InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il lunedi chiede lo sgombero dell’askatasuna, il martedi viene condannata per peculato

||||

Le ultime iniziative notav al cantiere dell’alta velocità hanno suscitato un’agitarsi di cambellani e cortigiani in cerca di appigli per tenersi a galla nella situazione politica confusa che abbiamo di fronte. 

In particolare due consorterie si sono prodigate a sbuffare e soffiare a favor di telecamere, nel disperato tentativo di trovare un posto al sole all’ombra del non-cantiere della Torino-Lione. Da una parte ovviamente i pasdaran  della grande mangiatoia, quel PD piemontese che sta viaggiando ad altissima velocità verso il baratro delle elezioni regionali e che ha fatto della difesa di grandi opere e grandi eventi il cavallo da cavalcare in questa folle galoppata verso lo schianto. Dall’altra Forza Italia e satelliti che provano ad attaccare Salvini per riconquistarsi una parte di quel ghiotto pacchetto di voti che sono i sindacati di polizia. 

Uno dei momenti clou di questo film scadente è stata l’ennesima replica di uno sceneggiato che abbiamo visto passare decine di volte in questi anni di lotta notav: la visita al cantiere in solidarietà con le forze dell’ordine. Il copione è già scritto nei minimi dettagli e nel camerino già ci sono gli abiti di scena. Gilet fosforescente, caschetto giallo, sguardo contrito, “al fianco dell’opera”, “isolare i violenti” etc. etc. ad libitum. Le maschere della messinscena questa volta sono interpretate da tre deputati di Fratelli d’Italia che provano a reinventarsi in questo modo, nell’agonia di un partito fagocitato dalla Lega a ritmi impressionanti. Tra loro una vecchia conoscenza, Augusta Montaruli, già consigliere regionale ora deputata per la circoscrizione Piemonte. La ricordiamo giovane ed esagitata militante del FUAN torinese quando strillava contro gli studenti che si opponevano alla sfilatine fasciste in università, consigliera mentre tentava di tirare ceffoni alle manifestanti venute a protestare contro i tagli al trasporto pubblico e arrampicatrice intenta a rimuovere con i camerati la scritta TAV=MAFIE sul Musiné. È a lei che viene affidata la chiosa del video al cantiere di Chiomonte, “il governo isoli i violenti, espelliamo il centro sociale askatasuna”. Una vera ossessione quella contro l’aska, che condivide con altri illustri personaggi come l’ex-seantore PD Stefano Esposito. Come per lui sono frustrazioni di gioventù, incubi mai sopiti che si prova a regolare in maniera un po vigliacchetta dall’alto di uno scranno parlamentare.

Non passano neanche 48 ore, però, dal mitico video in difesa dello stato di diritto che la rampolla del partito piemontese viene condannata a 1 anno e 7 mesi per peculato nell’ambito dell’inchiesta rimborsopoli, quando furono scoperti scatolini interi di fatture e scontrini dei consiglieri regionali piemontesi che usavano i fondi consiliari per bar, ristoranti, gioielleria, biancheria intima e quant’altro passasse loro per la testa.

Che dire? Questi sono gli ipocriti arraffoni che in questi anni si sono riempiti le tasche sputando sentenze contro un movimento popolare che da vent’anni si batte contro mafia, lobby e clientela. Scusate allora se, ogni volta che da quelle bocche esce la parola “legalità”, dalle nostre esce una sonora risata.

augusta montaruli 350x263

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

askatasunanotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ponte sullo Stretto: la Corte dei Conti boccia Salvini

La Corte dei Conti ha inflitto un duro colpo al progetto del ponte sullo Stretto, evidenziando buchi e falle enormi nel procedimento che avrebbe dovuto rilanciarne la realizzazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bolivia: I popoli indigeni paralizzano nei propri territori il progetto governativo di coltivazione della palma da olio

Il progetto governativo per coltivare la palma da olio o africana (Elaeis guineensis) è rimasto sospeso in certi territori dell’Amazzonia boliviana.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

La truffa del Ponte continua

Alla vigilia della trasmissione del dossier alla Corte dei Conti, annunciata da Salvini come tappa decisiva dopo l’approvazione del CIPESS, denunciamo ancora una volta l’enorme operazione di propaganda e saccheggio che si nasconde dietro la parola “ponte”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: in 10mila al corteo No Ponte

Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

TAV tra milioni, polizia e teatrini: la farsa continua in Prefettura

Mentre si cerca di presentare una Valle pacificata, l’apparato politico-industriale a sostegno dell’opera Tav Torino-Lione si riorganizza attraverso l’ennesimo incontro in Prefettura, volto a rafforzare il controllo poliziesco del territorio e a ottenere nuovi finanziamenti pubblici.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Senza dargli pace

In un mondo che scende sempre più in guerra, il problema che si pone è come rompere la pace che l’ha prodotta. da Kamo Modena «Senza dargli pace». È l’indicazione di metodo che ci consegna la lunga tradizione di lotta degli oppressi nel difficile movimento a farsi classe, tra sviluppo di autonomia e costruzione di […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Cronache di polizia: la stampa embedded e la fobia delle regie occulte

L’ultimo articolo de La Stampa, a firma di Caterina Stamin, sulle inchieste contro i movimenti sociali giovanili torinesi, è un esempio lampante di come, in Italia, il giornalismo di cronaca stia scivolando sempre più verso un linguaggio e una prospettiva di derivazione poliziesca e giudiziaria.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sentenza Sovrano: lacrime amare per i nemici del movimento No Tav

Nella giornata di ieri è stata depositata la sentenza di primo grado del processo “Sovrano” che ha visto 16 militanti del Centro Sociale Askatasuna, del Movimento No Tav e dello Spazio Popolare Neruda accusati del reato di associazione a delinquere.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’uso dei reati associativi per contrastare il conflitto sociale: il processo contro il CSOA Askatasuna (1° parte)

Il processo contro 28 militanti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, conclusosi il 31 marzo scorso, costituisce il tassello principale di un’articolata strategia volta a contrastare il conflitto sociale a Torino e in Val di Susa

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Carcere ai Ribell3”: Mamme in piazza per la libertà di dissenso

Presentiamo il libro “Carcere ai ribell3”, scritto dalle donne del gruppo Mamme in piazza per la libertà di dissenso. Con una delle “mamme” ripercorriamo alcune storie di compagn* e attivitst* che hanno incontrato il carcere nel loro percorso di lotta; raccontiamo delle pratiche di solidarietà portate avanti dalle “mamme” in sostegno dei/delle figli/e e delle […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Michael Löwy e l’ecosocialismo

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si sta tenendo dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare una raccolta di articoli di Michael Löwy sull’ecosocialismo. Sarà ospite di Altri Mondi per il dibattito di domenica 13 aprile alle 16 dal titolo “Pensare la rivoluzione“. […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: L’associazione a resistere non si arresta

Riprendiamo una serie di interviste fatte in seguito alla sentenza del processo Sovrano: Radio onda d’urto a Vincenzo:Crollata la montatura giudiziaria-poliziesca che ha cercato di criminalizzare le lotte sociali e l’opposizione alla grande opera inutile e dannosa del TAV con l’accusa di associazione a delinquere, l’associazione a resistere in un comunicato ribadisce che “Non si […]