Perù. No alla legge Pulpìn sul lavoro, nuove manifestazioni e scontri
Giovedì oltre ventimila giovani hanno dato vita, per le strade di Lima, alla quarta marcia contro la legge Pulpin chiedendone l’abrogazione. Il corteo aveva come obiettivo il palazzo del Congresso, luogo in cui la legge è stata promulgata. Oltre cinquecento agenti delle forze dell’ordine presidiavano le vie del centro e quelle di accesso al palazzo, all’arrivo del corteo sono iniziati scontri con i manifestanti. Lacrimogeni, gas al peperoncino e proiettili di gomma utilizzati per allontanare i giovani: quindici manifestanti arrestati (ora rilasciati) ed innumerevoli feriti, sedici anche tra le forze dell’ordine. I manifestanti arrestati denunciano violenze da parte delle forze dell’ordine, accusate anche dall’ordine dei giornalisti, più volte malmenati nel corso della manifestazione.
In solidarietà alla mobilitazione Anonymous ha hackerato una decina di siti istituzionali, diffondendo la notizia con hashtag #OpNoLeyLaboral. Tango down anche per il sito del Consiglio dei ministri e del Congresso.
Nel frattempo è stata lanciata una nuova mobilitazione per il 28 gennaio, giorno in cui i ministri discuteranno nuovamente della legge.
Per approfondire: Perù – Mobilitazione sociale contro la Legge Pulpìn, il loro Jobs Act
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