InfoAut
Immagine di copertina per il post

Liberiamoci dal Fossile. Manifestazione a Piombino sabato 11 Marzo

“A Piombino da tutta Italia 11 marzo 2023 ore 14 Centro Giovani per dire No al fossile e Si alle rinnovabili.

Perché?

Perché il fossile si sta esaurendo ed è responsabile in larga misura dell’inquinamento e del surriscaldamento del pianeta.

Perché non è vero che siamo in emergenza. L’Italia esporta ogni anno una sempre maggiore quantità di gas, anche nel 2022, quindi dove è l’emergenza?

Perché per essere indipendenti dal gas russo diventiamo dipendenti da quello algerino, americano o del Qatar, quindi legati al cordone di Stati esteri, alcuni dei quali certamente non democratici.

Perché le rinnovabili non finiranno mai, sono nostre e non importate, sono pulite e purtroppo i loro progetti fermi nei cassetti dei Ministeri.

Quindi si alle rinnovabili, ma non ovunque, anzi, rispettando il paesaggio e l’ambiente.

Perché a Piombino?

Perché Piombino è diventata la città simbolo dei No gas per una lotta strenua al rigassificatore nel porto.

Una lotta iniziata dalla paura del mostro, ma evoluta verso la consapevolezza che quel mostro nasce da una politica energetica folle e spregiudicata, che fa del bene solo agli interessi della speculazione finanziaria in atto sul gas.

Un forte No a tutto questo, facciamo vedere a chi ci vuole imporre un percorso di morte che noi non ci stiamo e vogliamo la Vita.

Gruppo Gazebo 8 giugno

Comitato Liberi insieme

La Piazza”

L’11 marzo a Piombino si sono date appuntamento tutte le realtà che lottano sul territorio nazionale contro la speculazione estrattivista delle multinazionali e contro la politica miope che la supporta.
Hanno aderito associazioni, reti, comitati ma anche singoli cittadini e cittadine preoccupati per il futuro loro e dei loro figli e consapevoli che la spinta estrattivista del nostro paese si basa su una grande menzogna: che abbiamo bisogno di nuovo gas e che nuove opere come rigassificatori, trivelle e gasdotti ci regaleranno risparmio economico e indipendenza energetica.

Tutto questo è ampiamente smentito dai dati, che al contrario ci dicono che stiamo già esportando gas, che i consumi sono in calo mentre è in aumento la produzione da rinnovabili, e che se dobbiamo uscire dal fossile entro il 2030 è totalmente insensato investire oggi miliardi di euro nel fossile.
Per questo, dopo la partecipatissima assemblea del 31 gennaio, che potete rivedere QUI https://fb.watch/ivFZMXtWiC/, invitiamo tutte e tutti a convergere su questa manifestazione, che dovrà essere imponente, per dare un segnale forte e chiaro: per la giustizia climatica, per la nostra stessa sopravvivenza vogliamo uscire dal fossile e investire tutto sull’energia rinnovabile diffusa e condivisa, e sui pochi grandi impianti eolici e fotovoltaici indispensabili.

La manifestazione sarà adatta a tutte e tutti, in quanto autorizzata, pacifica e gioiosa, una marcia colorata e nonviolenta che partirà alle ore 14 dal centro giovani di via della resistenza n. 4 e si snoderà lungo la città.
I dettagli del percorso e le informazioni logistiche saranno pubblicati nei prossimi giorni su questo evento.

Per questo mettete parteciperò e invitate chiunque, in qualunque parte d’Italia!
TUTT* A PIOMBINO L’11 MARZO! Qui l’evento.

Organizzatori: campagna Peri clima Fuori dal fossile e @ReteNoRigassNoGnl
Per informazioni contattare norigassnognl@gmail.com o perilclimafuoridalfossile@gmail.com

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

CRISI ENERGETICAFOSSILEmanifestazione nazionaleRIGASSIFICATORE PIOMBINO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il riscaldamento globale non sta solo aumentando. Sta aumentando più velocemente

Emissioni di gas serra, aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, squilibrio energetico della Terra… un nuovo studio pubblicato da 61 scienziati coinvolti nel lavoro dell’IPCC lancia l’allarme sullo stato dei cambiamenti climatici su scala globale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Venezia: sgomberato con violenza il “matrimonio di protesta” di Extinction Rebellion. 43 persone trascinate in Questura

Riceviamo e pubblichiamo… L’azione di Extinction Rebellion di questa mattina in piazza San Marco è stata sgomberata con violenza dalle forze dell’ordine dopo soli 20 minuti dal suo inizio. Sebbene tutti i presenti fossero già stati identificati e la manifestazione non ponesse alcun pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, 43 persone in totale – […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Resistenza contro il saccheggio a Oaxaca

Il 7 giugno 2025, sotto il sole di Playa Salchi, un uomo cammina con il figlio verso il suo terreno. Di fronte alla prima staccionata, un bossolo di fucile brilla come un avvertimento silenzioso.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

I tribunali danno il via libera al progetto dell’A69, ma la lotta si sta organizzando

Francia: è stato lanciato un appello a concentrarsi davanti alle prefetture questo mercoledì, in vista di giorni di mobilitazione a luglio contro il cantiere della A69.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“In Val Susa la repressione non ci ha vinto”, intervista a Nicoletta Dosio

Nicoletta Dosio la storica attivista del movimento No Tav sta terminando un anno di detenzione domiciliare per la sua lotta contro la linea ad alta velocità Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (II PARTE)

I primi due cantieri stanno cominciando a mostrare le loro conseguenze disastrose sul nostro territorio, un terzo sta per essere installato e sarà potenzialmente il più impattante su tutto l’eco-sistema (ambientale, economico e sociale) valsusino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Zone di sacrificio e territori in lotta: intervista a Paola Imperatore (I PARTE)

A pochi giorni dalla manifestazione del 10 maggio, che ha portato migliaia di valsusini nuovamente in marcia contro il deposito di smarino spostato da Salbertrand alla piana di Susa, ci teniamo a pubblicare in due puntate questa intervista alla ricercatrice Paola Imperatore. da notav.info Abbiamo invitato Paola all’assemblea che si è tenuta mercoledì 7 maggio […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per salvare la piana di Susa

Ripubblichiamo di seguito il comunicato uscito in occasione della marcia popolare No Tav tenutasi ieri, 10 maggio, a tutela della piana di Susa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Disarmiamoli: verso il 21 giugno a Roma

Ripubblichiamo il comunicato uscito dall’assemblea nazionale chiamata dalla Rete dei Comunisti, da Potere al Popolo e USB a Roma che guarda alla data di manifestazione nazionale del 21 giugno. In questa fase ogni mobilitazione nella prospettiva di attivarsi contro il riarmo generale, contro la militarizzazione della società e a sostegno della resistenza palestinese è da sostenere e attraversare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Pavia: condanne senza processo per l’azione di Fridays 4 Future alla Raffineria di Sannazzaro

Riceviamo e pubblichiamo… In queste settimane ci sono stati notificati 5 decreti penali di condanna in riferimento all’azione di Fridays For Future Pavia del 14 settembre 2023, quando 4 attivisti si sono incatenati all’ingresso principale della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, uno dei principali hub dell’azienda energetica italiana, per portare l’attenzione sugli effetti delle politiche […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il piano energetico nazionale: sveliamo il mito della transizione ecologica 

A seguito di una interessante chiacchierata con Elena Gerebizza di ReCommon, associazione  che lotta contro gli abusi di potere e il saccheggio dei territori per creare spazi di trasformazione nella società, in Italia, in Europa e nel mondo, e che introdurrà la seconda sessione del Convegno “No alla servitù energetica” a Livorno il 29 e 30 marzo, a partire dall’esigenza di tracciare un quadro del piano energetico nazionale, riportiamo qui una restituzione in vista della discussione collettiva. 

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Tecnotrumpismo. Dalla Groenlandia al caso DeepSeek

Trump è diventato il referente politico delle Big Tech e non è una congiuntura.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

5 Ottobre: GPI e UDAP confermano la manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano

Manifestazione nazionale per la Palestina e il Libano lanciata da Giovani Palestinesi d’Italia e Unione Democratica Arabo-Palestinese per sabato 5 ottobre 2024 a Roma (ore 14, piazzale Ostiense – metro Piramide).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Eni: basta finanziare guerre

ENI e Ithaca Energy si uniscono per produrre oltre 100mila barili di petrolio al giorno nel Mare del Nord. Peccato che la britannica Ithaca Energy sia controllata per l’89% dalla israeliana Delek Group, nella lista nera dell’ONU per operazioni nei Territori Palestinesi occupati illegalmente.