No muos: I blocchi aumentano, la Regione si sveglia
A coadiuvare la resistenza che dall’alba si protrae fino alle prime ore del pomeriggio, anche le mamme niscemesi del comitato “mamme no muos”, che da giorni non fanno mancare il loro supporto a chi da più di due mesi ha installato un presidio permanente a ridosso della base.
Davvero una brutta grana questa per l’amministrazione regionale, costretta in tempo di elezioni a uscire dalla sua indifferenza. Già due settimane fa, le cariche della polizia durante un blocco avevano causato l’esposizione di Crocetta in merito alla questione con annesse promesse di sospensione dei lavori. Ma nell’etere si sa, le parole fuggono veloci. Ieri ci hanno pensato i grillini a cavalcare le lotte, disertando il voto del Dpef (documento di programmazione economico-finanziario) all’ Ars, causando il rinvio dell’approvazione per mancanza del numero legare di voto. Il pretesto manco a dirlo (guarda un po’!) è quello della mancata sospensione dei lavori del Muos e dell’elettrodotto di Terna nel messinese (anche contro quest’opera ieri mattina è sorta la prima protesta popolare), cui l’Ars tramite Crocetta si era fatto garante. Ma come mai tutta questa fretta, se proprio i grillini, insieme ad altri onorevoli del pd fautori della “mozione contro il muos” avevano già convocato un tavolo con la commissione d’inchiesta Sanità & Territorio per Martedì prossimo!? Non doveva esser proprio questo l’incontro che avrebbe dovuto deliberare la sospensione dei lavori della mega opera con dati scientifici e sanitari alla mano!? Da buoni materialisti crediamo poco alle coincidenze e alla buonafede, piuttosto conosciamo la voracità elettorale della rappresentanza, anche quando si tratta del m5s, vero elemento scompaginante della politica istituzionale della Seconda Repubblica. Crediamo invece fermamente, e tali avvenimenti ce lo confermano, che i rapporti di potere e di dominio, siano gli americani o le governance locali ad imporli, siano sempre sottoposti alla lotta e alla sua temporalità ed efficacia.
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