InfoAut
Immagine di copertina per il post

Francia: scommessa vinta per il movimento No Bassines: più di 7000 invadono il sito di Sainte-Soline!

A Sainte-Soline, nelle paludi di Poitevin, più di 7000 oppositori ai mega-bacini si sono riuniti sabato scorso prima di riuscire a entrare nel cantiere del più grande bacino in costruzione, nonostante i pesanti divieti e una presenza di polizia senza precedenti.

Abbiamo tradotto da Bassines Non Merci questi due articoli di cronaca sulle giornate di mobilitazione di sabato 29 e domenica 30 contro la costruzione del maxi-bacino di Sainte Soline, in Francia. Buona lettura!

Su appello di 150 associazioni e collettivi (Bassines Non Merci, Soulèvements de la Terre, la Confédération Paysanne, la CGT, ATTAC, SUD Solidaires…), più di 7000 persone si sono riunite questo fine settimana per fermare il cantiere del mega-bacino di Sainte-Soline, iniziato all’inizio di ottobre. A loro si sono uniti una dozzina di deputati e funzionari eletti locali (Sandrine Rousseau, Manon Meunier, Yannick Jadot, Philippe Poutou, …), dopo che giovedì 200 personalità hanno denunciato pubblicamente il divieto di manifestare e hanno dato il loro sostegno al campeggio anti-bacino.

Agricoltori, residenti, naturalisti, funzionari eletti e militanti climatici si sono uniti per marciare verso il cantiere nonostante una presenza di polizia senza precedenti: 1700 agenti di polizia e 6 elicotteri sono stati mobilitati per ostacolare i manifestanti, mentre da lunedì sono stati emessi divieti di manifestazione e di movimento per dissuadere i partecipanti.

Separati in 3 cortei, gli oppositori sono comunque riusciti a superare la decina di blocchi stradali e ad entrare nel sito, rimuovendo i cancelli e usandoli come barricate per avanzare. Questa mobilitazione è la quarta di una serie di manifestazioni e azioni dell’ultimo anno che assumono collettivamente atti di disobbedienza civile determinata, e continuerà a farlo con tutte le sue componenti.

Le attrezzature da costruzione sono state rimosse preventivamente venerdì e il movimento continuerà a mobilitarsi per garantire che non tornino. Gli anti-bacino hanno infatti allestito una base di appoggio in un campo prestato dall’ex-irrigante e ora critico del modello dei mega-bacini Philippe Béguin, e intendono utilizzarla anche in seguito per continuare a bloccare il cantiere.

Il progetto Sainte-Soline, che rappresenta 16 ettari di artificializzazione del territorio e 720.000 m3 di acqua privatizzata, è purtroppo solo l’inizio. Entro il 2025 potrebbero essere costruiti quasi 1.000 mega-bacini se l’agroindustria continuerà a portare avanti i suoi progetti e le autorità pubbliche continueranno a sostenerli e a finanziarli fino all’80%. E questo dopo un’estate torrida che ha lasciato le falde acquifere e i fiumi in uno stato di siccità senza precedenti.

L’azione di oggi è stata quindi un’urgenza per fermare questo sito di test prima che ne vengano installati altri. Bassines Non Merci e Earth Lifts chiedono ancora una volta una moratoria e l’arresto immediato di questi progetti di bacino. Esistono altre soluzioni per la condivisione dell’acqua e l’agricoltura contadina, e continueremo a ripeterlo finché la nostra voce non sarà ascoltata.

No bassaran!

Smantellare il sistema di tubature del mega-bacino e costruire una vedetta per fermare ulteriormente la costruzione.

Dopo il successo dell’intrusione nel bacino di Sainte-Soline durante una mobilitazione di oltre 7000 persone sabato, un altro punto chiave di questa infrastruttura è stato preso di mira questa domenica dalle migliaia di oppositori ancora sul posto: le sue tubature. Il bacino di Sainte-Soline ha 6 tentacoli che pompano nella falda freatica per riempire i suoi 720.000 m³ di acqua.

Il piano della prefettura è stato sventato da questa azione, che si è svolta senza l’intervento della polizia, e gli attivisti sono riusciti a scavare e smantellare una rete di tubi. La rete smantellata oggi pompa nella falda acquifera a livello del Bignon, un fiume che è in secca come molti altri a causa del livello di siccità e della crisi climatica. È probabile che alcune di queste condutture si sovrappongano alle reti esistenti e che rimangano 18 km da costruire, se i lavori proseguiranno comunque.

La mappa della Water Co-op mostra che il bacino di St. Solina sarà collegato a questa condotta per riempirla. Si tratta di una delle 6 reti di pompaggio del bacino.

Questa rete non è ancora collegata perché il bacino è ancora in costruzione e devono essere installati 18 km di tubature, tra l’altro da tubature già esistenti come quella di oggi.

La mappa sul sito della prefettura di Deux Sevres, per il progetto di costruzione di riserve sostitutive (bacino idrografico Sèvre Niortaise e Mignon): https://www.deux-sevres.gouv.fr/content/download/34948/266161/file/20200306_Plan_reseau_SEV15.pdf

Inoltre, questa mattina è stata costruita una torre di guardia sul campo prestato da contadino ex-irrigatore e ora oppositore dei bacini. Servirà come torre di osservazione per gli uccelli e per seguire i progressi della costruzione del bacino di Sainte-Soline, situato a 2 km di distanza. Questo campo, dove il proprietario invita gli oppositori fino al 19 maggio (quando tornerà la piccola otarda), potrebbe essere utilizzato nelle prossime settimane come base per nuove mobilitazioni.

