InfoAut
Immagine di copertina per il post

I soldi del ponte per la cura dei territori: migliaia di No Ponte a Messina

“L’ultima estate senza cantieri” per lo Stretto di Messina, così come annunciato dagli esponenti del governo italiano con la loro martellante propaganda, segna invece una data importante nella mobilitazione popolare contro il ponte sullo stretto.

da Antudo

Dopo le contestazioni a Matteo Salvini il 6 giugno scorso all’approdo dei traghetti, durante le quali al ministro leghista vennero indirizzati lanci di carta igienica, il partecipatissimo corteo che ha inondato le vie di Torre Faro dieci giorni dopo e il campeggio No Ponte di questo fine settimana a Marmora, che ha registrato più di un centinaio di presenze, ieri pomeriggio la manifestazione No Ponte ha riaffermato con determinazione la contrarietà al ponte sullo stretto, alla devastazione ambientale e all’enorme sperpero di denaro che da esso deriverebbe.

Più di cinquemila persone arrivate da tutta la Sicilia, dalla Calabria e oltre, hanno manifestato ieri pomeriggio alla vigilia della settimana di ferragosto per le vie del centro di Messina. Tantissime le voci dal territorio, dagli abitanti dello Stretto, ma anche dai comitati siciliani e italiani di lotta contro grandi opere e militarizzazione del territorio.

Una nuova sfida: contro il ponte, difendiamo la nostra terra

Sono passati vent’anni dall’ultimo grande ciclo di mobilitazione popolare contro il ponte sullo Stretto. Da tempo immemore, governi di tutti i colori hanno utilizzato il ponte come dispositivo di propaganda e imperdibile occasione di sviluppo per salvare la Sicilia dalla sua “arretratezza”.

Peccato che in questi ultimi mesi di incendi, frane, siccita’ e alluvioni, la realtà abbia dimostrato in modo ancora più lampante come esista una precisa gestione politica dello “sviluppo” nel territorio siciliano, uno sviluppo che prioritizza l’abbandono di intere città, paesi e campagne siciliane, il disinvestimento sui servizi essenziali, la cronica assenza di manutenzione e prevenzione. Tutto a favore delle solite dinamiche clientelari e di un’economia parassitaria per la quale la pioggia di miliardi da stanziare per grandi (e incompiute) opere diviene unico volano per i flussi di capitale e si trasforma in ricatto, tutto in nome di un fantomatico progresso. Un ricatto che nelle parole di Salvini millanta “100 mila posti di lavoro”, quando gli abitanti dei territori siciliani sanno ormai benissimo che accontentarsi della finta promessa occupazionale significa offrire in cambio la propria vita, salute, la devastazione ambientale e sociale del territorio. Per questo il ponte sullo stretto rappresenta soltanto un ulteriore affronto alla possibilità di vita in Sicilia. 

Verso una nuova stagione di lotte

Ancora una volta ieri tantissime persone sono tornate a manifestare, per difendere lo Stretto, la natura e la salute del territorio, per dire no alle nocività, al profitto sulla nostra terra e sulla vita dei suoi abitanti, per costruire un futuro migliore che rompa con la narrazione di una Sicilia rassegnata e priva di speranza.

Contro la devastazione ambientale e la cementificazione, contro un modello di sviluppo che ci costringe a lasciare la Sicilia perché mancano le infrastrutture essenziali, le bonifiche e la manutenzione del territorio, i No Ponte sono di nuovo pronti a lottare per impedire ancora questo enorme scempio.

Segui i canali della mobilitazione No Ponte:

Pagina Facebook No Ponte 

Telegramt.me/noponte

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

grandi opere inutiliMessinano ponteterritori

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Tutti a sciare, ovvero la fabbrica della neve

Fino ad oggi la neve artificiale per essere prodotta necessitava pur sempre di un elemento imprescindibile, e cioè che facesse freddo.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Renoize 2025, Narco-stato e fascismo criminale in Messico

Un’analisi di contesto e poi specifica sulla “governance criminale” che si perpetua anche sotto i governi progressisti, con numeri drammatici di vittime negli ultimi anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.