InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il movimento #notav può vincere. Davvero, può vincere

Tutti i partiti dell’arco parlamentare difendono con ogni mezzo la grande e insensata porcata, con il PD punta di lancia della repressione e della criminalizzazione, eppure il movimento No Tav può vincere.

Tutti i media mainstream, tutti i TG e i grandi giornali fanno carte false per difendere la grande e insensata porcata, con TG3 e Repubblica tra i più zelanti, eppure il movimento No Tav può vincere.

Tutti i “buoni”, da Monti a Napolitano a Calabresi Jr., sono tetragoni e compatti nel difendere la grande e insensata porcata, eppure il movimento No Tav può vincere.

Adesso proveranno con la strategia di comprarsi il consenso in valle, con agevolazioni fiscali, convenzioni con albergatori e ristoratori etc. etc., eppure il movimento No Tav può vincere.

Non dico che vincerà: dico che può vincere, perché sento il rumore delle crepe che pian piano si allargano.

Dico che può vincere, perché riconosco il panico nei ghigni serrati dei potenti, nelle loro espressioni da morenti di tetano: «Ma com’è possibile? Quelli continuano a manifestare, a esporre argomenti, a fare blocchi… e per giunta in tutta Italia? Gli abbiamo scaricato addosso tutto l’arsenale poliziesco e mediatico! Ogni giorno li copriamo di merda! Ci siamo spinti in basso come mai ci eravamo spinti, con la bagarre demenziale sulla pecorella e l’encomio al carabiniere… Eppure sono ancora lì! E ci si mettono gli artisti, i cantanti… Perché non funziona niente?».

Dico che il movimento No Tav può vincere, perché il suo è un gioco di verità più forte, più potente, più efficace. E c’è del ju-jitsu, nella sua prassi. A fare propaganda per il movimento No Tav è lo stesso potere cieco e folle che lo avversa: ogni volta che un politico apre bocca per disinformare e dire ovvietà, ogni volta che un TG si presta a diventare il mattinale della questura, ogni volta che si riversano sulla valle tonnellate di guano prese dal deposito del qualunquismo italiano, si rafforza il frame di Davide contro Golia: a un movimento popolare sorto dal basso si contrappone con tutta la sua violenza un vasto blocco politico-industriale-militare-criminale.

E’ vero, in questo Paese c’è gente che non ha problemi a tifare per Golia, ma solo quando Golia riesce a travestirsi da Davide. Quando non ci riesce, o non ci riesce più, il consenso cala, o meglio, si sfarina.

Io forse sono ancora influenzato e commosso dalla canzone alpina della Brigata Cretinetti, chi lo sa, ma quel che penso lo dico: il movimento No Tav può davvero vincere.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

notavval susawu ming

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inutilità delle mega opere per i popoli

Quando si svolsero i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, nel 2016, lo stato intraprese la costruzione di varie grandi opere infrastrutturali, tra le quali spiccarono le funivie in alcune favelas, oltre all’ampliamento di aeroporti e autostrade, tutto con fondi pubblici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav, I media e I voltagabbana

Nessun movimento di opposizione ha mai avuto in Italia la capacità di dare una continuità trentennale alle ragioni della propria lotta, e la recente e partecipata manifestazione dell’8 dicembre, ventennale dall’epico sgombero popolare nel 2005 del cantiere nella piana di Venaus, ne è la dimostrazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2025: in migliaia in marcia a vent’anni dalla ripresa di Venaus

Ieri la Val Susa è tornata a riempire le strade con la marcia popolare No Tav da Venaus a San Giuliano, una giornata intensa che segna l’8 dicembre del ventennale del 2005

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: migliaia in manifestazione contro il progetto del Ponte sullo Stretto

Migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio del 29 novembre 2025 alla manifestazione contro il ponte sullo Stretto a Messina.  

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Transizioni armate: riflessioni sul rapporto tra guerra, riarmo, natura e territori

Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la corsa al riarmo e la riconversione al contrario

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!