InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’aggressione all’autista di Rinaudo era una bufala!

L’autista di Rinaudo si è inventato tutto sulla presunta aggressione da parte dei NoTav. Qui di seguito riportiamo la pubblicazione della notizia da parte di notav.info. Sempre a riguardo, ci teniamo a fare alcune precisazioni sulla maniera in cui è stata trattata la notizia da alcuni all’indomani della fantomatica aggressione.

Infatti non c’erano solo Rinaudo, Petronzi, Lupi e una lunghissima lista di politicanti e giornalisti vari a bersi la bufala inventata dall’autista del noto PM.  Mentre “i pifferai” del complottismo scrivevano, nello scetticismo generale, le loro amenità, a tifare per l’aggressione (che non c’è stata) c’erano anche alcuni nemici dell’autorità, refrattari ad ogni organizzazione e fini esteti della scrittura. Sono coloro i quali vivono nella speranza, sempre tenue, che l’individuo esprima attraverso il bel gesto tutta la sua rabbia verso la società che li opprime. “Chi c’era dietro?” si chiedono nel loro scritto. Il nulla…? No, c’erano solo le balle dell’autista e lo sfruttamento mediatico che era stato fatto del presunto “bel gesto”. La speranza che degli individui si coordinino liberamente per attaccare il nemico rimane per adesso una pia illusione. La materialità dei percorsi veri, reali, fatti in forma collettiva, quelli invece proseguono, anche nel lavoro di tutti i giorni. Al contrario, i film che qualcuno si fa nella sua testa, si rivelano alla fine per quello che sono: delle fantasmagorie; oppure dei semplici sogni, che irrimediabilmente svaniscono nel confronto con la durà realtà.

Chi ha perso un’occasione per tacere, è anche il M5S, che si era prontamente allineato al coro di deplorazione e di condanna dell’aggressione mai avvenuta, dando persino solidarietà al “signor Giuseppe” (così nel comunicato i grillini hanno educatamente e confidenzialmente nominato l’autista di Rinaudo). La prossima volta, forse sarà meglio non si facciano prendere dalla frenesia di apparire e di dissociarsi; certe semplici matasse, a volte si dipanano da sole.

Lo avevamo detto da subito:” Lo strano caso dell’autista di Rinaudo… sembra quello di Belpietro!” e così è stato! Massimo Numa triste e sconsolato pubblica l’articolo che titola “L’ex autista del magistrato ha inventato l’aggressione No Tave parla di una storia triste, quella di  Giuseppe Caggiano, autista (ex carabiniere) del pm con l’elmetto Antonio Rinaudo, che aveva denunciato il 10 aprile di essere stato aggredito sotto casa da tre individui che lo avrebbero apostrofato con un “servo dei servi”, e chiaramente l’aggressione era di stampo notav!

Lo aveva detto lui e lo avevano titolato i giornali, solerti a credere a tutte le bufale, anche quelle che puzzano lontano un miglio. Oggi l’autista (ex ci tiene a precisare Massimino nostro) è indagato per simulazione di reato perchè non c’è un riscontro oggettivo alla sua testimonianza.

Non ci andava un genio per capirlo, lo ripetiamo lo avevamo detto già chiaramente qui ” Lo strano caso dell’autista di Rinaudo… sembra quello di Belpietro!

Massimino tenta in qualche modo di giustificare il mitomane in questione, come dice ” è un padre di famiglia” e “forse la causa potrebbe essere lo stress di questo periodo, il desiderio – da ex carabiniere privato del porto d’armi – di ritornare in un ruolo operativo, a fianco di colleghi fortemente motivati e responsabilizzati“. Dice persino che ” “la “colpa” forse è solo dello stress e della fatica di ogni giorno, impegnato com’era in turni massacranti della scorta del pm che aveva fiducia in lui.

Invece quando era ora di indicare il movimento notav tra i responsabili tutti subito solerti a scrivere condanne in anticipo.

(l’articolo prosegue dopo l’immagine)

La Stampa del 12 Aprile 2014

Repubblica Torino si lanciava persino in un “Agguato all’autista di un magistrato, il giallo della rivendicazione

E’ che dire della figlia del Pm, Beatrice Rinaudo candidata alle prossime regionali in Fratelli d’Italia, che diceva alla domanda postale

Dai No Tav vorrebbe sentire una parola di condanna all’aggressione dell’autista del padre: “È stata criticata come se fosse una messa in scena e nessuno di loro ha comunque preso le distanze e condannato l’episodio”

E Padalino, l’altro pm con l’elmetto che diceva:

«Stanno tentando di far vedere che ci sono, che esistono. Il 22 maggio si avvicina e quella è una data chiave».

