I NoTav vengon (anche) di notte: sabotato il cantiere
Immancabili le dichiarazioni drammatiche e allarmiste del procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, all’indomani dell’azione. Le parole di Caselli a riguardo certo non costituiscono una novità, mentre continua a giocare la carta dell’allarme per far salire la tensione, sull’onda dell’efficacia delle forze a difesa del cantiere, tirando fuori l’ipotesi (per niente nuova) dell’esercito in loco. Ad accodarsi alle dichiarazioni di Caselli anche quelle di diversi esponenti politici che si sbizzarriscono a riguardo. Tra loro, il governatore Cota che coglie la palla al balzo e, per superare tutti, azzarda un paragone un pò troppo forzato tra campeggi NoTav e “assembramenti paramilitari”, ribadendo la sua posizion pro-Tav, per chi ancora avesse qualche dubbio.
Intanto Ltf, la società italo-francese responsabile dei lavori di realizzazione del tunnel, ha annunciato che non sarà presente domani per gli incontri con i cittadini di Bussoleno per illustrare, individualmente, il progetto definitivo TAV. Per l’ennesima volta vorrebbero convincere la popolazione valsusina con compensazioni e confronti fittizi. Tuttavia non sembrano esserci smentite ufficiali, e in qualsiasi caso, il movimento No Tav manterrà per domani mattina l’appuntamento organizzato per un “comitato di accoglienza” davanti alla sala consiliare del comune di Bussoleno per contestare l’iniziativa e realizzare una capillare controinformazione.
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