
Contestato ministro Clini a Cosenza

Il volantino distribuito.
CARO MINISTRO CLINI,
 DELLE NOSTRE VITE DECIDIAMO NOI!
 Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare  Corrado Clini è oggi in visita a Cosenza e non possiamo tacere il nostro  pensiero sulle posizioni e  le politiche per l’ambiente e il territorio  che questo Governo sta portando avanti. Queste scelte riteniamo si  pongano in maniera, del tutto contrastante con qualsiasi idea di  salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
 Non comprendiamo come un Ministro preposto alla difesa dell’ambiente si  dica, in più occasioni, favorevole alla TAV, al ponte sullo stretto,   all’energia nucleare, agli OGM, agli inceneritori mentre non sta affatto  operando per la difesa del risultato referendario per la  pubblicizzazione dell’acqua. In definitiva suggeriamo di modificare la  dicitura del dicastero.
In particolare in merito alla questione della TAV intendiamo specificare che non si tratta di una lotta relativa al singolo territorio della Val di Susa, bensì di una battaglia per l’autodeterminazione dei popoli che hanno il diritto di scegliere cosa accadrà sui loro territori così come i cittadini di tutta Italia hanno il diritto di scegliere quali siano le priorità della popolazione. Mentre si smantellano stato sociale e infrastrutture locali si sceglie di investire miliardi in un’opera che pagheremo tutti e non servirà a nessuno. Così mentre nel resto d’Europa (vedi l’abbandono del progetto TGV Lisbona – Madrid) i progetti della TAV vengono ridimensionati o abbandonati perché il popolo ha già pagato un prezzo troppo alto e non può subire ulteriori pressioni economiche, in Italia si reprime la volontà popolare a colpi di manganelli e carcere duro. Ecco perchè, da sempre, la RDT e tutto il movimento calabrese esprimono la piena vicinanza alla battaglia noTAV.
Ci chiediamo per quale motivo il Ministro, con le sue posizioni,  mostra  una scarsissima attenzione alle volontà popolari: è il caso  dell’energia  nucleare e dell’acqua pubblica oggetti di quesiti  referendari coi quali  la cittadinanza ha manifestato la chiara volontà  di non far ricorso  all’energia nucleare e di mantenere l’acqua  pubblica. E perchè ostacola  le fonti rinnovabili con il ritardo della  pubblicazione dei decreti?
 Registriamo una chiusura rispetto alla prosecuzione dell’interlocuzione   con il movimento per l’acqua e un conseguente sostanziale inadempimento   degli impegni presi il 23 febbraio. Lo sa ad esempio che in Calabria  la  gestione dell’acqua è svolta in maniera illegale e illecita dalla   Regione stessa? 
 In merito agli OGM, gli organismi geneticamente modificati, non   comprendiamo quali siano i motivi che fanno abbandonare il principio di   precauzione rispetto a delle pratiche che possono essere potenzialmente   dannose ma che soprattutto devastano la biodiversità favorendo, nei   fatti, solo le grandi multinazionali produttrici dei semi modificati e   detentrici dei brevetti.
 Parliamo poi di inceneritori o, come alcuni si ostinano ancora a   definirli, termovalorizzatori. Sappiamo bene che pratiche alternative   come una autentica raccolta differenziata o, soprattutto la pratica dei   rifiuti zero, potrebbero risolvere il problema rifiuti e rappresentare   una adeguata risorsa che nulla ha a che vedere con gli inceneritori   causa di morte e distruzione ambientale.
 In Calabria qualche giorno fa la Corte dei Conti si è espressa   sull’illeggitimità del ‘suo’ commissario straordinario ai rifiuti. Cosa   ha da dire?
Chiudiamo col ponte sullo stretto: come si fa a pensare ad una simile   opera invasiva del territorio quando ancora in Calabria, ad esempio,  le  infrastrutture essenziali mancano o versano in condizioni  disastrose, il  dissesto idrogeologico la fa da padrone, i trasporti  pubblici sono fra i  più carenti d’Europa come dimostra la linea  ferroviaria jonica ancora  priva di elettrificazione e addirittura il  taglio di numerosi treni.
 Ministro Clini… ci chiediamo che razza di tutele all’ambiente, al   territorio e al mare, possa rappresentare la sua politica. Sappiamo bene   che il Governo tecnico, di cui fa parte il ministro Clini, è stato   voluto dalla lobbie finanziarie per  imporre alla popolazione i costi di   una crisi che è stato lo stesso sistema a determinare. Noi però non   siamo disposti a pagare questa crisi e non staremo a guardare come muti   spettatori, le devastazioni ambientali e sociali perpetrate in nome   della stessa.
 Lo diciamo chiaro: delle nostre vite decidiamo noi.
 Cosenza, 27.03,2012
Rete Difesa del Territorio “F. Nisticò”
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.




















