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Le compensazioni di carbonio delle foreste non hanno alcun beneficio per il clima

Uno studio sottoposto a revisione paritaria conclude che il 94% dei crediti per la deforestazione dichiarati dal più grande fornitore di compensazioni sono privi di valore.

di Chris Lang, da Antropocene.org

Nel gennaio 2023, The Guardian, Die Zeit e SourceMaterial  hanno pubblicato i risultati di un’indagine durata nove mesi sulle compensazioni di carbonio delle foreste, riscontrando una massiccia sovrastima del numero di compensazioni di carbonio generate dai progetti.

La ricerca si è concentrata su Verra [1], il più grande standard [per la certificazione delle riduzioni delle emissioni] di carbonio al mondo, e ha scoperto che «il 94% dei crediti non aveva alcun beneficio per il clima».

L’indagine ha utilizzato l’analisi in un documento preprint non ancora sottoposto a peer review. Il documento è stato ora sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla rivista «Science».

Gli autori hanno esaminato ventisei progetti REDD in sei paesi di tre continenti e hanno scoperto che «la maggior parte dei progetti non ha ridotto significativamente la deforestazione». Alcuni progetti hanno ridotto la deforestazione, ma «le riduzioni sono state sostanzialmente inferiori a quelle dichiarate».

Keerti Gopal, giornalista di Inside Climate News, riassume i risultati dell’articolo di «Science»:

«Solo diciotto dei ventisei progetti disponevano di informazioni pubbliche sufficienti per determinare il numero di compensazioni che si prevedeva avrebbero prodotto. Dall’attuazione del progetto fino al 2020, questi diciotto progetti avrebbero dovuto generare fino a 89 milioni di compensazioni di carbonio da vendere sul mercato globale del carbonio. Ma i ricercatori stimano che solo 5,4 milioni degli 89 milioni, ovvero il 6,1%, sarebbero stati associati a riduzioni effettive delle emissioni di carbonio».


Linee di base controfattuali

Il problema è la linea di base controfattuale, che è una storia inventata su ciò che sarebbe accaduto in assenza di un particolare progetto REDD. È impossibile verificare se la storia è accurata o meno, perché il progetto è andato avanti.

Anche i sostenitori del REDD concordano su questo punto. Everland è una società creata da Wildlife Works Carbon, uno sviluppatore di progetti REDD, per commercializzare i crediti REDD. Ovviamente, Everland sostiene che il REDD è efficace. Ma Everland riconosce anche che «fondamentalmente è impossibile ‘convalidare’ un controfattuale semplicemente perché per definizione è ciò che non è accaduto».

In altre parole, Everland ammette che Verra ha creato compensazioni di carbonio con aria fritta da quando è stata fondata nel 2007.

Scrivendo nel 2016, Larry Lohmann, che scrive di giustizia climatica su The Corner House, ha evidenziato il problema delle linee di base, sottolineando che questo non è un problema di particolari progetti REDD, ma di REDD e di tutte le altre compensazioni:

«Quando gli autori accademici e politici dicono che questo o quel progetto REDD è fasullo o una frode perché non è compensativo, stanno dicendo una sciocchezza. Nessun progetto REDD potrebbe mai essere né compensativo né non compensativo. Per dirla in un altro modo, il problema non sono le “cattive linee di base”, ma il concetto stesso di linee di base controfattuali. Questa realtà non invalida solo un particolare progetto REDD. Invalida il REDD (e tutte le altre compensazioni) nel loro complesso».

Prevedibilmente, Verra non è d’accordo con le affermazioni di inutili compensazioni di carbonio fatte da The Guardian, Die Zeit e SourceMaterial. Ma non molto tempo dopo la pubblicazione delle indagini, David Antonioli ha annunciato che si sarebbe dimesso dal suo incarico di amministratore delegato di Verra, che ammonta a 345.272 dollari l’anno.