L’ampia coalizione che ha indetto la manifestazione “pas une bassine de +” chiede ancora una volta di fermare il cantiere di Sainte-Soline e di imporre una moratoria su tutti gli altri mega-bacini in progetto. Se il governo persiste nel forzare, imporre e finanziare questi progetti di accaparramento dell’acqua assolutamente inaccettabili, il movimento annuncerà una nuova data di mobilitazione nazionale e di disobbedienza civile entro le prossime due settimane.

Chiediamo una forte solidarietà ai/alle militanti accusati e ancora in custodia o feriti durante la manifestazione di ieri. Continuiamo la resistenza per l’acqua e la sua condivisione!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

AGROINDUSTRIABacini idriciCRISI CLIMATICAFranciaPRIVATIZZAZIONE ACQUAsiccità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non chiamiamola emergenza!

Le notizie e le immagini che si susseguono in queste ore, ci parlano di una valle alpina che non ha bisogno di grandi opere e nocività ma di interventi strutturali che possano salvaguardare e mettere in sicurezza un territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

10 maggio 2025 – Susa: MARCIA POPOLARE: difendiamo la Piana di Susa! No al deposito di smarino e alla chiusura della stazione!

VOGLIONO SEPPELLIRE PRIMA SUSA E POI TUTTA LA VALLE. BLOCCHIAMO SUBITO LA DISCARICA DELLO SMARINO!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No al rigassificatore di Ravenna. E occorre organizzarsi per fermare il modello di sviluppo energivoro e devastante

Intervento della «Rete Nazionale Lavoro Sicuro» e dell’«Associazione Esposti Amianto» alla vigilia della manifestazione nazionale da La Bottega del Barbieri RIDURRE L’IMPRONTA CARBONICA.AUMENTARE L’IMPRONTA DI CLASSE Abbiamo a suo tempo presentato osservazioni al “commissario” delegato alla gestione dell’insediamento del rigassificatore di Ravenna: come tutti i soggetti che hanno manifestato la loro opposizione, non abbiamo ricevuto […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Riprendere la terra dalle macchine. Manifesto della cooperativa L’Atelier paysan

Da dieci anni la cooperativa l’Atelier Paysan, con sede nell’Isère, lavora per l’adozione diffusa di un’agroecologia contadina, con l’obiettivo di cambiare il modello agricolo e alimentare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Territori in lotta. Capitalismo globale e giustizia ambientale nell’era della crisi climatica

Indipendentemente dal nome con cui le si chiamino, le proteste locali in difesa del territorio sono divenute a partire dagli anni Novanta un vero e proprio fenomeno sociale con cui sia policy-makers che studiosi hanno dovuto fare i conti.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: 39 avvisi di garanzia per abitanti e attivisti a difesa del parco, “questa è un’intimidazione senza mezzi termini”

Erano un centinaio le persone riunite in conferenza stampa lunedì 17 marzo all’interno del cortile Campus Einaudi di Torino. Studenti, lavoratori, associazioni, ambientalisti, abitanti del quartiere e alcune delle 39 persone che hanno ricevuto, pochi giorni prima, altrettanti avvisi di garanzia dalla Questura torinese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Pavia: condanne senza processo per l’azione di Fridays 4 Future alla Raffineria di Sannazzaro

Riceviamo e pubblichiamo… In queste settimane ci sono stati notificati 5 decreti penali di condanna in riferimento all’azione di Fridays For Future Pavia del 14 settembre 2023, quando 4 attivisti si sono incatenati all’ingresso principale della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, uno dei principali hub dell’azienda energetica italiana, per portare l’attenzione sugli effetti delle politiche […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Festival Altri Mondi / Altri Modi: i video della terza edizione

Si è conclusa la terza edizione del festival Altri Mondi / Altri Modi. Anche quest’anno centinaia di persone hanno condiviso quattro intense giornate di confronto, dibattito, socialità ed arte all’interno del giardino di Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Extinction Rebellion denuncia le Questure di Roma e Brescia: “perquisizioni degradanti e arbitrarie, sequestro di persona e violenza privata”

Riceviamo e pubblichiamo… Roma, 7 aprile 2025 – Denunciate le Questure di Roma e Brescia per “perquisizioni degradanti e arbitrarie, sequestro di persona e violenza privata”. In entrambe le città, sarebbero state imposte misure coercitive e umilianti contro manifestanti pacifici di Extinction Rebellion, in aperta violazione delle procedure previste dalla legge. “Mentre il governo approva […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV, Anno Zero: l’inizio della fine della Torino-Lione

L’Anno Zero non esiste. Nel nostro tempo, che segue il calendario gregoriano, si passa direttamente dall’anno 1 a.C. all’anno 1 d.C. Nel fantastico mondo della Torino Lione invece il tempo ha un significato astratto. Ogni anno è l’Anno Zero, in un eterno gioco dell’oca dove si ritorna sempre al punto di partenza. da notav.info Giovedì […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Dagli inferi di Manchester agli inferi della banlieue

Un estratto da Cronache marsigliesi. Scorci di guerra civile in Francia di Emilio Quadrelli (MachinaLibro, 2025)