InfoAut
Immagine di copertina per il post

“Clima: agire ora” Extinction Rebellion occupa la Mole Antonelliana

Riceviamo e pubblichiamo volentieri…

Azione plateale di Extinction Rebellion sulla Mole Antonelliana: esposto un grande striscione con scritto “Clima: Agire Ora” e srotolati alcuni drappi scuri dal tempietto. “Abbiamo appena passato la settimana più calda mai registrata. Ci siamo prese simbolicamente questo spazio per lanciare un messaggio al governo: la crisi è qui, il tempo è scaduto”. 

“Clima: Agire Ora” è l’appello di Extinction Rebellion lanciato questa mattina dalla Mole Antonelliana, simbolo storico e artistico della città di Torino. Dopo aver comprato il regolare biglietto, una ventina di attivisti di Extinction Rebellion sono saliti in cima al principale simbolo di Torino, per esporre un grande striscione e lanciare un messaggio diretto al governo, regionale e nazionale. Governo che negli ultimi mesi ha portato avanti politiche di sostegno all’industria del gas fossile con l’obiettivo dichiarato di rendere l’Italia un “hub del gas”. “È inaccettabile che questo stia avvenendo nonostante le indicazioni della comunità scientifica e nonostante il collasso climatico stia colpendo duramente il territorio italiano: è una violenza di stato nei confronti di tutte le persone che in questi anni hanno perso la vita” commenta Luca, una delle persone presenti. 

I gravi effetti della crisi ecoclimatica, del continuo consumo di suolo e della cementificazione sono infatti ormai evidenti da nord a sud: dai danni all’agricoltura a causa della siccità, agli eventi climatici estremi che hanno contribuito a causare il crollo del ghiacciaio della Marmolada a luglio, l’alluvione nelle Marche in settembre, la frana a Ischia in novembre e le due alluvioni in Emilia Romagna di Maggio.

Di fronte alle proteste degli ultimi mesi per la politiche climatiche del governo Meloni, recentemente il Ministro alla Cultura Sangiuliano ha presentato un disegno di legge – approvato ieri in Senato -, volto a inasprire le pene per chi imbratta le opere d’arte, aggravando le pene già previste dall’art. 518 duodecies e rendendolo un crimine punibile con pene fino a 5 anni di reclusione. Qualche mese fa, in Piemonte, la questura di Vercelli aveva già sfruttato le interpretazioni lessicali dell’articolo, che recita “chiunque renda non fruibile un’opera d’arte o il paesaggio”, per denunciare attivisti che hanno posto delle semplici bende di stoffa su alcune statue. “Srotoliamo oggi delle bende sul simbolo più importante di Torino, per invitare i governi a prendersi le loro responsabilità, ad ascoltare la cittadinanza e a smettere di alimentare e sostenere una continua criminalizzazione dei movimenti climatici” dichiara Aurelia, colpita a luglio scorso ingiustamente da un foglio di via dalla città di Torino (revocato poi perché illegittimo).

La nuova provocazione lanciata da Extinction Rebellion ha anche l’obiettivo di occupare simbolicamente lo spazio pubblico che nei prossimi giorni verrà invece “occupato” dalla Regione Piemonte. Tra pochi giorni, infatti, proprio sulla Mole Antonelliana verrà proiettata una grafica in occasione della “Festa del Piemonte”, iniziativa promossa dal Consiglio Regionale e fortemente voluta dalla maggioranza. «Lo stesso consiglio che per mesi ha ospitato interventi negazionisti e ha approvato atti di indirizzo in netto contrasto con le indicazioni della comunità scientifica internazionale lancia una festa per celebrare le bellezze della regione, bellezze minacciate dalla crisi climatica che la giunta si ostina a negare o a minimizzare» aggiunge Luca. «Siamo cittadine preoccupate per il futuro del pianeta, per questo ci siamo prese oggi questo spazio: per ribadire che bisogna agire il prima possibile per fermare la crisi ecoclimatica in corso»

Dal suo monumento più importante, Torino lancia un messaggio chiaro sull’urgenza di agire per mitigare i danni del collasso climatico. Sarà accolto dal governo o la risposta saranno nuovamente multe e denunce? 


Extinction Rebellion

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CRISI CLIMATICAEXTINTION REBELLIONoccupazionetorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La Tuscia dice no al deposito unico di scorie nucleari: domenica 11 marcia di protesta

Domenica 11 maggio a Corchiano- Viterbo la Tuscia manifesta nuovamente per dire No all’ipotesi del deposito nazionale unico dei rifiuti radioattivi di tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa