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Francia: manifestazione contro il progetto della A69

Ben 6.000 oppositori dell’A69 sfidano il divieto di manifestare e si uniscono nella rivolta contro i progetti autostradali.

Comunicato stampa di La Voie Est Libre, XR Toulouse, A69 ZAD e Soulèvements de la terre, dopo la manifestazione di ieri pomeriggio.

Nonostante le numerose cariche della polizia all’inizio della manifestazione e la presenza dei blindati Centaure e degli idranti, 4 cortei sono riusciti ad attraversare campi, foreste e piccole strade e ad avvicinarsi ai terrazzamenti e ai cantieri.

Il corteo giallo, guidato da agricoltori e residenti della ZAD, è riuscito a costruire un ovile in un campo che rischiava di essere asfaltato, dopo aver piantato piantine e alberi al mattino. Ha piazzato un rimorchio attraverso la strada per impedire il passaggio di un convoglio di veicoli blindati e ha tenuto la strada per sostenere gli altri manifestanti.

Il corteo rosa, guidato da un blocco femminista queer e accompagnato da diversi furgoni con la musica, ha danzato lungo le strade prima di dover aggirare un blocco della polizia e gli idranti superando le colline.

I cortei blu e verdi si sono mossi lungo vari percorsi, sostenuti da bande di ottoni e a volte costruendo barricate per ostacolare e proteggersi dal dispiegamento delle forze dell’ordine.

Questi ultimi tre cortei sono finalmente riusciti a unirsi alla fine del pomeriggio in un campo in cima alla strada dipartimentale sorvegliata dalla polizia, dopo un tentativo di raggiungere l’infrastruttura dell’autostrada in costruzione. Le forze militari li hanno respinti più volte e hanno attaccato i cortei. Hanno dovuto fare i conti con l’uso di numerose granate disinnescanti GM2L sparate in mezzo ai manifestanti, ferendo una ventina di persone, diverse delle quali in modo grave.

La polizia è arrivata a sparare una granata contro un’ambulanza e a ferire un medico che si trovava a bordo del veicolo mentre i manifestanti rientravano alla fine della giornata. Ulteriori dettagli saranno forniti una volta redatto un chiaro resoconto della violenza della polizia.

Lungo il percorso, i manifestanti hanno ricevuto molti segnali di supporto da parte dei residenti locali che hanno distribuito acqua, fatto passare il corteo nei loro giardini e accolto i feriti. Questi atti di solidarietà sono tutti segni di un territorio non sottomesso che rifiuta di lasciarsi sviluppare e frammentare da NGE/Atosca.

È passato più di un anno dalla prima azione nazionale contro l’A69 e il suo mondo. Gli arresti, le molestie, la criminalizzazione degli oppositori, i continui attacchi a chi difende questo territorio non fanno che rafforzare la nostra determinazione a porre fine a questo progetto anacronistico e mortale.

Con i lavori di costruzione già in ritardo di un anno, i milioni di euro di attrezzature in fumo e i ricorsi irrisolti che potrebbero affossare il progetto, la lotta deve continuare ora più che mai.

Facciamo appello a tutti coloro che possono a riunirsi domani per il Vélo-scie-rap-tour e a unirsi alle zad, i numerosi punti di occupazione allestiti da diversi mesi lungo il percorso tra Castres e Tolosa.

Domenica sarà l’occasione per mostrare un forte sostegno alla zad di Cal’arbre, che questa settimana è stata attaccata più volte dalla polizia e anche oggi da un gruppo di persone che è venuto a gettare benzina sugli alberi occupati e a dargli fuoco.

💥 Ripetiamo, l’A69 non passerà! NO MACADAM

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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