«E l’aggressione dell’altra notte è un tipico atteggiamento intimidatorio mafioso» tuona ancora Padalino. Che spiega: «Queste cose le ho dette anche in aula, durante il processo per un’altra aggressione. Lì il teste era imbarazzato, impaurito. L’ho detto che, certe scene di minaccia appartengono ad altri mondi, ad altre parti d’Italia. Ma questa, ormai, è l’atmosfera che si respira».

Cosa dirà poi il pm Rinaudo che la sua credibilità viene sempre meno, dopo la  pubblicazione del dossier Le strane amicizie del pm Rinaudo, un’altra tegola sulla testa, chissà se l’elmetto lo proteggerà…

Ma ci rifacciamo proprio alle sue parole per proseguire:

C’è sempre un ora zero. Un momento in cui accade qualcosa di diverso che cambia il corso della storiapm Antonio Rinaudo, La Stampa 13 Aprile 2014

“Il mio autista aggredito per intimidire i giudici”

Ecco l’ora zero, quella che in una Paese normale cambierebbe veramente il ruolo della storia, l’ora della verità, quella delle inchieste serie e non delle bufale che tanto piacciono a chi vuole dare in testa ai notav.

Ci chiediamo ora con più forza quando s’indagherà veramente

  • -sui polli e sulle molotov sullo zerbino di Esposito;
  • -che ne è dell’esame per stabilire la pericolosità dell’hard disk inviato al giornalista Massimo Numa;
  • -come mai nessuno nel mondo dell’informazione ha ripreso il dossier Le strane amicizie del pm Rinaudo che meriterebbe di essere letto visto che i pm con l’elmetto evidentemente non sono portatori della verità assoluta, per dire.

Delle scuse, che sopratutto le redazioni dei giornali e dei telegiornali dovrebbero farci, non ce ne facciamo nulla, ora è il momento delle risposte.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

notavrinaudoval susa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Sud unito contro il ponte. Vogliamo casa, lavoro, ambiente e sanità

La mobilitazione contro il ponte sullo Stretto è, oggi, uno spazio politico cruciale per la resistenza e il riscatto del Sud.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

III e IV giorno dell’Incontro Internazionale delle Comunità Danneggiate dalle Dighe, dalla Crisi Climatica e dai Sistemi Energetici

Sotto il sole amazzonico, un gruppo composto da militanti di 45 paesi ha intrapreso questa domenica (9/11) una traversata simbolica attraverso le acque della Baía do Guajará, a Belém (PA).

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mineria responsable? Cuento miserable!

Con una compagna del Frente Nacional Antiminero parliamo di estrattivismo in Ecuador.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Cosa aspettarsi dal vertice mondiale sui cambiamenti climatici

Con il ritiro degli Stati Uniti e la cautela della Cina, la conferenza in Brasile metterà alla prova la capacità del mondo di rispettare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi finanziari

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giorni di trivelle in Val Susa

Lunedì scorso è stata avvistata una prima trivella in località Isolabella, a Bussoleno. Immediatamente è partito il monitoraggio sul territorio da parte del popolo valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Campeggio studentesco a Venaus dal 2 al 7 settembre: uniamoci contro chi ci vuole in guerra

Lanciamo un grande e allargato momento di confronto e lotta nei territori liberati di Venaus dal 2 al 7 settembre!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sul tentativo di discredito del Movimento No Tav in seguito alla marcia del 26 luglio: la parola al Comitato di Susa

Si é appena conclusa la 9a edizione del Festival Alta Felicità.

Un’edizione ricchissima, giovane (nel corpo e nello spirito), colorata, consapevole, affamata di verità, coinvolgente, inclusiva.

Immagine di copertina per il post
Culture

Alta Felicità 2025: tre giorni di lotta, cultura e partecipazione popolare!

Un’occasione in cui la musica, l’approfondimento politico e la convivialità si intrecciano per dare spazio a pratiche di resistenza, solidarietà e immaginare alternative concrete.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Raccolta solidale per spese legali maxi-processo No Tav

Nel 2011 la popolazione valsusina fu in grado di costruire una mobilitazione territoriale e nazionale contro l’apertura del cantiere dell’alta velocità a Chiomonte.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Bentornata Nicoletta!

Nella giornata di ieri è stata scarcerata Nicoletta Dosio, dopo più un anno di detenzione domiciliare scontato presso la propria abitazione di Bussoleno finalmente è libera!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.