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Il Cociv mette a segno alcuni sondaggi, il movimento non demorde e si prepara a rilanciare

Dopo aver passato l’estate a masticare amaro per non essere riuscito ad eseguire un solo esproprio la tecnica del consorzio con cui si vuole fiaccare la resistenza dei cittadini contrari al Terzo Valico sembra essere cambiata.

Da una parte gli incontri personali con gli espropriati per convincerli a desistere offrendo una lauta ricompensa, dall’altra la realizzazione di alcuni sondaggi in gran segreto con la complicità di amministrazioni locali e privati cittadini pagati profumatamente.

Se sul fronte degli espropri sembra che la strategia si stia dimostrando fallimentare considerato che la dignità delle persone è priva di prezzo, sul fronte dei sondaggi sono riusciti, dopo mesi di pene, a far qualche piccolissimo passo avanti.

Così avviene che due camioncini con trivelle montate a bordo stiano girando in gran segreto per le vallate e riescano ogni tanto a fare qualche sondaggio o su terreni comunali con la complicità delle amministrazioni comunali o su terreni privati di persone senza scrupolo pronte a vendere la difesa di un territorio in cambio di denari come avvenuto ad Arquata.

Naturalmente il movimento che presidia il territorio costantemente è sempre venuto a conoscenza di quello che stava succedendo, ma visti i tempi ristretti non è riuscito a rispondere alle provocazioni.

Non è riuscito e non ha voluto in alcuni casi, considerato che le trivelle venivano lasciate apparentemente incustodite durante la notte sperando che qualcuno potesse compiere quel gesto tanto ricercato per poter urlare alla violenza dei no Terzo Valico.

Una trappola non riuscita a cui i comitati locali hanno saputo rispondere con intelligenza e saggezza discutendo a lungo della nuova fase che l’opposizione al Terzo Valico sta attraversando.

Quello che i signori del Cociv e il codazzo di politici che li sostiene devono sapere è che il movimento non gli darà tregua.

Facile fare un sondaggio in gran segreto, complicatissimo sarà invece pensare di aprire i primi cantieri senza una costante e logorante azione di disturbo da parte dei cittadini.

Il movimento oltre a rincorrere la macchina da guerra di Cociv composta da migliaia di operai pagati per realizzare il Terzo Valico ha il suo passo e continua a camminare per la sua strada.

Ieri si è conclusa la festa No Tav – Terzo Valico a Serravalle partecipata da centinaia di cittadini e dalla prossima settimana continuano le assemblee popolari per discutere della nuova fase e per preparare nei dettagli la marcia popolare del 6 Ottobre da Serravalle ad Arquata.

Una lunga lotta popolare è fatta di momenti esaltanti come il mese continuativo di blocco degli espropri e di momenti difficili come gli avvenuti sondaggi. Sarà una lunga partita a scacchi che alla fine sarà vinta da chi la gioca con passione, cervello e cuore. Gli altri, quelli che dalla loro parte hanno soldi, forze di polizia e arroganza dovranno farsene una ragione.

N.B: nella foto si vede uno dei sondaggi eseguito in un campo privato. Notare come gli operai della Geotec non indossino i caschi durante i lavori. Quando arriverà il primo morto dei lavori del Terzo Valico considerato che al Mugello vi fu un morto ogni 4 chilometri? Qualcuno non aveva detto che avrebbe vigilato sul rispetto della normativa di sicurezza sul lavoro?

N.B. 2: i signori che hanno affittato i campi al Cociv hanno nomi e cognomi. Gira voce che nessuno voglia più nemmeno prendere un caffè con loro. Tempi duri per chi collabora con chi vuole distruggere il territorio!

 

da NoTav Terzo Valico

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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