Quest’anno i prezzi e le vendite di compensazioni di carbonio REDD sono crollati. Secondo un recente rapporto di Barclays, il prezzo delle compensazioni di carbonio è sceso a circa 2 dollari, rispetto ai 9 dollari dell’inizio del 2022. Secondo Barclays, il valore complessivo del mercato volontario del carbonio quest’anno è di 500 milioni di dollari, in calo rispetto ai 2 miliardi di dollari del 2021.

Il Guardian ha riportato il documento di «Science» con il titolo «Gli speculatori sui crediti di carbonio potrebbero perdere miliardi perché le compensazioni sono considerate ‘senza valore’».

Naomi Klein ha commentato: «Gli speculatori potranno anche perdere miliardi, ma il resto di noi ha perso decenni a causa di queste ‘soluzioni’ di mercato prevedibilmente piene di truffe».

Diritti umani e REDD

Ma non sono solo le linee di base false, le compensazioni di carbonio fasulle e l’aria fritta a mettere in pericolo i progetti REDD. Ci sono anche segnalazioni di abusi dei diritti umani nei progetti REDD.

Nel 2017, il Centre for International Forestry Research ha pubblicato un documento che esamina le accuse di abuso dei diritti umani in relazione alla REDD. Il documento ha rilevato «molteplici accuse di abusi dei diritti delle popolazioni indigene nel contesto della preparazione e dell’attuazione della riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale (REDD+)».

Il documento del CIFOR ha anche osservato che «i movimenti di base e internazionali (e i relativi media come REDD-Monitor) hanno pubblicizzato con successo le denunce di abusi dei diritti, probabilmente prevenendone altri».

Nel giugno 2023, Verra ha interrotto l’emissione di crediti di carbonio dal progetto REDD Southern Cardamom in Cambogia. La sospensione ha fatto seguito a una lettera di Human Rights Watch sulla brutale forma di conservazione fortificata imposta da Wildlife Alliance, l’ideatore del progetto, alle comunità locali che vivono nell’area del progetto.

Il Gruppo Trafigura è una multinazionale del commercio di materie prime con sede a Singapore. È il più grande commerciante di metalli e il secondo commerciante di petrolio al mondo. È anche il più grande commerciante al mondo di crediti per l’eliminazione delle emissioni di carbonio.

Bloomberg riporta che Trafigura ha recentemente acquistato crediti di carbonio dal progetto REDD Southern Cardamom. Trafigura aveva un contratto per venderli a un grande rivenditore.

A seguito delle accuse sui diritti umani, Trafigura ha offerto al suo cliente la possibilità di acquistare crediti da un altro progetto. Il cliente ha accettato, lasciando Trafigura con i crediti REDD del Southern Cardamon bloccati nei suoi libri contabili.

Hannah Hauman è la responsabile globale del carbon trading di Trafigura dall’aprile 2021. In precedenza, ha lavorato come trader petrolifero per Shell, Puma Energy e altre compagnie petrolifere. È entrata in Trafigura nel 2019 come trader di greggio. A Patrick Greenfield del Guardian ha detto che «venendo dal trading petrolifero, è strano vedere le unità nei mercati del carbonio diventare non valide da un giorno all’altro. Ma credo che sia nella loro natura evolversi costantemente con la scienza. È intrinseco alla classe di asset».

Ma le compensazioni di carbonio non sono «in costante evoluzione con la scienza». Non diventano «non validi da un giorno all’altro». Tutte le compensazioni di carbonio sono sempre non valide. Lo sono sempre state e sempre lo saranno. È ora di eliminare questa pericolosa falsa soluzione.

Nota

[1]
Il Verified Carbon Standard (VCS), gestito dall’organizzazione statunitense Verra e già noto come Voluntary Carbon Standard, è uno standard per la certificazione delle riduzioni delle emissioni di carbonio.


Chris Lang

Traduzione di Alessandro CocuzzaRedazione di Antropocene.org

Fonte: Climate&Capitalism 14.08.2023

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