo in palazzate di alberghi, case per i ceti agiati ed inquinanti porti turistici. Sono i concessionari balneari che da oltre dieci anni hanno privatizzato un litorale inquinato con la complicità dell’Autorità Portuale e l’inerzia del Comune.

E’ Città della Scienza, sovvenzionata da vent’anni con fondi pubblici per occupare un’area destinata a spiaggia per tutti. Sono Fintecna, Caltagirone, i proprietari delle aree dismesse che pretendono di lucrare su suoli che non hanno mai provveduto a disinquinare. 

E’ uno Stato che ha avallato tutto questo e contraddice sé stesso, permettendo alla sua controllata Fintecna di ignorare leggi e sentenze che gli impongono di rimuovere la colmata. Uno Stato che ha gestito in maniera fallimentare la bonifica del mare, tramite il commissariato di governo, e quella delle aree industriali dismesse, approvando e finanziando i piani di bonifica e le relative varianti. 

Uno Stato, lo ricordiamo, i cui funzionari sono oggi sotto processo giudiziario insieme ai vertici di Bagnolifutura, per truffa e disastro ambientale. Lo stesso Stato che ora si erge ad improbabile deus ex machina ed agita il passpartout
dell’emergenza per instaurare abusati strumenti commissariali che hanno già devastato le nostre terre, senza nemmeno anteporvi un’istruttoria pubblica dei problemi che dovrebbe così celermente risolvere. 

Non è questo lo Stato di cui abbiamo bisogno e con cui
possiamo dialogare. Napoli è gia dotata degli strumenti urbanistici necessari a pianificare l’area di Bagnoli, la cui attuazione è stata finora ostacolata dalla mancata bonifica: non serve che un inquietante organo di commistione tra soggetti statali ed interessi privati ne appronti di nuovi, compromettendo la prevista spiaggia pubblica balneabile con un inquinante polo per la nautica da diporto e trasformando il parco urbano in un contenitore per alberghi ed altre attività turistico-commerciali o pseudo-scientifiche, come indicavano già un anno fa le prime bozze dello SbloccaItalia. 

Abbiamo bisogno che si garantisca la bonifica del S.I.N. “Bagnoli-Coroglio”, nel pieno rispetto della potestà urbanistica del comune di Napoli, ed addebiti ai soggetti inquinatori i costi di ripristino ambientale. Per tutto questo, non occorre alcun articolo 33 e nessuna cabina di regia, più prossima ad un opaco comitato burocratico affaristico che ad un luogo di democrazia. Come può altrimenti definirsi un organo sul cui operato le informazioni filtrano a malapena da comunicati parziali ed indiscrezioni? Perché non vengono resi pubblici i verbali delle sue sedute? Quali atti amministrativi sono finora stati assunti in seguito alle riunioni già svolte?

L’appello è rivolto a tutti i cittadini, associazioni, organizzazioni sindacali e politiche, a tutta la parte democratica per sbloccare Bagnoli e difenderci dall’assalto in corso: chi non si schiera, chi rimane a casa, non è neutrale ma fa il gioco degli speculatori. 

BAGNOLI: DECIDE LA CITTA’!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

bagnolinapolirenziSbloccaItalia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nessun bacino a Saint-Sauvan, uno sguardo sulla marcia popolare e contadina

Sabato 16 novembre 2024, nonostante il freddo e i blocchi stradali della gendarmeria, quasi 1.000 persone hanno manifestato a Saint Sauvant contro i mega bacini e a favore di un’equa condivisione dell’acqua, in risposta all’appello lanciato dai collettivi Bassines Non merci, A l’eau la Vonne e dalla Confédération Paysanne.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: liberi di lottare contro la guerra e affianco al popolo palestinese

Alle 6 di stamani la polizia è andata a casa di 4 compagn per notificare l’applicazione dell’obbligo di firma e contestare vari reati per la manifestazione in solidarietà al popolo palestinese del 13.02 di quest’anno fuori le sedi della RAI di Napoli. da Laboratorio Politico Iskra Giovedi 18 luglio, Presidio h 10, Sede Rai via […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: cariche alla manifestazione contro il concerto “in onore” dei 75 anni della NATO. 10 gli attivisti feriti

Scontri e feriti alla manifestazione contro la Nato e le politiche di guerra, 10 i manifestanti feriti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Iskra: multe e repressione non ci fermeranno

Ieri abbiamo appreso la notizia della condanna al pagamento di oltre 4mila euro comminata a Eddy, nostro compagno, per una iniziativa di lotta del 2016 del Movimento “Disoccupati 7 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop al genocidio: cariche sotto la sede della RAI a Napoli

La vostra repressione non ci fermerà: Stop genocidio, 23 febbraio sciopero generale, 24 manifestazione nazionale a Milano!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: cariche al corteo al fianco della Palestina

Cariche a Napoli ieri contro il corteo che stava percorrendo le strade della città partenopea in solidarietà con il popolo di Gaza e della Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Roma: cariche verso chi protesta contro la cancellazione del Reddito di Cittadinanza

Cariche ieri contro i disoccupati arrivati a Roma da Napoli per protestare contro la cancellazione del Reddito di Cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caos totale. Ancora in piazza a Napoli contro l’eliminazione del reddito di cittadinanza

Ieri ha avuto luogo a Napoli la quarta giornata di mobilitazione in un mese contro l’abolizione del Reddito di Cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: cariche della polizia contro chi protesta per l’abolizione del Reddito di Cittadinanza

Questa mattina, lunedì 28 agosto, a Napoli è stata organizzata una manifestazione per protestare contro l’abolizione del Reddito: circa 500 persone si sono date appuntamento in piazza Garibaldi e hanno cominciato a muoversi in corteo verso corso Garibaldi, in prossimità della stazione della Circumvesuviana di Porta Nolana, bloccando il traffico in entrambe le direzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Appello a tutti i percettori, ex-percettori, disoccupati/e, precari, realtà e movimenti

È il momento del contributo di tutte e tutti per alimentare e moltiplicare la partecipazione alle piazze unitarie contro il taglio del Reddito di Cittadinanza.