Consumo del suolo in Italia. Siamo al tracollo
L’ ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ha presentato il 22 luglio scorso l’edizione 2020 del rapporto su consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici, la settima dedicata a questi temi, che fornisce il quadro aggiornato dei processi di trasformazione del nostro territorio, che continuano a causare la perdita di una risorsa fondamentale, il suolo, con le sue funzioni e i relativi servizi ecosistemici.
Il consumo di suolo, il degrado del territorio e la perdita delle funzioni dei nostri ecosistemi – con le loro conseguenze analizzate approfonditamente in questo rapporto – continuano a un ritmo non sostenibile, i dati restituiscono la velocità con cui il suolo è consumato: due metri quadrati al secondo – e di come si continui a costruire anche nelle zone a rischio sismico e idrogeologico nonostante la popolazione stia diminuendo.
Quasi la metà del suolo perso in 12 mesi si trova nelle città. Roma si conferma il Comune che ha trasformato di più il suo territorio: nel 2019 ha aumentato la superficie artificiale di 108 ettari.
Ne parliamo con Michele Munafò, responsabile del rapporto ISPRA sul consumo di suolo.
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